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Visto per la Cina: documenti e formalitą d'ingresso nel paese

Cina, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Cina dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il passaporto è necessario per entrare in Cina e deve avere una validità residua di almeno 6 mesi. Per informazioni e modifiche alla validità residua si consiglia di contattare l’Ambasciata o il Consolato cinese in Italia o in alternativa un agente di viaggio.

Il visto è richiesto e si può ottenere inoltrando domanda alle Rappresentanze diplomatiche cinesi in Italia; una volta giunti nel Paese non è infatti possibile ottenerlo e chi ne fosse sprovvisto sarebbe respinto. E’ ammessa la permanenza senza visto se si è diretti verso altra destinazione estera, con sosta in Cina inferiore alle 24 ore e senza lasciare la zona di transito dell’aeroporto. Per visite nelle regioni di Hong Kong e Macao, nel contesto di un viaggio nella Cina continentale, si deve richiedere un visto ad ingressi multipli. Qualora non fosse stato richiesto preventivamente, bisognerà ottenerlo in queste regioni per poter rientrare nella Cina Continentale, ma è una pratica sconsigliata perché richiede giorni d’attesa.

In Cina non è prevista la doppia cittadinanza e ciò causa limitazioni in caso di richiesta d’assistenza alle Rappresentanze diplomatiche, pertanto sarebbe conveniente entrare ed uscire dal Paese con un unico passaporto munendosi eventualmente del visto necessario.

In caso di smarrimento o furto del passaporto la procedura burocratica è piuttosto lunga: il primo passo è quello di sporgere denuncia presso l’Ufficio di Pubblica Sicurezza; quindi, con la denuncia e due foto recarsi alla Rappresentanza diplomatica italiana più vicina e richiedere un documento di viaggio che permetterà unicamente il rientro in Italia. E’ possibile anche richiedere il rilascio di un nuovo passaporto ma i tempi di rilascio sono molto maggiori.
Una volta ottenuto il tutto, bisogna acquisire il cd “visto d’uscita” cinese, tenendo presente che il rilascio può ritardare fino a 5 giorni. I tempi dell’intera procedura possono prolungarsi nel caso in cui ci si trovasse distanti dalle città dove si trovano le Rappresentanze italiane. E’ quindi buona norma essere prudenti e custodire attentamente il proprio passaporto avendolo però sempre a portata di mano per i controlli d’identità.

Chi durante il proprio soggiorno risiede presso abitazioni private di cinesi o stranieri ivi residenti deve registrare la propria presenza presso il locale ufficio di Pubblica Sicurezza entro 24 ore dall’arrivo e l’ospitante dovrà poi fornire documentazione ulteriore. E’ prevista un’ammenda in caso di inadempienza.

I termini di scadenza del visto devono essere rispettati pena un’ingente contravvenzione; la validità del visto turistico può comunque essere prorogato di 30 giorni tramite domanda presentata direttamente o con agenzia autorizzata, all’ Ufficio per l’Amministrazione delle Entrate e Uscite della Questura locale. Per ulteriori informazioni si può contattare la Municipalità.
E’ vivamente consigliato confermare il proprio volo di ritorno almeno 72 ore prima del viaggio a causa dell’overbooking.

Chi si reca in Cina per svolgere attività giornalistica è tenuto a comunicarlo al momento della richiesta del visto per ottenere il relativo titolo d’ingresso. Per ogni altro tipo di attività, in particolare proposte lavorative, si raccomanda la massima prudenza alla luce dei molteplici casi di frode.

Dogana

Qualora si importassero cifre superiori ai 5000 dollari USA è buona norma dichiarare l’importo all’ingresso nel Paese, per dimostrare all’uscita l’eventuale importo rimanente in caso di controllo.
Sono da dichiarare anche le apparecchiature elettroniche di uso personale.
E’ fatto divieto d’importazione ed esportazione di prodotti animali e vegetali, armi e munizioni, trasmettitori e ricevitori radio, valuta cinese, narcotici e materiale pornografico e con contenuti ritenuti dannosi per la politica, la cultura, l’economia e l’etica cinese.
Oggetti ed opere d’arte di valore sono sottoposti a rigorosi controlli d’esportazione; in caso d’acquisto bisogna pertanto richiedere l’autorizzazione all’esortazione al Cultural Relics Appraisal Institute. Il rischio a tale mancanza può essere il carcere.
E’ vietata anche l’esportazione di animali, semi e piante rare oltre a metalli e pietre preziose.

Si concede ai viaggiatori di portare con sé nel Paese un animale domestico. A tal fine, è necessario richiedere prima della partenza un certificato di buona salute dell’Asl veterinaria ed effettuare una vaccinazione antirabbica in un periodo compreso tra 1 e 12 mesi antecedenti la partenza. All’arrivo in Cina il periodo di quarantena dell’animale è di 30 giorni, con spese a carico del proprietario. Si noti comunque che gli alberghi non accettano animali.

Sebbene il nostro sforzo sia quello di mantenere le informazioni aggiornate prima di partire vi consigliamo di consultare anche il sito Viaggiaresicuri.it
 
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 Pubblicato da - 03 Febbraio 2011 - © Riproduzione vietata

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