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Castro dei Volsci (Lazio), il borgo antico della Ciociaria

Castro dei Volsci, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Castro dei Volsci dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Un cucuzzolo spruzzato di case, circondato dal verde e affacciato sulla piana sconfinata della Valle del Sacco. Così si presenta Castro dei Volsci, grazioso borgo di 5 mila abitanti della Ciociaria, in Lazio, nella provincia di Frosinone. Distante un centinaio di chilometri da Roma, Castro dei Volsci è un prezioso tassello di un territorio ricco di storia, dove si sono consumate battaglie e nei secoli si sono moltiplicate le testimonianze artistiche; dove la vita di tutti i giorni è sempre andata di pari passo coi ritmi della natura.

I dolci declivi intorno all’abitato, coltivati a terrazzamenti, raccontano una lunga tradizione agricola, favorita anche dal corso del fiume Sacco: proprio lungo di esso – che garantiva acqua e rappresentava una comoda via di trasporto – sono fioriti borghi e città come Frosinone, Anagni e la nostra Castro dei Volsci.

Storia

La storia di Castro dei Volsci comincia in tempi molto lontani, nella preistoria, e arriva ai giorni nostri passando per la dominazione romana, il prestigio medievale e le vicende nobiliari di alcune famiglie italiane particolarmente in vista. I primi abitanti vi si stanziarono circa 700 mila anni fa e la popolazione dei Volsci – da cui il nome del borgo – arrivò dal V-VI secolo a.C. I romani crearono varie colonie nella zona, fertile e ben collegata all’Italia Meridionale attraverso la Valle del Sacco.

Dal medioevo all’Ottocento si intrecciarono a Castro dei Volsci le storie di varie famiglie nobili: il centro si trovava al confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli, ed era uno di quei paesi fortificati che i Papi ambivano a mantenere sotto la propria giurisdizione affidandone il controllo a castellani fidati. In particolare, dai primi anni del Quattrocento, entrò in scena la famiglia Colonna, favorita da alcuni Pontefici e ferocemente osteggiata da altri. Riuscì comunque a mantenere il potere fino alla fine del Settecento, per poi rinunciare al fondo all’inizio del XIX secolo.

Cosa vedere a Castro dei Volsci

Oggi le testimonianze di quel passato movimentato si concentrano nella parte alta di Castro dei Volsci, mentre il paese moderno ha trovato spazio ai suoi piedi, allungandosi a poco a poco verso la pianura. Sul colle il nucleo originario è circondato da mura ben conservate, ancora dotate delle quattro porte d’accesso (Porta della Valle, Porta di Ferro, Porta dell’Ulivo e Porta dell’Orologio) che immettono i visitatori tra le viuzze pittoresche del borgo. Tutto si è sviluppato accanto all’antico monastero di San Nicola, fondato dai Benedettini intorno all’anno Mille, ancora visitabile coi suoi splendidi affreschi medievali che rappresentano scene del Vecchio e del Nuovo Testamento.

Altre chiese da segnalare sono quella di S.Oliva, del 12 °Secolo, la chiesa della Madonna del Piano, sorta sui luoghi in cui nell'anno 1100 la Vergine apparve alla pasterolla Remingarda, e le due piccole ed antiche costruzioni di San Rocco e San Tamaro.

Se avete il tempo per una visita più attenta, vi consigliamo di visitare il Museo Civico Archeologico, aperto dal martedì al Sabato (chiuso giovedì pomeriggio) e visitabile alla domenica su prenotazione (Tel. 0775-686829), se siete almeno in cinque. Le 8 sale spaziano dalla Preistoria all'Alto Medioevo, con una interessante sezione numismatica.

Ma l’attrattiva più grande è rappresentata dal borgo stesso, con i suoi viottoli stretti, gli scorci segreti che rivelano il paesaggio lussureggiante tutt’intorno, botteghe artigiane come quelle di un tempo e angoli familiari dove la gente si ferma a osservare il passaggio, magari giocando a carte o a scacchi, o sorseggiando qualcosa. Dall’alto del suo sperone roccioso Castro regala un panorama vertiginoso sulla valle sottostante, e proprio per questo è stato dichiarato negli anni Settanta “zona di notevole interesse pubblico”: nelle giornate di nebbia autunnale la valle si copre di una coltre densa e Castro dei Volsci spicca sulla distesa bianca, come una barca su un mare di latte, mentre nei giorni più limpidi e pieni di sole il panorama si allunga per molti chilometri, da Palestrina a Monte Cassino.

Una escursione raccomandabile è quella che conduce alle Grotte di Pastena, che si trovano a pochi km ad est di Castro dei Volsci, lungo la Sp151. Pur non essendo un sistema ipogeo paragonabile a quello delle più grandi grotte italiane, il sito è spettacolare, e vale il prezzo di 8 euro del biglietto d'ingresso.

Eventi, sagre e manifestazioni

Un borgo tranquillo, certo, ma a Castro dei Volsci gli eventi non mancano. Tra gli appuntamenti più attesi c’è quello natalizio (dalla vigilia di Natale all'Epifania) con il tradizionale Presepe, quando a trasformarsi in Presepe è il paese intero: gli abitanti, per l’occasione, si cimentano negli antichi mestieri lungo le strade, nelle piazze e all’interno delle botteghe, appositamente allestite. Per illuminare il centro si accendono tante fiaccole, che rendono ancora più suggestiva l’ambientazione. Coloratissimo e vivace è invece il Carnevale del Folklore, con eventi musicali in giro per il borgo, degustazioni di prodotti del territorio e l’esposizione di manufatti locali nelle antiche botteghe e nelle bancarelle.
In autunno, più precisamente la 2a settimana di ottobre, si svolge il Festival Internazionale di cortometraggio (Per un pugno di corti)Il martedì è il giorno del mercato, che si svolge in località Madonna del Piano.

Gastronomia e prodotti tipici

A spasso per Castro dei Volsci troverete ristorantini e osterie accoglienti in cui gustare qualche piatto tipico della zona, come anche un albergo diffuso. La cucina ciociara ha i sapori autentici della tradizione contadina: i tonnarelli alla ciociara sono spaghettoni conditi con pomodoro, peperone e olive, mentre i “fini-fini” sono simili ai tagliolini ma più corti, preparati con acqua e farina, e sono ottimi con il pomodoro o con il cacio ricotta.
Da provare le sagne (una pasta povera, anch’essa preparata con acqua, farina e sale, a forma di rombo) condite con fagioli e cotiche, oppure la polenta con la salsiccia e i broccoli. Non mancano gustosi piatti di carne, ma sono le verdure a spopolare, come si addice a una terra rurale.
E a fine banchetto, per addolcire il palato, bisogna assaggiare la pigna di Pasqua – un ciambellone ricoperto di glassa, talvolta decorato con confettini colorati e aromatizzato all’anice – e le ciambellette al vino. A proposito di vino… fate un bel brindisi con l’ottima Passerina del Frusinate.

Come arrivare

Per raggiungere Castro dei Volsci in auto si percorre l’autostrada A1 nel tratto Roma-Napoli: chi viene da Napoli deve uscire a Ceprano, mentre venendo da Roma si esce a Frosinone. In alternativa si può arrivare in treno: la stazione ferroviaria di Castro-Pofi-Vallecorsa è sulla linea Roma-Napoli via Cassino.

Clima e quando andare

A destinazione si viene accolti da un clima che può essere definito semi-continentale, vista la lontananza dal mare e la posizione collinare a 385 metri di altitudine. L’estate è calda e può essere molto afosa, con temperature medie variabili tra i 16 e i 30°C nei mesi di luglio e agosto, e l’inverno abbastanza freddo, con i valori medi di gennaio compresi tra 1 e 10°C. Primavera e autunno sono certamente più miti e regalano luci e colori particolarmente suggestivi. L’autunno e la primavera sono anche i periodi più piovosi, con una media di 10 giorni di maltempo in marzo, aprile, ottobre e novembre.

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 Pubblicato da - 05 Marzo 2021 - © Riproduzione vietata

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