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San Benedetto del Tronto: la Riviera pił mediterranea dell'Adriatico

San Benedetto del Tronto, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. San Benedetto del Tronto dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Esistono diverse versioni sulla nascita di San Benedetto del Tronto: da una parte la tradizione locale parla di un giovane soldato – tale Benedetto – che per non rinnegare la propria fede cristiana fu ucciso e gettato in acqua nell'ottobre del 304 d.C.; un contadino che ne ritrovò il corpo gli diede una degna sepoltura in una catacomba attorno alla quale, poco alla volta, cominciarono a sorgere una cappella, una chiesa e le prime capanne, ovvero un originario nucleo abitato che nel tempo si sarebbe trasformato nell'attuale cittadina marchigiana.

Se da un lato la leggenda propone questa ricostruzione dei fatti, di diverso avviso sono gli storici, che basandosi sui reperti ritrovati sono più propensi ad individuare nel villaggio origini romane connesse all'allora città di Alba Picena; in ogni caso, la prima testimonianza scritta su un documento ufficiale nel quale compare il nome del villaggio è datata 998 d.C.
Il Medioevo vide la disputa dei territori costieri marchigiani, che sfociarono anche nelle lotte tra Fermo ed Ascoli contribuendo ad impoverire la zona, colpita da un'epidemia di peste sul finire del XV secolo che decimò la popolazione e costrinse i pochi superstiti ad abbandonare la terra. In epoca rinascimentale il borgo crebbe e si espanse al di fuori delle proprie mura, mentre durante il Risorgimento, nel 1860, la città – come il resto delle Marche – venne liberata dal controllo dello Stato Pontificio proprio pochi mesi prima della proclamazione del Regno d'Italia.

Il XX secolo è stato caratterizzato dalla distruzione subita durante la Seconda Guerra Mondiale, quando a cavallo tra il 1943 ed il 1944 il paese fu ripetutamente attaccato – dal cielo e dal mare – per un totale di centocinquanta bombardamenti; il dopoguerra tuttavia ha portato con sé una rinascita economica che spazia dall'industria all'attività peschereccia passando per il turismo, che ha fatto di San Benedetto del Tronto la meta più frequentata delle Marche per un lungo periodo.

Uno degli spettacoli più suggestivi che offre questa località di mare è quello che si svolge all'alba, quando i pescherecci rientrano in porto e comincia l'asta del pesce; è infatti questa attività che ha portato, insieme a quella ortofrutticola, ad un sempre crescente sviluppo della città: basti ricordare che in un decennio, dal 1961 al 1971, la popolazione è aumentata di diecimila unità.

Il litorale di S. Benedetto si estende per circa cinque chilometri e per le proprie caratteristiche è stato definito come la «riviera più mediterranea dell'Adriatico»; il paesaggio, nel quale vivono oltre settemila palme di tredici specie diverse, è un esempio unico nel suo genere in Europa. A quanti desiderassero visitare anche altro rispetto al solo lungomare, si segnala che il centro storico culmina sulla cima del colle con il Castello medievale, senza dimenticare la presenza della Torre dei Gualtieri risalente al XIII secolo, probabilmente antico mastio di una rocca che oggi non c'è più; nel quartiere Salario, nei pressi Villa Laureati, si trova invece la Torre Guelfa, anch'essa parte delle vestigia di un forte distrutto a metà del XIV secolo.

Agli appassionati di musei, si segnala la presenza di diverse strutture in buona parte legate al mare: è possibile infatti visitare il Museo delle Anfore (1), che ospita i reperti provenienti dai fondali di tutto il Mediterraneo ripescati dalle navi sambenedettesi in decenni di attività marinara, mentre il Museo della pesca – come suggerisce il nome – raccoglie materiale di ogni sorta legato al mondo marino e di una civiltà che al mare deve tanto. Sempre al mare è dedicato anche il Museo Ittico (2), sorto nel 1956 e che ospita oggi una collezione di oltre novemila esemplari tra fossili ed organismi marini provenienti principalmente dal bacino del Mediterraneo, situato proprio presso il mercato comunale del pesce.

Per ciò che concerne la storia della civiltà locale fin dalle sue origini, merita una visita l'Antiquarium Truentinum, un museo che ripercorre la storia attraverso i reperti delle civiltà picena e romana che qui vissero negli scorsi millenni; al suo interno si trovano oggetti, tombe e resti di colonne anche di grande valore storico.

Come ogni città, anche San Benedetto del Tronto si anima in occasione delle feste e delle sagre; in occasione dell'estate, in particolare, si ricorda l'iniziativa “Agosto in piazza”, ovvero una serie di manifestazioni culturali che comprendono concerti di musica classica, proiezioni di film e rappresentazioni teatrali all'aperto. La Festa della Madonna della Marina, invece, ha luogo l'ultima domenica di luglio ed è una celebrazione molto sentita dalla gente, che partecipa con entusiasmo alla tombola, alla processione ed allo spettacolo dei fuochi d'artificio.

Anche le sagre rivestono un ruolo importante durante tutta l'estate e si svolgono perlopiù nei paesi del comprensorio nei quali, specialmente il sabato pomeriggio e la domenica, vengono «celebrati» i prodotti locali: dalle olive all'ascolana al cocomero, dalle frittelle ai vini più conosciuti come il Rosso Piceno, il Falerio bianco, il Verdicchio od il Rosso Conero.

Nei dintorni della città ci si può concedere una visita ad Acquaviva Picena, circondata da bellissimi paesaggi ed oliveti; fondata probabilmente in epoca carolingia fu un castello molto ambito dai Fermani e dagli Ascolani; ancora oggi vi si può ammirare l'imponente Rocca trecentesca.

Per raggiungere San Benedetto del Tronto si può percorrere l'autostrada A14 ed uscire ad Ascoli Piceno-S.Benedetto o a Grottammare, a seconda del senso di percorrenza; chi proviene da Roma può invece percorrere interamente la A24 Roma-L'Aquila e successivamente seguire per Giulianova prima di immettersi nella A14. A quanti giungono da Firenze, infine, si consiglia di prendere l'Autostrada del Sole ed uscire a Val di Chiana e da lì usufruire delle superstrade toccando le città di Perugia, Foligno, Macerata e Civitanova.

(1) Museo delle Anfore
Orario estivo (luglio e agosto):
aperto tutti i giorni escluso il lunedì
h.18-24
Orario invernale:
aperto tutti i giorni escluso i festivi
h.9-13 (pomeriggio solo su prenotazione)

(2) Museo Ittico
Banchina di Riva Malfizia, n.19

Orario invernale:
dal1 settembre al 30 giugno
h.9-13
Chiuso la domenica ed il lunedì.

Orario estivo (luglio e agosto)
h.18-24
Chiuso il lunedì
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 Pubblicato da - 23 Agosto 2012 - © Riproduzione vietata

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