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Ouagadougou, guida alla Capitale del Burkina Faso

Ouagadougou, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ouagadougou dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, è una città indiscutibilmente affascinante, anche se quasi totalmente sconosciuta agli occhi del turismo internazionale. Questa metropoli di oltre un milione di abitanti, capitale del terzo paese più povero al mondo, vanta infatti un’atmosfera sorprendentemente allegra e piacevole, in grado di coinvolgere immediatamente i pochi visitatori che ogni anno la scelgono per un soggiorno. Non che Ouagadougou vanti attrattive particolari, ma la città si presenta compatta e tranquilla, abitata da persone socievoli ed ospitali, senza contare la facilità con cui la si può visitare a piedi. La presenza di alcuni buoni alberghi, ristoranti e locali notturni le conferisce un valore aggiunto, che induce a fermarsi almeno un paio di giorni, scoprendo come Ouaga, come la chiamano da queste parti, sia una delle grandi città più gradevoli dell’Africa occidentale.

Ouagadougou divenne la capitale dell’impero dei mossi nel 1441, mentre 250 anni più tardi fu scelta come residenza permanente dal Moro-Naba, il re dei mossi. L’insediamento si sviluppò intorno al palazzo imperiale e venne ulteriormente ampliato durante il periodo coloniale, quando la città entrò a far parte della colonia dell’Alto Volta, di cui divenne capitale nel 1919. A questa data risale il cambio definitivo del nome, mutato dal vecchio Kombemtinga all’attuale Ouagadougou, che deriva da una deformazione di “Wogodogo”. Il capo tradizionale dei mossi rimane il più potente del Burkina Faso, mentre la presenza della dinastia dei mossi in città ormai da 500 anni è un fatto insolito in una regione dove le capitali erano più spesso creazioni dettate dalla convenienza coloniale piuttosto che sedi del potere ancestrale.

La zona centrale della capitale del Burkina Faso è stata costruita seguendo uno schema a scacchiera, così che è subito facile orientarvisi e spostarsi anche a piedi. Il punto di riferimento principale è l’inconfondibile globo che si erge al centro della trafficata Place des Nations Unies, da cui partono i cinque principali boulevard della città. Il centro cittadino, dove le vie sono relativamente ordinate e dove si concentra la maggior parte degli alberghi, dei ristoranti e dei negozi, si estende ad ovest e a sud-ovest di questo incrocio, mentre la zona a nord della linea ferroviaria, delimitata dal Marché Sankaria e da Ave de la Liberté, è molto animata e più caotica.

Tra le attrattive principali di Ouagadougou spiccano due importanti musei: il Musée National e il Musée de la Musique. Il primo, situato circa 10 chilometri ad est del centro cittadino, è stato abbandonato per una decina di anni, prima che, di recente, venisse riallestito e ammodernato mediante l’esposizione di nuove collezioni. Di particolare interesse sono le mostre dedicate alle varie maschere, alle statue ancestrali, soprattutto quelle provenienti dalla regione dei lobi, ed ai costumi tradizionali dei principali gruppi etnici del Burkina Faso. Il Musée de la Musique, invece, è un bell’allestimento dove trascorrere un’oretta soprattutto se siete appassionati di musica; tra gli oggetti in mostra vi sono tambours (tamburi), flauti, luth (arpe) e xilofoni provenienti da tutto il paese, anche se ad attirare l’attenzione saranno soprattutto gli stupendi lan o castagnettes de pieds (nacchere da piedi).

Alla periferia orientale della città si trova invece la tomba di Thomas Sankara, immersa in una zona deprimente e mal tenuta, dove ci sono anche le tombe di alcuni sostenitori di spicco del suo governo. Pur non presentando caratteristiche o pregi particolari, la tomba rappresenta una testimonianza significativa di un periodo pieno di aspettative nella storia recente del paese, oltre ad un sito di grande rilevanza politica. Il sito si trova circa 6 chilometri ad est del centro cittadino, cosicché per arrivarci conviene prendere un taxi per un’ora, tenendo presente che alcuni taxisti potrebbero rifiutarsi di portarvici a causa del deplorevole stato in cui versano le strade dei dintorni.

Essendo uno dei centri culturali più fervidi dell’Africa occidentale, Ouagadougou vanta un ricco calendario di eventi e manifestazioni che si ripetono annualmente o ogni due anni. Tra gli appuntamenti più conosciuti anche in ambito internazionale spicca il Fespaco, un festival biennale della durata di 9 giorni previsto tra la quarta settimana di febbraio e l’inizio di marzo che catalizza l’attenzione del mondo cinematografico africano. Niente male è anche il Salon International de l’Artisanat de Ouagadougou, organizzato negli anni dispari tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre con artigiani e venditori provenienti da tutto il continente.

Il clima è tropicale, caldo per tutto l’anno, con la stagione delle piogge compresa tra maggio e settembre, quando cadono praticamente tutti i quasi 900 mm di pioggia che ogni anno bagnano la città. Il periodo più caldo va da marzo a maggio, durante il quale le temperature oscillano in media tra 39 e 25 gradi, con massime che talvolta superano i 43 rendendo praticamente impossibile passeggiare in strada almeno fino al tramonto; quello meno caldo, invece, coincide con la stagione delle piogge, che fa registrare valori comunque alti compresi mediamente tra 32 e 22 gradi.

La capitale è servita dall’Aéroport International d’Ouagadougou, collegato anche ad alcune destinazioni europee, che dista non più di un paio di chilometri dalla prima periferia urbana. Gli autobus a lunga percorrenza partono generalmente dalla stazione della compagnia di appartenenza, e non sempre dalla gare routiére, così che è meglio informarsi per tempo per evitare imprevisti e brutte sorprese al momento della partenza. Gli autobus urbani Sotrao raggiungono tutte le zone di Ouaga con fermate ben segnalate lungo i percorsi principali, ma in alternativa ci sono i taxi collettivi o i tanti noleggi di biciclette e motorini.
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