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Imola (Forum Cornelii) e le sue origini storiche

Imola, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Imola dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Nell'anno 187 a.c. il Console Marco Emilio Lepido contribuì alla futura risistemazione urbana della città di Imola rettificando la via percorsa da secoli alle falde dell'Appennino.
Con il suo intervento questa continuò per lungo tratto parallelamente al bordo occidentale della pianura, collegando centri già posseduti dai Romani, riassestando le vie che percorrevano l'Appennino sino all'Etruria e l'Umbria.
Questa è la storia del riassetto topografico della Via Emilia. Le città di Faenza, (Faventia), Fidenza, (Fidentia), Imola, (Forum Cornelii), sorgono come "centri di incrocio", sugli sbocchi delle strade a valle della Via Emilia. La via Emilia e le valli fluviali dell'Appennino sono i luoghi che incontrandosi generano questo assetto, abitato dell'uomo.

Forum Cornelii era situato dove sboccava il Santerno, la base di commercio e transito nella zona interna collinare. La storia racconta che Forum Cornelii fu chiamata così dal nome del fondatore, Lucio Cornelio Silla.
Il nome Imola è di origine romana, significa: "laggiù, in basso", e doveva alludere alla vista di coloro che guardavano dai colli a mezzogiorno, la zona popolata in basso a valle. Come le antiche città anche Imola era costituita dall'incrocio di due vie, il decumanus maximus, da Ovest a Est, e il cardo maximus, da Sud a Nord. Nell'incrocio si trovava il Forum, la piazza principale, in cui erano situati tutti gli edifici importanti della città, pubblici e religiosi. Ad Imola però il decumano non segue un andamento rettilineo. Sono stati ritrovati antichi reperti che testimonierebbero la non coincidenza della Piazza antica, Forum con l'attuale Piazza Matteotti. Essa era con buone probabilità in prossimità della zona settentrionale del palazzo comunale: "a Nord del decumano e a Est del cardine".
Altri rinvenimenti provano che la città antica sorgeva sull'attuale area moderna, che la sua area era ristretta rispetto a quella odierna, e che le vie mostravano un andamento discontinuo all'ortogonalità delle vie principali. E' probabile che non vi fosse cinta muraria attorno alla città, e non ve n'è alcuna traccia. Il motivo è l'assetto libero di Imola, il suo non essere costituita come città, ma appunto come centro di ritrovo attorno ad un forum.

La situazione cambia nell'epoca di Augusto, quando la città diviene municipio (municipium), e vede la sua area, inizialmente di soli 100.000 mq, triplicarsi. Il Foro era probabilmente di 500 metri quadri, e la popolazione continuava ad essere poco elevata, come quella di molti altri centri agricoli.
Altri elementi urbanistici da considerare sono i monumenti e le costruzioni esterne alla città, come i ponti. Ne esisteva uno a Sud, legato alla zona di Pediano, uno dei villaggi romani più antichi. Segue il ponte vicino a Santo Spirito, forse di appartenenza dell'Aemilia.
Esternamente sorgeva l'anfiteatro, "cui si accedeva dall'Aemilia, dalla longitudinale del Santerno e dal cardine centuriale parallelo a quello di Sasso Morelli".
La trasversalità degli accessi era dovuta all'ampio uso e alla frequenza che gli abitanti dell'intero municipio dedicavano all'anfiteatro, probabilmente utilizzato per più scopi.
L'area relativa al cimitero era a circa un km di distanza dalla città, in direzione Bologna.
Era di dimensioni 3-400 metri circa, a ponente della Via Emilia. Gli odierni poderi Scaletta, Barona e Poluzza situati a monte della via Emilia, che sono stati trasformati quasi totalmente in quartieri residenziali, erano compresi dall'area cimiteriale.
Quando l'Impero Romano cominciò a perdere influenza e potere, anche la città Forum Cornelii, importante per il commercio e l'agricoltura, perse gradualmente d'importanza.

La sede vescovile, fondata in seguito alla diffusione del cristianesimo, con la Chiesa Corneliense, hanno contribuito a far si che la città continuasse a resistere alle vicende storiche, in qualità di rifugio per gli abitanti sopravvissuti alle varie intemperie.
Con il periodo bizantino, durante il VI secolo, Imola rimase coinvolta nella guerra greco-gotica, ed in seguito, dalla violenza dei longobardi, proprio durante uno dei loro primi attacchi nei possedimenti esarcali. In quel periodo ciò che era rimasto dell'antica Forum Cornelii sparì per lasciare il posto alla nuova Imola, fedele nel tracciato alla vecchia città.
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