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Spoleto, visita alla cittą e il Festival dei Due Mondi

Spoleto, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Spoleto dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Di riconoscimenti, la città di Spoleto, ne ha collezionati tanti nel corso degli anni.
Oggi è notoriamente una delle belle città dell’Umbria, vivace dal punto di vista culturale e ricca di testimonianze storico-artistiche, oltre a far parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino e ad essere una delle Città dell’Olio.

In passato però gli elogi più preziosi arrivarono da grandi poeti e letterati, quali Giosuè Carducci e Goethe: il primo, inviato come ispettore al liceo locale, decise di visitare le fonti del Clitunno e trovò ispirazione per una delle sue Odi Barbare, intitolata proprio “Alle Fonti del Clitunno”. Il tedesco, invece, nel 1786 compì il suo viaggio in Italia e consegnò ai posteri un’estatica pagina di diario, in cui si diceva impressionato davanti al Ponte delle Torri.

La storia di Spoleto

Già centro umbro, nel III secolo avanti Cristo divenne colonia romana col nome di Spoletium, tanto romana al punto di respingere Annibale, vincitore, nel 217, sul lago Trasimeno. Prediletta poi da Costantino e da Costante, da Teodorico e da Belisario, fu conquistata da Totila e presa dai Longobardi, che ne fecero la capitale di un potente Ducato.

Venuti e caduti i Franchi, fu nemica del Barbarossa, che la distrusse nel 1155. Cominciò quindi un periodo ancora più convulso: per lotte intestine tra i soliti guelfi e ghibellini, per il dominio papale (ebbe tra i suoi governatori anche Lucrezia Borgia, figlia di papa Alessandro VI) e altre avventure che videro tuttavia la città, tra il 1600 e il 1700, sempre preminente.

Ancora oggi Spoleto sa lasciare a bocca aperta. Incastonata all’estremità meridionale della Valle Umbra, un’ampia distesa alluvionale risalente all’età preistorica, la città di 39.000 abitanti si arrampica lungo il colle Sant’Elia, alle falde del Monteluco, e scivola verso il basso sino alle sponde del torrente Tessino. Incorniciata sul lato orientale dai monti che disegnano la Valnerina,può contare sulla vicinanza di borgate affascinanti e belle città, come il capoluogo Perugia.

Le attrazioni di Spoleto

Il cuore di Spoleto è uno scrigno traboccante di architetture preziose.
Tra le cose da vedere a Spoleto ci sono soprattuto gli edifici di culto, in particolare il Duomo o Cattedrale di Santa Maria Assunta, fondato nel 1067 sulle vestigia di una preesistente chiesa del IX secolo. L’abside della navata centrale è decorato dagli affreschi pregevoli di Filippo Lippi, mentre nella cappella Eroli si ammirano i dipinti del Pinturicchio.

Non sono da meno la chiesa di Santa Eufemia del XII secolo, che con i suoi mosaici e le sue mura originali costituisce uno dei pochi esempi italiani di chiesa romanica dotata di matroneo, ma anche il monastero di Sant’Agata, la chiesa di San Pietro, la medievale chiesa di Sant’Ansano e il complesso monumentale di San Nicolò. Infine, nella chiesetta dei Santi Giovanni e Paolo, è addirittura custodito l’affresco più antico del mondo che rappresenti l’assassinio di Thomas Becket, perpetrato nel 1170 nella cattedrale di Canterbury. Realizzato da Alberto Sotio, l’affresco è ancora più eccezionale se si pensa che fu realizzato a pochi anni di distanza dall’accaduto: considerata la distanza che separa Spoleto da Canterbury (distanza ancora più ampia per quei tempi) risulta incredibile la velocità con cui il pittore raffigurò il macabro “fatto di cronaca”.

Anche i monumenti civili di Spoleto sono numerosi, risalenti a diverse epoche storiche. Da vedere la Rocca Albornoziana, simbolo della città, posizionata sulla cima del Colle Sant’Elia e dotata di due cortili interni, sei torri tra cui la famosa torre “della spiritata”, e la bellissima Camera Pinta coi suoi affreschi quattrocenteschi. Secondo la leggenda popolare ci sarebbero due passaggi nascosti a collegare la rocca alla parte inferiore della città e col centro storico: cunicoli che sarebbero stati utilizzati anche da Lucrezia Borgia, ma che non sono ancora stati ritrovati.

Il Ponte Sanguinario è un ponte di origine romana attualmente situato al di sotto del livello stradale, rinvenuto solo nel corso dell’Ottocento, che un tempo consentiva ai viaggiatori lungo la Via Flaminia di attraversare il torrente Tessino. Romano è anche l’Arco di Druso e Germanico, situato lungo il tratto urbano della Via Flaminia, che venne creato nel 23 d.C. in onore di Druso Minore e introduceva all’antico Foro, oggi Piazza del Mercato. Indfine da non perdere il Teatro Romano e l'attiguo Museo Archeologico.

Il già citato Ponte delle Torri è un altro monumento molto rappresentativo di Spoleto, lungo ben 230 metri e alto la bellezza di 82 metri: si tratta del ponte antico in muratura più elevato d’Europa, e secondo alcuni sarebbe un acquedotto romano-longobardo, per altri tardo-medievale. Certo è che rappresenti una rarità per l’epoca in cui venne fondato, infatti in quel periodo non vennero create altre opere civili così importanti e imponenti.

Ville romane, torri, il palazzo del Comune, numerosi teatri e musei interessanti, come il Museo Archeologico allestito all’interno dell’ex monastero di Sant’Agata, completano la rassegna delle bellezze spoletine, almeno per quanto riguarda i gioielli architettonici.
In realtà molti scorci affascinanti sono dati semplicemente dall’intreccio di piazzette, archi, strade e scalinate, e il tesoro della città si correda di tradizioni popolari appassionanti e tante occasioni di divertimento, anche all’aria aperta. Non mancano, infatti, i polmoni verdi che spezzano il disegno urbano e le vicine oasi naturali, come il Bosco Sacro del Monteluco, che abbraccia il convento francescano del XII secolo, oppure il percorso panoramico noto come “giro della Rocca” e il vicino sentiero dei Condotti, da cui si può vedere la Valle Umbra dall’alto e si possono assaporare volti inediti di Spoleto.

Eventi e manifestazioni a Spoleto

Gli appuntamenti culturali e folcloristici sono innumerevoli. Il Festival del due Mondi, chiamato anche Spoleto Festival, nacque nel 1958 grazie al maestro e compositore Gian Carlo Menotti e ancora oggi, con le sue grandi performance di prosa, danza, musica e cinema di qualità, rappresenta una delle rassegne più prestigiose nel panorama internazionale. In agosto si svolge invece Spoleto Estate, con tanti appuntamenti culturali e d’intrattenimento, mentre l’inverno è teatro di suggestive celebrazioni quali i mercatini e numerosi concerti, sia a teatro che per le piazze della città.
Decisamente più folkloristica la manifestazione di giugno, la sentita Corsa dei Vaporetti.

Prodotti tipici ed informazioni utili

I buongustai apprezzeranno Vini nel Mondo, una manifestazione che ha luogo nelle antiche cantine di Spoleto, ma anche la rassegna gastronomica “Spoleto tipica”, con le bancarelle dei prodotti del territorio e tante degustazioni proposte dai locali del luogo nella prima decade di novembre. Protagonista indiscusso, così come accade sulle tavole degli spoletini ogni giorno, è il prelibato olio extravergine d’oliva della zona.

Souvenirs: A parte i vari ricordi e ricordini estivi e festivaleschi, vanno ricercati i rami e i ferri battuti, le ceramiche, i vetri e i vari oggetti vecchi o addirittura antichi che sono spesso a buon prezzo; e anche, in stagione, i tartufi neri, le salsicce fresche e secche, i ciaùscoli, i mazzafegati, i prosciutti di montagna, le lonze, i capi colli. Molti e ottimi sono anche i funghi, dall'ovulo al porcino; e speciali le fave, i fagioli, i ceci e le lenticchie: in stagione, ovviamente.

Escursioni nei dintorni
Si può andare di meraviglia in meraviglia: cioè da Spoleto alle Fonti del Clitunno, un giardino incantato dalle meravigliose acque; da Spoleto a Cascia, che ha il Santuario di Santa Rita, ma anche occasioni gastronomiche di prim'ordine; da Spoleto a Norcia, dove nacque San Benedetto e dove si mangia benissimo; eppoi al lago Trasimeno.

Dove mangiare? La Redazione consiglia ai proprio lettori il ristorante La Barcaccia (www.ristorantelabarcaccia.it) in una caratteristica piazzetta del centro città ove gustare strangozzi al tartufo nero, carni miste alla brace, legumi locali e dolci stagionali.

Periodo migliore e quando andare

Il clima dell’Umbria, in effetti, è ideale per la coltivazione degli ulivi, e si fa amare da tutti per la mitezza e la generosità del suo sole. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno da una minima di 0°C a una massima di 9°C, mentre in luglio e agosto, i mesi più caldi, si passa dai 15°C ai 30°C. Le precipitazioni, scarse nei mesi estivi, toccano il picco massimo in primavera, quando piove mediamente per 9 giorni al mese. I mesi migliori sono quindi quelli da aprile a giugno e settembre-ottobre.

Come arrivare

Per raggiungere Spoleto ci sono varie possibilità.
In auto, venendo da nord, bisogna prendere l’autostrada del Sole A1 e uscire a Valdichiana, quindi proseguire in direzione Perugia-Assisi-Foligno lungo la superstrada E45 e continuare in direzione Spoleto. Si prende dunque l’uscita Spoleto e si seguono le indicazioni fino alla meta. Chi arriva da sud, viaggiando sempre sull’autostrada del Sole, dovrà però uscire a Orte e imboccare il raccordo autostradale in direzione Terni-Spoleto, uscire a Spoleto e seguire le indicazioni.
La stazione ferroviaria della città è collegata alle principali città del nord-centro Italia quali Bologna, Firenze, Ancona e Roma, e l’aeroporto più vicino è quello di Perugia Sant’Egidio, a 58 km circa.
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 Pubblicato da - 31 Marzo 2011 - © Riproduzione vietata

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