Buttrio (Friuli Venezia Giulia): il castello e la visita alla cittą del vino
Buttrio, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Buttrio dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Noto per i colli circostanti che brulicano di vigneti nella porzione del Friuli Venezia Giulia più adatta a questo tipo di coltivazioni, il paese di Buttrio si fa dunque conoscere nella provincia di Udine per l’alta qualità della copiosa produzione vinicola, tale da aver guadagnato la prestigiosa denominazione di “Città del vino”.
Nel ‘300 affiorarono motivi per un’altra contesa, questa volta con il Patriarcato che espugnò di conseguenza il castello di Buttrio, definitivamente distrutto dagli Udinesi, Cividalesi e Gemonesi. Lo spodestamento dei Signori di Buttrio risale al 1415, la nascita del Comune al 1811 con annessione all’Italia nel 1866. Oggi Buttrio lega il suo nome alla Danieli, una multinazionale italiana nel campo ingegneristico-siderurgico.
L’accesso all’edificio viene consentito attraverso un atrio coperto a capanna. Il campanile a vela con doppia campana garantisce una lieve ma incisiva forma di solennità che investe anche l’aula rettangolare ad abside quadrata e volte a crociera. Sul battistero si scorge l’affresco raffigurante San Giovanni e il Padre Eterno, realizzato probabilmente ma non sicuramente da Domenico Pighini. Le opere affrescate dei Dottori della Chiesa, gli Evangelisti e i Santi Sebastiano e Rocco recano la firma di Gian Paolo Thanner in data 1532.
Il Castello di Buttrio rivive sotto una nuova veste, quella di albergo che ha raggiunto, grazie al lusso, alle confortevoli camere, alla straordinaria gamma di vini dei Colli Orientali del Friuli e alla spiccata capacità ristorativa un prestigio assoluto e duraturo. Vi si organizzano peraltro matrimoni e annessi ricevimenti. A poca distanza l’Agriturismo Tra le Vigne si è ritagliato un’utenza regolare di tutto rispetto.
Eventi, sagre e manifestazioni
È infatti ormai un evento consolidato la Fiera Regionale dei Vini di Buttrio, che si svolge da oltre 80 anni durante il secondo weekend di giugno nella splendida location di Villa Toppo-Florio, residenza patrizia del primo Settecento che possiede anche un parco archeologico e botanico, senza dubbio un valore aggiunto alla piacevole estetica del complesso. A maggio va invece in scena nella suggestiva location di Villa Manin la manifestazione Sapori Pro Loco che cinge in un solo entusiasmante intreccio enogastronomia, musica, arte e cultura.Storia
Si tratta di un borgo di antica fondazione, attestata al VIII secolo d.C. Ha visto il passaggio dei Longobardi, la discesa dei Carolingi e suo malgrado l’invasione di Avari e Ungari nel periodo compreso fra il 738 e il 960 d.C. I Conti di Gorizia prima e i Signori di Buttrio poi si arrogarono il diritto di amministrarne la vita politica, sociale ed economica entrando però in aspro conflitto con la Chiesa aquileiese e toccando toni bellici nel 1220.Nel ‘300 affiorarono motivi per un’altra contesa, questa volta con il Patriarcato che espugnò di conseguenza il castello di Buttrio, definitivamente distrutto dagli Udinesi, Cividalesi e Gemonesi. Lo spodestamento dei Signori di Buttrio risale al 1415, la nascita del Comune al 1811 con annessione all’Italia nel 1866. Oggi Buttrio lega il suo nome alla Danieli, una multinazionale italiana nel campo ingegneristico-siderurgico.
Cosa vedere a Buttrio
La comunità oggi si coccola l’unico tesoro architettonico presente a ovest del paese in località Caminetto, cioè la Chiesa di San Giacomo il cui primigenio impianto s’ascrive al ‘300 con rivalutazione strutturale eseguita il secolo successivo.L’accesso all’edificio viene consentito attraverso un atrio coperto a capanna. Il campanile a vela con doppia campana garantisce una lieve ma incisiva forma di solennità che investe anche l’aula rettangolare ad abside quadrata e volte a crociera. Sul battistero si scorge l’affresco raffigurante San Giovanni e il Padre Eterno, realizzato probabilmente ma non sicuramente da Domenico Pighini. Le opere affrescate dei Dottori della Chiesa, gli Evangelisti e i Santi Sebastiano e Rocco recano la firma di Gian Paolo Thanner in data 1532.
Il Castello di Buttrio rivive sotto una nuova veste, quella di albergo che ha raggiunto, grazie al lusso, alle confortevoli camere, alla straordinaria gamma di vini dei Colli Orientali del Friuli e alla spiccata capacità ristorativa un prestigio assoluto e duraturo. Vi si organizzano peraltro matrimoni e annessi ricevimenti. A poca distanza l’Agriturismo Tra le Vigne si è ritagliato un’utenza regolare di tutto rispetto.