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Amboseli National Park, safari fotografico nei lodge del Kenya

Amboseli, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Amboseli dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Qualcuno ha chiamato Amboseli "paradIso degli anImali e Inferno dei cacciatori". Infatti, In questo luogo dove la selvaggina più rara del mondo è a portata di mano, i Magnum e gli Express, cioè i potenti fucili da caccia grossa, devono essere lasciati fuori dall'ingresso, oppure sigllati: qui non si spara e non si uccide, e non c'è neppure perIcolo di venire uccisi se si osservano con scrupolo i regolamenti di sicurezza.

Amboseli è il nome dI una grande riserva africana, rigidamente custodita, che si estende su una superficie di 225 mila ettarI al confine meridionale del Kenia, quasi all'ombra del Kilimangiaro, la cui cima è sempre coperta di neve.
Amboseli dista 240 chilometri da Nairobi, la capitale del Kenla, ed è la più piccola ma la più interessante delle sei zone protette dallo Stato, nelle quali vive In libertà un meraviglioso campionarIo deffa fauna equatoriale. Oppure si può arrivare ad Amboseli da Mombasa, in modo da unire alla vacanza da spiaggia una dose di emozioni della savana.

Senza provvedImenti di questo tIpo, leonI ed elefanti, gIraffe ed ippopotamI, zebre e rInoceronti sarebbero condannati all'estinzione totale. La strage consumata dagli indIgeni, dai cacciatorI bianchi, dai mercanti d'avorio e di corni di rinoceronte (da questi ultimi si rIcava una polverina alla quale le popolazioni arabe ed asiatiche attribuiscono poteri quasi magici), dai cercatori di emozioni raffinate o più semplicemente da tribù affamate,. avrebbe da tempo annientato ogni forma dI vita nella savana e nella foresta equatoriale. Ad Amboseli, Invece, gli animali sono veramente liberi: vivono nell'ambiente che è loro congeniale e sI moltiplIcano e selezIonano seguendo le leggi di natura. L'uomo li protegge soltanto dall'offesa di altri uomIni: nessuno pensa a nutrirli, anche per non alterare col tempo, abitudini ed istinti. Solo in caso di gravi epidemie si provvede a disinfettare le sorgenti d'acqua.

L'unica "arma" permessa nella riserva di Amboseli è la macchina fotografica e l'unico mezzo di trasporto consentito è l'automobile. Vengono noleggiati robusti Land Rover, adatti per compiere percorsi fuori strada e così solidi da resistere anche alla carica di qualche pachiderma: avvenimento abbastanza raro, ma da non escludersi del tutto.

I visitatori sono sempre accompagnati da una guida, che ha l'autorità per decidere quali devono essere le distanze di sicurezza da mantenere nei confronti delle belve più pericolose, specialmente gli elefanti e i rinoceronti. A tutti è assolutamente proibito scendere dalle jeep ed in qualche caso perfino abbassare i vetri dei finestrini. Chi contravviene a tali disposizioni incorre in multe fortissime, oltre che in rischi molto seri circa l'incolumità personale. Del resto, l'incanto di Amboseli consiste proprio nel contatto visivo con la natura e con gli animali che la popolano. Si viene qui per scoprire un mondo segreto, per osservare le belve in libertà, per ammirare gii stridenti contrasti tra i meravigliosi colori del piumaggio di uccelli d'ogni specie e un paesaggio aspro e primordiale.

Chi proviene da Nairobi, seguendo la strada di Namanga, giunge sulle rive del lago Amboseli. Qui, un vistoso cartello prima di un bivio avverte che si possono seguire due piste: una attraverso il lago stesso durante la stagione secca (invece dell'acqua c'è un deserto abbacinante nel quale compaiono improvvisi "miraggi" di foreste inesistenti), e l'altra che corre ai margini dello specchio d'acqua, la sola praticabile durante la stagione umida. In prossimità della riserva, le due piste si ricongiungono e comincia a comparire la vegetazione possente della savana, con le grandi piante di acacia africana che si stagliano contro il cielo (foto grande a destra). Poco dopo si arriva al Centro della riserva, che è una costruzione bassa e lunga, dotata di ristorante, servizi, negozi, uffici. Il problema dell'alloggio è risolto invece con l'affitto di tipiche casette africane, chiamate bandas, rustiche solo all'esterno, perché sono dotate di due letti, due bagni, soggiorno col caminetto, luce elettrica, frigorifero e aria condizionata. Negli uffici del Centro è possibile noleggiare tutto ciò che serve, dalla jeep con l'autista-guida fino all'equipaggiamento completo per il safari.

Nota per il turista: Punto di osservazione da non perdere è l'Observation Hills. Altri avvistamenti di animali possono essere fatti nella palude di Enkongo Narok e lungo il lago Kioko. Appena a sud del parco sono disponibili dei campeggi, ma questo solo se vi riesce di dormire al riparo della sottile parete di stoffa, mentre fuori nella notte i leoni ruggiscono in modo impressionante.

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