Marrubiu (Sardegna): cosa vedere nel villaggio del Campidano di Oristano
Marrubiu, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Marrubiu dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Marrubiu è uno dei paesi privilegiati Campidano di Oristano, sorgendo in un’area atipica della Sardegna in quanto particolarmente fertile. La produzione agricola può dunque godere dei frutti di tale feconda zona, manna dal cielo per cinquemila abitanti che sfogano gratitudine e allegria in un evento di variopinta catarsi, il su Marrulleri, ovvero il Carnevale allegorico la cui puntuale promessa di spettacolo non viene mai disattesa, riproponendo ogni anno un divampar di maschere e carri dall’eco incredibile.
Il territorio è da anni al centro di profondi studi archeologici che permettono non solo la dettagliata mappatura dell’area bensì una conoscenza storica dei suoi aspetti, in buona parte legati allo sviluppo di Marrubiu dall’antichità alla modernità. Il Monte Arci, punto di riferimento geografico, si è rivelato per secoli fonte primaria di una risorsa unica, l’ossidiana, traducibile in una roccia vulcanica commerciata fin dalla preistoria.
Del primigenio insediamento rende testimonianza la Chiesa di Santa Maria di Zuradili, opportunamente ricostruita all’inizio del XX secolo in prossimità delle pendici del Parco del Monte Arci, ammantato di sughere, boschi di roverelle e spruzzate verdi di macchia mediterranea a ridosso dei giacimenti di ossidiana.
Inevitabile imbattersi nel nuraghe Ruinas e nel complesso di sa Domu ‘e s’Orku, attorniato da capanne circolari. Il protonuraghe Spignau introduce con la sua struttura a corridoio la visione dei resti del celeberrimo Praetorium de Muru Is Bangius risalente al II secolo d.C. Era sede del governatorato romano in Sardegna, un unicum annoverante un impianto termale, un gruppo di mosaici e infine una villa a scopo residenziale dagli intonaci dipinti.
Ricordiamo infine she a pochi km da Marrubio, nel territorio di Arborea, troviamo alcune splendide spiagge sabbiose, perle preziose del mare lungo la costa del Golfo di Oristano.
Il territorio è da anni al centro di profondi studi archeologici che permettono non solo la dettagliata mappatura dell’area bensì una conoscenza storica dei suoi aspetti, in buona parte legati allo sviluppo di Marrubiu dall’antichità alla modernità. Il Monte Arci, punto di riferimento geografico, si è rivelato per secoli fonte primaria di una risorsa unica, l’ossidiana, traducibile in una roccia vulcanica commerciata fin dalla preistoria.
Cosa vedere a Marrubiu e dintorni
Perni dell’antropizzazione risultano essere stati i nuraghi di montagna e pianura, vivide tracce di un’occupazione umana sempre più massiccia e preponderante. Qui presero posto nel passato fattorie rurali poi abbandonate in epoca romana per l’incalzare dell’inurbamento in villa, una scintilla che di fatto contribuì a innescare in qualche modo la nascita medievale di Marrubiu a partire dal villaggio di Zuradili, sorto intorno all’XI secolo.Del primigenio insediamento rende testimonianza la Chiesa di Santa Maria di Zuradili, opportunamente ricostruita all’inizio del XX secolo in prossimità delle pendici del Parco del Monte Arci, ammantato di sughere, boschi di roverelle e spruzzate verdi di macchia mediterranea a ridosso dei giacimenti di ossidiana.
Inevitabile imbattersi nel nuraghe Ruinas e nel complesso di sa Domu ‘e s’Orku, attorniato da capanne circolari. Il protonuraghe Spignau introduce con la sua struttura a corridoio la visione dei resti del celeberrimo Praetorium de Muru Is Bangius risalente al II secolo d.C. Era sede del governatorato romano in Sardegna, un unicum annoverante un impianto termale, un gruppo di mosaici e infine una villa a scopo residenziale dagli intonaci dipinti.
Ricordiamo infine she a pochi km da Marrubio, nel territorio di Arborea, troviamo alcune splendide spiagge sabbiose, perle preziose del mare lungo la costa del Golfo di Oristano.
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