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Monte Compatri (Lazio): cosa vedere nel centro storico del borgo

Monte Compatri, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Monte Compatri dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il primissimo accenno a una realtà comunale che si avvicinasse all’attuale Monte Compatri - borgo gioiello dei Castelli Romani fra i Colli Albani nel Lazio, provincia di Roma – risale al 1268 a.C. in veste di archetipico insediamento fondato dal re di Creta Minosse per diventare qualcosa di più, la cittadina di Labico, letteralmente distrutta da Roma nel 418 a.C.

I superstiti non trovarono pace, e ogni tentativo di ristabilirsi fallì miseramente fino al momento in cui diedero vita al Castrum Montis Compatris nel 1090, infeudato prima dalla Chiesa, poi dai Tuscolo e quindi dagli Annibaldi e dai Colonna nel 1423.

Il maggior slancio artistico Monte Compatri l’ebbe con i Borghese, che ne mantennero la proprietà per 200 lunghi anni preservando la popolazione da guerre e carestie ovunque dilaganti e pericolose. Fra il ‘600 e l’800 la località crebbe molto sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista economico, partecipando indirettamente ai moti del 1848-49 in quanto vi passò l’eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi (a lui è dedicata l’omonima piazza divenuta il punto di ritrovo preferito per i giovani), ingaggiando anche uno scontro a fuoco con un manipolo di soldati borbonici.

Costituitosi da lì a poco Comune autonomo, elesse il suo primo sindaco, Mario Mastrofini, incaricato di guidare il paese verso un futuro roseo e prospero che – guerre mondiali a parte - ha prodotto nuove attività e un bacino di abitanti pari a 11.348 persone.

Cosa vedere a Monte Compatri

Oggi sorge serafico su un colle tufaceo di origine vulcanica entro il Parco Regionale dei Castelli Romani (contraddistinto da selvatiche distese di castagni, lecci e querce) osservando placido la Valle dell’Aniene proprio al confine con la Capitale. I turisti fanno a gara per visitare il uno dei borghi medievali più belli del Lazio e in esso la parte sicuramente più antica rappresentata dalla Torre quattrocentesca con tanto di porta d’accesso e cinta muraria.

Il viaggio addentrante porta al cospetto del Duomo cittadino, cioè la Parrocchiale di Santa Maria Assunta in Cielo risalente al ‘600 ma ampliata nel 1876 attraverso cupola e abside. Oggi è a pianta basilicale, dispone di una stupenda facciata barocca progettata dall’architetto romano Gerolamo Rainaldi e custodisce opere d’arte di pregio come la raffigurazione della Morte di San Francesco, la Madonna col Bambino e Santi e una piccola statua del Bambinello, assai venerata.

Non passa inosservata l’altra meraviglia, la tela d’altare in cui è ritratta l’Assunzione in Cielo di Maria, dipinta da Raffaele Gagliardi. Poco più avanti una caratteristica piazzetta centrale fa da sfondo alla Fontana del Belvedere, utilizzata in tempi non sospetti dalle donne che ne attingevano l’acqua per usi domestici. La Fontana dell’Angelo trova invece posto in Piazza Marco Mastrofini, ma è questo un vero e proprio monumento di fattura ottocentesca realizzato in bronzo e tufo, dedicato alla vita contadina del passato.

La maggior attenzione la catturano le strutture più imponenti, da Palazzo Annibaldeschi (dotato di torre di avvistamento, Biblioteca Comunale, sala convegni e sede della Biblioteca Nazionale del Centro per la Filosofia Italiana) a Palazzo Altemps, in origine fortilizio delegato a ospitare la Giunta Comunale prima e le scuole gestite dalle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù. Ora necessita di un profondo restauro ed è di proprietà della Comunità. Fulcro della vita amministrativa è Palazzo Borghese, con Palazzo Passavanti a fare da succursale per tal altri uffici municipali.

La predominanza territoriale è appannaggio del maestoso Convento di San Silvestro, ove all’interno giacciono le spoglie del Beato Giovanni di Gesù Maria da Calahorra, il cui paese d’origine spagnolo è gemellato proprio con Monte Compatri. Il convento possiede inoltre una fornita pinacoteca ricolma di notevoli dipinti di scuola manierista e caravaggesca. Addossata si trova la Chiesa della Madonna del Castagno, in cui è custodita l’immagine della Vergine, venerata dopo che una funesta epidemia di colera s’abbatté nel 1867 sulla località senza tuttavia mietere vittime, per molti un autentico miracolo.

La leggenda narra che in realtà la chiesetta venne edificata dopo il ritrovamento nel bosco della Vergine col Bambino, adagiata su un tronco di castagno. Nel corredo urbano si è aggiunta nel 2007 Piazza Manfredi Fanti, che ha notevolmente razionalizzato e regolato gli spazi del Borgo Medievale.

L’estasi di viaggio prosegue, va detto, anche fuori dell’abitato. Siamo in un’area dal forte imprinting naturalistico i cui percorsi inducono a scoprire un territorio molto generoso, e in cui il desiderio d’escursionismo può attecchire senza problemi: in molti si danno all’attraversata irreale del Bosco del Tuscolo, nei pressi dell’omonima montagna davvero suggestiva.

Una realtà importante riguarda la fattoria socio-didattica nell’area della Collina degli Asinelli, dove vengono organizzate specifiche attività per bambini diversamente abili, volte a riscoprire la bellezza della natura e le sfaccettature dell’ecosistema. Vi si svolgono anche passeggiate notturne e pernottamenti in tenda, un’esperienza alquanto interessante e formativa, pic-nic, pranzi all’aperto e grigliate di vario tipo.

Monte Compatri ha saputo valorizzarsi attraverso le reali risorse di un territorio che ha fatto da culla al suo sviluppo, foriero di una crescente tradizione legata strettamente all’economia del fare e del produrre. Per questo il paniere autoctono non ha mai latitato, incrementato da tesori che sono diventati delle eccellenze specialmente in campo alimentare ed enologico. Qui si producono corposi vini DOC e tra questi il Montecompatri Colonna Superiore e il Frascati, oltre all’ottimo olio extravergine d'oliva che identifica appieno la sua origine.

Eventi, Sagre e Manifestazioni

Queste e altre delizie si possono gustare nel corso dei tanti eventi organizzati nell’arco dell’anno, vedesi la Fiera di San Giuseppe il 19 marzo, la manifestazione enogastronomica “Degustando” il 1° maggio, la Sagra delle Fettuccine ad agosto e la Festa della Madonna del Castagno la prima domenica di settembre.

Punta di diamante del folclore è rappresentata dalla Sfida dei Borghi, preceduta dalla Festa Propiziatoria a luglio e dalla grande rievocazione storica del 13 e 14 agosto. Nel grande giorno, gli arcieri a rappresentanza dei borghi si sfidano nel tiro al bersaglio da una distanza di 25 metri, finché uno non risulterà il vincitore. Gli altri vengono lasciati cadere in una botte piena d’acqua.

Come arrivare a Monte Compatri

Per Monte Compatri passa la SS Tuscolana, percorribile in auto; Monte Compatri non ha una propria stazione ferroviaria, ergo le più vicine e accessibili si trovano a Frascati e Colle Mattia lungo la tratta Roma-Velletri; i collegamenti sono garantiti dagli autobus Co.Tral; l’aeroporto di riferimento è quello di Roma Fiumicino, in verità poco distante dalla cittadina.
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