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Aquara (Campania): cosa vedere nel piccolo borgo del Cilento

Aquara, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Aquara dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Non è per tutti la quiete quasi eremitica di Aquara, un paese che ha fatto della lentezza e dello spirito meditativo una filosofia cui attenersi rigorosamente dall’alto della collina sulla quale educata si adagia, là a 500 metri s.l.m. dove si respira un’aria salubre d’altri tempi (si pensi che i Maestri della Scuola Medica Salernitana prescrivevano una breve permanenza in loco ai bambini per corroborare bronchi e polmoni).

Circondato dai Monti Alburni e incorniciato dalle fantasmagorie naturalistiche del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, questa gemma della Campania ha un nome curioso facilmente adducibile alla copiosa presenza di acque sorgive nell’area di insorgenza.


Storia

D’altronde l’acqua ha fin dalle origini accompagnato Aquara nel proprio singolare percorso di affermazione a partire dalla fondazione a opera dei Greci e passando per un Medioevo che ne ha caldeggiato lo sviluppo sia economico che urbanistico. Fortificazioni e mura fecero la loro comparsa prima e durante il dominio aragonese, ciò spiega l’interesse del Ducato di Benevento e poi di Salerno di acquisirne la proprietà a fini strategici.


Cosa vedere ad Aquara

Il fascino della località si mostra pressoché legato all’archeologia locale, ai trascorsi etruschi, lucani, sanniti e romani (una villa rustica del I secolo a.C. scoperta nei pressi della vecchia Abbazia benedettina di San Pietro testimonia questa estrazione storica) nonché a un patrimonio enogastronomico notevole per il quale Aquara si è guadagnata l’appellativo lusinghiero di “paese dell’olio e del vino”.

A questo proposito fa da garante la prestigiosa Tenuta Mainardi, Winery e Farmhouse che pratica la cura delle materie prime cementando da anni la stretta connessione fra uomo, territorio e vitigni autoctoni: filari di vigne si perdono a vista d’occhio dominando buona parte dei 16 ettari a disposizione dell’azienda di cui è proprietaria la famiglia Serra. La tenuta ben si presta a degustazioni di olio e nettare di Bacco, offrendo anche un validissimo servizio di ristorazione a filiera corta, così da tener fede a una tradizione inalterata dal 1955, anno della sua fondazione.Punti di forza risultano sicuramente la secolare vocazione agricola, il clima mite e un suolo generoso per quanto fertile e rigoglioso, tessuto davvero ideale per il proliferare delle attività legate alla terra e ai suoi inimitabili frutti.

All’ombra della vetusta rocca del Castello sorgono architetture pregevoli, leggiadre fontane in pietra e luoghi di culto da visitare con attenzione, la Chiesa di San Nicola di Bari, la Chiesa della Madonna del Carmine e, ancora, la Cappella di San Rocco e la Cappella della Madonna del Piano fortemente voluta nel 1020 dal patrono San Lucido, raffigurato in Gloria dal Bargellini sul soffitto. La Chiesa di Santa Maria del Carmelo custodisce diverse statue lignee, icone in cartapesta e due opere pittoriche di artistico spessore, vale a dire la Crocifissione e la Vergine delle Grazie con San Francesco da Paola.

Di magnifico costrutto civico, il Palazzo Ducale ascrivibile al XII secolo si fregia di un vasto chiostro e di una fontana monumentale a ventaglio presente al piano superiore. Angoli densi di memoria, scorci suggestivi e belvedere sono a oggi incomparabili, cantucci nei quali fanno eco le storie degli avi, credenze e proverbi, le favole della buona notte e molte leggende.


Eventi, sagre e manifestazioni

Le festività qui celebrate sono tutte dedicate alla sfera religiosa, in particolare a San Lucido, San Rocco e alla Madonna del Piano.

Oltre che da vedere, ad Aquara c’è tanto da gustare ma occorre conoscere i posti giusti in cui recarsi per rimanere esterrefatti dalla bontà. In particolare tenete da conto il ristorante Rosa Bianca per assaporare la mitica pasta nostrana e i cavati a quattro dita, mentre per gli amanti dell’impasto c’è il ristorante Le Arcate, dove si sforna l’ottima pizza cilentana, realizzata grazie alle farine pure prodotte dai tanti mulini dislocati nel territorio. Aquara è dunque la meta perfetta da inscrivere in un itinerario in Cilento.


Come arrivare ad Aquara

Dall’Autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria occorre uscire in prossimità della SP175a, da seguire per poter arrivare all’abitato; dalla stazione di Agropoli, la più vicina, partono autobus che passano da Aquara; l’aeroporto di Napoli Capodichino è quello di riferimento.

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 Pubblicato da - 18 Settembre 2019 - © Riproduzione vietata

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