Santa Croce sull'Arno (Toscana): cosa vedere nella città ad ovest di Firenze

In Toscana la cittadina di Santa Croce sull’Arno è principalmente conosciuta per la lavorazione sopraffina di cuoio e pelle, attività che la rende uno fra i più prolifici centri manifatturieri d’Italia. Pur trovandosi in provincia di Pisa la sua collocazione all'estremità orientale del Valdarno Inferiore, la fa gravitare nel bacino economico della città di Firenze.

Storia

Intorno al X secolo, questa realtà urbana non era che un castello, coinvolto malgrado una dichiarata neutralità nelle annose lotte fra i guelfi e i ghibellini, con il risultato di passare più volte di mano da un padrone all’altro fino al dominio fiorentino, sotto il quale Santa Croce poté godere di più ampia autonomia e un piano di fortificazioni difensive includenti le mura e quattro torri angolari ottagonali.

Nel ‘200 il nome della cittadina comparve in molteplici documenti e iniziò a svilupparsi come agglomerato urbano entro un territorio la cui bonifica fu onere dei Medici in piena epoca rinascimentale, periodo in cui il fiorire della cultura e delle arti portò ovunque straordinari benefici. Le prime concerie del paese sorsero nel primo Settecento, poi sul finire del secolo giunsero i Francesi che esercitarono una serrata occupazione fino alla caduta di Napoleone Bonaparte. Santa Croce rifiorì subito dopo, l’industria conciaria cresceva e con essa seguitavano a espandersi agricoltura e commercio in virtù della risorsa idrica prevalente, l’Arno.

Quando furono gli Austriaci a occupare la zona, Santa Croce aveva già dovuto affrontare l’invasione della ferrovia, tuttavia con l’annessione al Regno d’Italia riprese a prosperare il settore conciario, ancor più imperioso nel corso del boom economico successivo alle due guerre mondiali. Ad oggi si contano ca. 260 imprese dedite alla produzione e alla vendita di prodotti in cuoio e pelle.

Cosa vedere a Santa Croce sull'Arno

Il turismo a Santa Croce lo fanno i bei paesaggi e alcuni interessanti edifici da vedere e visitare. La Chiesa di San Rocco potrebbe essere un ottimo punto di partenza, piccolo monumento sacro eretto nel 1658 ma portato alle forme e dimensioni attuali solo conseguentemente agli ampliamenti del XVIII e XIX secolo. La sua struttura si mostra semplice, con un portico e due cappelle laterali nelle quali si custodiscono le tele della Madonna e santi e della Crocifissione.

Di estetica minimalista, la Chiesa di Santa Cristiana sfrutta l’ambiente preesistente di un oratorio duecentesco, il cui ampliamento nel ‘700 fu preparatorio ad accogliere le spoglie della santa titolare, omaggiata dal lavoro di Anton Domenico Bamberini, incaricato di affrescare il soffitto della volta centrale raffigurandovi Santa Cristiana in Gloria. All’interno vige la bellezza di altre due splendide opere, la Madonna della Cintola e la pala d’altare con Cristo risorto fra santi, dipinto risalente al Cinquecento.

La Collegiata di San Lorenzo ha dovuto in più occasioni essere rimaneggiata e ristrutturata dopo le devastazioni arrecate dalla Seconda Guerra Mondiale. Nella veste attuale comprende una facciata tripartita con classico rosone centrale e un campanile che supera in altezza il corpo di fabbrica principale. La chiesa conta tre navate, un abside rettilineo e solidi altari in pietra dei quali sopravvive un’unica tela, ovverosia un seicentesco Compianto sul Cristo morto. Il compendio scultoreo somma un Cristo in croce ligneo, una Vergine annunciata, un Angelo in terracotta invetriata, infine una statua di San Lorenzo incorniciata da un dossale d’altare in marmi policromi.

Il Teatro Verdi, inaugurato nel 1902 e a tre ordini di palchi, risulta fra i più pregevoli della Toscana. È un’opera di tutt’altro genere la Rotonda dell’Immensità che la cittadinanza ha voluto per festeggiare i 55 anni di carriera del cantante Don Backy: vi compaiono le scritte in ottone che riportano il nome dell’artista, il titolo della canzone presentata a Sanremo e incisioni riportanti le sagome di una farfalla e di un fiore insieme a una singola strofa della canzone.

Eventi, sagre e manifestazioni

In calendario due grandi eventi che ogni anno coinvolgono la popolazione, il Carnevale santacrocese in auge dal lontano 1928 e la Festa dell’Amaretto, che a dicembre vede sfidarsi i fornai del paese per aggiudicarsi l’Amaretto d’oro.

Come arrivare a Santa Croce sull'Arno

Da Pisa prendere la S.G.C. in direzione Livorno e uscire a Santa Croce sull’Arno; dalla stazione di Pontedera, ubicata sulla linea ferroviaria Pisa – Firenze, proseguire con gli autobus extraurbani della linea CPT in direzione di Fucecchio; l’aeroporto di Pisa dista 42 km ca. dalla località.

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