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Pietermaritzburg (Sudafrica), visita alla cittą del KwaZulu-Natal

Pietermaritzburg, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Pietermaritzburg dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Capitale parlamentare della provincia del KwaZulu-Natal, Pietermaritzburg è una metropoli di quasi 900.000 abitanti situata nella parte centro-orientale del Sudafrica, 78 chilometri a nord-ovest di Durban. La maggior parte della popolazione è di etnia zulu, una delle minoranze più numerose in assoluto di tutto il Sudafrica, tanto che, in ossequio alle tradizioni di questa cultura, la provincia è regolata da un sistema amministrativo del tutto particolare che riconosce un’autorità locale eletta al pari del re degli zulu. Dal punto di vista turistico, la città presenta numerose attrattive di diverso genere, con edifici coloniali e musei che si affiancano a scenari naturalistici molto suggestivi.

Antico territorio zulu, Pietermaritzburg venne eletta capitale della Repubblica di Natalia nel 1838, dopo la vittoria boera di Blood River. Riacquisito il controllo sulla città nel 1843, gli inglesi ne modificarono sensibilmente l’aspetto urbanistico e architettonico con la costruzione di diversi edifici d’ispirazione vittoriana. Ad arricchire ulteriormente il panorama culturale della città ci pensarono poi gli indiani, la cui massicci immigrazione nell’Ottocento fu indispensabile per supportare il numero sempre crescente di piantagioni di canna da zucchero. Attualmente Pietermaritzburg è un importante polo industriale a livello regionale, potendo vantare alcune industrie impegnate prevalentemente nella produzione di alluminio, legno e prodotti caseari.

In centro si concentrano numerose attrattive di carattere storico e artistico. Il punto di partenza ideale per la visita alla città è il City Hall, il municipio, costruito nel 1893 all’angolo tra Commercial Street e Church Street. L’interessante complesso architettonico, all’interno del quale svetta la torre dell’orologio alta ben 47 metri, è interamente costruito in mattoni rossi ed è senza dubbio uno tra i più estesi di tutto l’emisfero meridionale tra quelli costruiti con il medesimo materiale; all’interno, la sala delle cerimonie vanta uno degli organi più maestosi di tutto il paese. A breve distanza dal municipio si può passare in rassegna il Museo del Natal, il più importante allestimento museale della provincia del KwaZulu-Natal. Nelle molte sale dell’edificio si possono ammirare soprattutto fantastici diorami di scienze naturali e interessanti collezioni etnografiche, tra cui spiccano alcuni curiosi oggetti zulu adorni di perle.

Tra le attrattive del centro da non perdere ricordiamo altri due musei: il Museo Voortrekker e la Galleria d’Arte Tatham. Il primo è suddiviso in due complessi distinti, uno situato lungo Longmarket Street e l’altro dietro Geloftekerk, la chiesa del voto; all’interno di entrambi gli edifici si può imparare l’affascinante storia locale attraverso la conoscenza di alcune belle collezioni riguardanti prevalentemente i coloni afrikaner ed il Grande Trek. La Galleria d’Arte Tatham, invece, situata all’interno dell’Old Supreme Court, ospita una delle più ricche esposizioni di dipinti di tutto il Sudafrica, con i quadri zulu alloggiati al piano terra e le opere di artisti sudafricani del Novecento, quali Alexis Preller, Walter Battiss e le Everard, in mostra al piano primo. A conferire ulteriore fascino alla galleria ci sono una settantina di dipinti di artisti internazionali del calibro di Camille Pissarro, Eugene Boudin e Alfred Sisley, oltre alle mostre temporanee di arte contemporanea che vi vengono organizzate periodicamente.

Tra le istituzioni culturali più importanti di Pietermaritzburg c’è senza dubbio l’Università di Natal, fondata nel 1910 come il Natal University College ed estesa a Durban nel 1922. All’interno del campus si sono combattute numerose battaglie nella lotta contro l’apartheid, tanto che proprio questa facoltà fu una delle prime di tutto il Sudafrica ad accogliere studenti di colore. Dall’1 gennaio 2004 l’università si chiama University of KwaZulu-Natal ed attualmente accoglie numerosi ricercatori provenienti da ogni parte del mondo.

Una curiosità legata al passato della città coinvolge addirittura Mahatma Gandi. Quest’ultimo, infatti, in occasione di un soggiorno a Pretoria nel 1893, si trovò a passare in treno da Pietermaritzburg dove fu fatto scendere a causa dell’intolleranza di un controllore che non accettò il seppur valido biglietto di prima classe del politico indiano che, dal quel momento, decise di rimanere in Sudafrica per combattere la discriminazione razziale contro i suoi conterranei. Da quella pacifica battaglia emerse l’essenza della sua resistenza non violenta, ricordata ancor’oggi con una statua di bronzo posta in Church Street, in pieno centro a Pietermaritzburg.

Il clima è generalmente piacevole per tutto l’anno, con estati calde ma non troppo ed inverni che, nonostante le temperature minime siano piuttosto basse, risultano gradevoli grazie alle precipitazioni molto scarse ed al basso tasso di umidità dell’aria. Il mese più caldo è gennaio, quanto le temperature oscillano in media tra 28 e 18 gradi, mentre quello più freddo è giugno, caratterizzato da una sensibile escursione termica tra le ore diurne e quelle notturne, con valori che balzano da 22 a 3 gradi nel breve volgere di poche decine di minuti al tramontar del sole. Le precipitazioni annue si aggirano intorno agli 800/850 mm di pioggia, di cui una grande percentuale si abbatte al suolo tra novembre e marzo.

Per quanto riguarda i trasporti, la città è servita dal Pietermaritzburg-Oribi Airport, uno scalo di dimensioni ridotte sul quale fanno scalo voli interni provenienti prevalentemente da Johannesburg e Cape Town. In centro si trova la stazione ferroviaria, perfettamente collegata a Durban e a Johannesburg da diversi convogli ogni giorno. Tra le arterie carrabili più importanti spicca invece la via di comunicazione che connette Pretoria-Johannesburg-Witwatersrand-Durban e la stessa Pietermaritzburg.
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