Montignoso (Toscana): il piccolo borgo tra mare e montagna
Montignoso, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Montignoso dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Il nome parla di montagna, ma sono tante le case del borgo toscano che non resistono alla tentazione incantevole del mare e si protendono verso la costa: è così, in bilico tra campagna e acque lucenti, che si presenta il comune di Montignoso, cittadina di circa 10 mila abitanti in provincia di Massa - Carrara, nel cuore della Toscana.
E’ un solo comune che vale però come tante cittadelle: tante sono infatti le frazioni che lo compongono, come Piazza o Capanne, la più popolosa. Ad affacciarsi sul mare, con un porticciolo moderno e curato, è la località Cinquale, mentre Renella, con lo stadio comunale, rappresenta la “cittadella dello sport”.
Una tappa particolarmente significativa della storia locale, che segnò tristemente la memoria e l’aspetto della città, fu la Seconda Guerra Mondiale: trovandosi lungo la Linea Gotica, infatti, Montignoso subì violente devastazioni e più tardi gli è stata concessa una medaglia d’oro al Valore Civile.
Tra gli edifici di maggior valore c’è sicuramente la Chiesa di Sant’Eustachio, che custodisce una bella tavola realizzata nel 1495 da Vincenzo Frediani: decorata da una bella incorniciatura rinascimentale, raffigura la Madonna col Bambino tra i santi Eustachio, Giovanni Battista, Maddalena e Vito. Nella stessa chiesa si può ammirare una pregevole Madonna col Bambino lignea, realizzata probabilmente all’inizio del XIV secolo e recentemente attribuita a un allievo di Giovanni Pisano o, secondo alcuni, al maestro stesso. Un’altra chiesa da non perdere è quella di San Vito, con un trittico di Michele Ciampanti del 1482 che rappresenta la Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Battista, Vito Modenese e Pietro.
Una delle architetture civili più note della città è Villa Giorgini Schiff, che in passato fu l’abitazione delle famiglie locali più prestigiose tra cui gli Sforza, i Bertagnini e, appunto, i Giorgini. Un gioco raffinato di vari piani compositivi, uniti da scalinate eleganti, costituisce la particolarità di questa bella dimora, ornata all’esterno da putti musicanti e da una piccola fontana. Tutt’intorno si sviluppa un parco curato e accogliente, disseminato di piante e fiori affascinanti, come magnolie giganti, rose selvatiche e palme.
La spiaggia ben servita offre la piacevolezza del mare della Toscana coniugata con la più classica ospitalità ed organizzazione della Versilia.
E’ un solo comune che vale però come tante cittadelle: tante sono infatti le frazioni che lo compongono, come Piazza o Capanne, la più popolosa. Ad affacciarsi sul mare, con un porticciolo moderno e curato, è la località Cinquale, mentre Renella, con lo stadio comunale, rappresenta la “cittadella dello sport”.
Storia
La storia di Montignoso affonda le radici in un tempo lontano, e comincia con la costruzione di un importante edificio, il castello feudale di Aginulfo, oggi collocato nel cuore del borgo. Conquistato nel VII secolo dai longobardi per la sua posizione strategica, l’insediamento apparteneva nell’anno Mille al vescovo di Luni, mentre dal XIII secolo diventò sede stabile dei signori Vallecchia e Corvaia. Sotto dominio lucchese dal Duecento al periodo napoleonico, il centro passò nelle mani del ducato di Modena nel 1847, che lo mantenne sino all’Unità d’Italia.Una tappa particolarmente significativa della storia locale, che segnò tristemente la memoria e l’aspetto della città, fu la Seconda Guerra Mondiale: trovandosi lungo la Linea Gotica, infatti, Montignoso subì violente devastazioni e più tardi gli è stata concessa una medaglia d’oro al Valore Civile.
Cosa vedere a Montignoso
Oggi i tempi duri sono stati dimenticati: il paese, di dimensioni ridotte e animato da atmosfere pacifiche, è una meta accogliente e ospitale, pronto ad abbracciare i turisti in un ritmo piacevole e umano. Nel centro, intimo e quieto, fanno bella mostra di sé alcune testimonianze storico-artistiche che vale la pena di visitare.Tra gli edifici di maggior valore c’è sicuramente la Chiesa di Sant’Eustachio, che custodisce una bella tavola realizzata nel 1495 da Vincenzo Frediani: decorata da una bella incorniciatura rinascimentale, raffigura la Madonna col Bambino tra i santi Eustachio, Giovanni Battista, Maddalena e Vito. Nella stessa chiesa si può ammirare una pregevole Madonna col Bambino lignea, realizzata probabilmente all’inizio del XIV secolo e recentemente attribuita a un allievo di Giovanni Pisano o, secondo alcuni, al maestro stesso. Un’altra chiesa da non perdere è quella di San Vito, con un trittico di Michele Ciampanti del 1482 che rappresenta la Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Battista, Vito Modenese e Pietro.
Una delle architetture civili più note della città è Villa Giorgini Schiff, che in passato fu l’abitazione delle famiglie locali più prestigiose tra cui gli Sforza, i Bertagnini e, appunto, i Giorgini. Un gioco raffinato di vari piani compositivi, uniti da scalinate eleganti, costituisce la particolarità di questa bella dimora, ornata all’esterno da putti musicanti e da una piccola fontana. Tutt’intorno si sviluppa un parco curato e accogliente, disseminato di piante e fiori affascinanti, come magnolie giganti, rose selvatiche e palme.
Il mare
Nella frazione di Cinquale, lungo la costa, abbondano i piccoli gioielli da non farsi sfuggire: la chiesa di San Giuseppe Artigiano, il bel lungomare con il porticciolo e, più all’interno, l’oasi faunistica del Lago di Porta. Qui si staglia anche una statua commemorativa della Linea Gotica, che si allungava dal Tirreno all’Adriatico durante il secondo conflitto mondiale.La spiaggia ben servita offre la piacevolezza del mare della Toscana coniugata con la più classica ospitalità ed organizzazione della Versilia.