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Bracciano (Lazio): il castello e cosa vedere nel borgo sul lago

Bracciano, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Bracciano dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

A 40 km circa da Roma e a 40 da Viterbo, lo splendido paese di Bracciano trova adagiamento in una terra la cui storia si è protratta per millenni abbracciando civiltà illustri, quella romana su tutte. Da una ridente collina domina il territorio ove ribolle di frescura cristallina l’omonimo lago di origine vulcanica, che alcuni hanno ribattezzato Lago Sabatino per via dei monti (appunto i Sabatini) che lo coronano.

Il Lago di Bracciano

L’area lacustre, uno dei laghi balneabili più belli del Lazio, è letteralmente presa d’assalto sia in primavera che in estate, quando tali stagioni consentono di avvertire un piacevolissimo refrigerio dato dal contatto dei bagnanti con l’acqua, base per divertirsi, nuotare, praticare tanto sport o semplicemente “vegetare” sulle sponde. Immerso nel Parco Naturale di Bracciano sta il lago di Martignano, che sembra disegnato con il compasso considerando il suo perimetro, perfettamente circolare (prodigi inspiegabili di Madre Natura, particolarmente generosa da queste parti).

L’area parcale, istituita nel 1999, si dilata indefessa per 16.682 ettari ed è un tesoro dove il connubio tra flora e fauna regala meraviglie di impagabile iridescenza: si menzionino la "Caldara di Manziana" (crogiuolo di acque sulfuree e boschi di betulle) e la zona di "Pantane e Lagusiello" (rifugio per gli uccelli acquatici).

Castello Orsini-Odescalchi

Perno storico tenuto in grandissima considerazione dagli abitanti di Bracciano nonché dai tanti turisti annui è il Castello Orsini-Odescalchi (più rilevante rispetto a Castel Giuliano nell’omonima frazione), risalente a un Medioevo al quale sono riferibili le origini del borgo sebbene siano presenti numerosi siti archeologici a testimonianza di una pregressa esperienza abitativa perpetrata da Etruschi e, come detto, Romani.

Il maniero sorse tra il 1470 e il 1490 per volontà dalla famiglia Orsini e a essa subentrarono nel 1696 gli Odescalchi, attuali proprietari. Più dell’impianto esteriore classicheggiante e della veste puramente castellare, della rocca colpiscono le tracce migliorative imposte da regolari restauri atti principalmente a enfatizzare la pregnanza di alcuni bellissimi affreschi custoditi al suo interno, come quelli di Taddeo Zuccari che raffigurano Scene della storia di Alessandro Magno, oppure altri opera di Antoniazzo Romano, vedesi le Scene della vita di Gentil Virginio. La fortezza consegnataci dagli antenati ha una forma largamente espansa e dimensioni che chiosano la monumentalità del complesso.

Vi ha inoltre sede un esaustivo museo che espone una folta raccolta di armi e armature medievali. A questo sfoggio di rievocazioni in mostra si aggiungono il Museo civico della città di Bracciano (sì, città, vista una popolazione attestata sulle 19.000 unità) contenente un ricco patrimonio culturale locale custodito fra le amorevoli mura dell’ex convento agostiniano di Santa Maria Novella, e il Museo dell’Aeronautica Militare a Vigna di Valle, diviso in quattro Padiglioni-sezioni in cui sono distribuiti velivoli, motori, armi, cimeli e archetipi legati all’evoluzione dell’aeronautica italiana.

Cosa vedere a Bracciano

Camminando per i pittoreschi vicoli del borgo si giunge al Belvedere della Sentinella, un bastione dell’antica cittadella oggi ritenuto un valido punto di riferimento per ritrovi popolari e gite intraconfini. Continuando a passeggiare, non passano certo inosservate quelle memorie in muratura che un tempo fungevano da autentici motori per le attività industriali (in prevalenza opifici), gli acquedotti costruiti sia dagli Orsini che dagli Odescalchi.

Maggiormente eclatanti sono i segmenti formanti la lunga cinta muraria intorno alla città, una fortificazione rinascimentale rimasta straordinariamente integra insieme alle sue cinque torri derivate dalle quadrangolari d’epoca medievale, quando il borgo si chiamava Castrum Brachiani e doveva difendersi dalle pressioni saracene. Si deve alla protezione perimetrale la sopravvivenza delle più belle residenze locali, fra tutte il seicentesco Palazzo Comunale con facciata settecentesca progettata da Orazio Turriani.

Esplorando la pletora di ecclesiae, si deve pur cominciare da una di esse, meglio se la Collegiata di Santo Stefano Protomartire, di origine medievale, eletta parrocchiale del paese nel 1427 e dotata di campanile con orologio. Fra le opere che contiene all’interno, sensazionale il quadro del Martirio di Santo Stefano, realizzato dal pittore modenese Giacomo Zoboli.

Altri edifici a sontuoso corredo sono le chiese della Misericordia, Visitazione, San Lorenzo, San Rocco, Santa Lucia degli agricoltori e, ancora, Santa Maria del Riposo e San Liberato nonché i complessi conventuali di Santa Maria Novella e del Sacro Cuore.

Ci affranchiamo dall’aura sacra per tornare ancorati alla storia civica del borgo, tessuta da puri ornamenti urbani di notevole caratura quali la settecentesca Fontana di Piazza IV Novembre e l’altrettanto connesso Fontanile cinquecentesco, adibito alla raccolta delle acque sgorganti da una sorgente naturale. Chi ama l’era pre bellica correlata alle vicende antecedenti la Seconda Guerra Mondiale deve assolutamente recarsi all’Idroscalo degli Inglesi, nato nel 1937 e che funse da scalo per gli idrovolanti della britannica Imperial Airways. Gli Inglesi lasciarono Bracciano nella primavera del 1940.

Eventi e manifestazioni

Seppur venga dato risalto alle due manifestazioni più in voga a livello popolare, vale a dire la Passione di Cristo (dal 1976 manifestazione teatrale con annessa sfilata per le vie del borgo) e l’Infiorata del Corpus Domini, a Bracciano si tengono anche il Carnevale con i tipici carri allegorici e le maschere, la Sagra del Fungo e la successiva Mostra del Fungo e delle erbe spontanee, la Fiera di Santa Lucia a dicembre, Natale e… oltre (mercatini), il Presepio vivente e l’Euro Music Fest a luglio e agosto.

Lunghissimo l’elenco delle pellicole girate fra le strade e i monumenti del paese, segno che la sua veste è sempre stata apprezzata da chi di buon gusto se ne intende, artisti, registi e attori in primis. Tra i film bisogna certamente citare "Pane, amore e fantasia"(Luigi Comencini, 1953), "Non ci resta che piangere" (Roberto Benigni, 1984) e "Othello" (Kenneth Branagh, 1995).

Come arrivare a Bracciano

Arrivando da Roma in auto, bisogna prendere la Via Flaminia e percorrerla fino alla SS 1, proseguire sull’A 90 in direzione Viterbo, uscire a Cesano e bissare gli ultimi 20 km che la separano da Bracciano; in treno si arriva a stazione Termini e da qui va presa la Metro A in direzione Battistini con fermata a Valle Aurelia, da cui prendere il treno diretto a Viterbo e Bracciano; i bus partono dalla stazione di Saxa Rubra per fermarsi a Bracciano, precisamente in Piazzale Pasqualetti; Bracciano dista 40 km dall’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino, collegato al borgo da treni e autobus.

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