Savigno (Bologna): la cittą del tartufo e i suoi mercatini
Savigno, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Savigno dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Savigno è un piccolo borgo del bolognese che dal 2014 si è fuso con i comuni di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano e Monteveglio per creare un'unica municipalità con il nome di Valsamoggia. Pur all'interno di una rete di comuni, Savigno mantiene forte e ben visibile la sua identità di paese dell'Appennino Bolognese conservandone e valorizzandone le caratteristiche tipiche con il suo essere borgo ai pendici della montagna con la sua tradizione, l'enogastronomia e il folkolore.
La ridente cittadina domina la Valle del torrente Samoggia ed è lambito dall'omonimo corso d'acqua; il suo territorio si presenta particolarmente vocato al tipico turismo nei borghi, un turismo prevalentemente escursionistico o "breve" o comunque non certo di massa che dura il tempo di un fine settimana ma che valorizza risorse forse poco note, peculiarità unica e anche un ambiente quieto e rilassante.
Particolari qui anche le pievi, antichi luoghi di culto che esprimono bene la ruralità del luogo: a tre chilometri dal centro sul colle la Chiesa di San Giorgio Samoggia anticamente sorgeva su un castello con mura lunghe e due porte con il ponte levatoio.
Un altro appuntamento che potremmo definire storico qui a Savigno è la Rassegna del Cavallo che si tiene a settembre e le cui origini risalgono al Seicento quando in onore di San Matteo, patrono locale, si svolgeva una grande fiera equina.
Un'altra manifestazione legata al territorio, all'artigianato locale e agli antichi mestieri rurali e montani è la Mostra Mercato del Vecchio e dell'Antico, Riuso, Arte e Ingegno che si tiene ogni seconda domenica del mese e ancora il Mercato delle cose buone che si tiene nel centro storico e che rappresenta la possibilità di acquistare e degustare i prodotti e le tipicità dell'agricoltura locale.
La ridente cittadina domina la Valle del torrente Samoggia ed è lambito dall'omonimo corso d'acqua; il suo territorio si presenta particolarmente vocato al tipico turismo nei borghi, un turismo prevalentemente escursionistico o "breve" o comunque non certo di massa che dura il tempo di un fine settimana ma che valorizza risorse forse poco note, peculiarità unica e anche un ambiente quieto e rilassante.
Storia
Una lunga storia quella di Savigno, che risale all'epoca romana, tanto che secondo alcuni studi il toponimo risalirebbe alla Gens Sabina. Nel corso dei secoli ha vissuto diverse vicende storiche, vivendo un particolare periodo di prosperità intorno al XIV secolo quando passa sotto i Visconti comprendendo ben 70 comunità ed estendendo i suoi confini anche in Toscana. Nei decenni antecedenti l'Unità d'Italia vive vicende storiche particolarmente drammatiche subendo la repressione di alcuni moti insurrezionali e poi le due guerre mondiali del XX secolo fino a diventare oggi un centro vocato al turismo e alle attività ricreative, non mancando quella produttività tipica artigianale che lo rende unico.Cosa vedere a Savigno
Da visitare l'Oratorio di San Matteo, edificato nel 1683 e recentemente restaurato e il monumento che ricorda i moti carbonari del 1843, un obelisco in arenaria realizzato dal Golfarelli. Un territorio particolarmente ricco d'acqua e vivace in termini di produttività agricola fin dal passato, ha fatto sì che arrivassero ai giorni nostri diversi mulini in buono stato che oggi formano un vero e proprio itinerario dei mulini che partendo da Via Segaticcio, collega il Mulino del Notaro, il Mulino del Cozzo di Sotto e Segaticcio e infine il Molino del Dottore, il più antico ma ancora funzionante. Risalente al diciassettesimo secolo, il mulino in questione fu realizzato con pietre di fiume e usava l'acqua del torrente Venola; oggi ospita un'azienda agricola presso la quale su prenotazione è possibile assistere alla macinazione dei cereali.Particolari qui anche le pievi, antichi luoghi di culto che esprimono bene la ruralità del luogo: a tre chilometri dal centro sul colle la Chiesa di San Giorgio Samoggia anticamente sorgeva su un castello con mura lunghe e due porte con il ponte levatoio.
Eventi, sagre e manifestazioni
Una manifestazione che ha contribuito nel corso del tempo ad accrescere la fama di Savigno è senz'altro il Festival Internazionale del tartufo bianco. Unico e inconfondibile, il tartufo dell'Appennino Bolognese occupa un posto importante nella cucina regionale locale ed è presente in ogni menu dei ristoranti e degli agriturismi nei dintorni. Una delle imperdibili sagre del tartufo bianco in Italia.Un altro appuntamento che potremmo definire storico qui a Savigno è la Rassegna del Cavallo che si tiene a settembre e le cui origini risalgono al Seicento quando in onore di San Matteo, patrono locale, si svolgeva una grande fiera equina.
Un'altra manifestazione legata al territorio, all'artigianato locale e agli antichi mestieri rurali e montani è la Mostra Mercato del Vecchio e dell'Antico, Riuso, Arte e Ingegno che si tiene ogni seconda domenica del mese e ancora il Mercato delle cose buone che si tiene nel centro storico e che rappresenta la possibilità di acquistare e degustare i prodotti e le tipicità dell'agricoltura locale.