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Chiavenna, visita alla cittą e al parco delle Marmitte dei Giganti

Chiavenna, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Chiavenna dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il nome, che deriva dalla parola “chiave”, la dice lunga sul ruolo che Chiavenna ha ricoperto da sempre nell’attuale provincia di Sondrio, nel nord della Lombardia: una postazione chiave per le comunicazioni con il bacino del Reno e con la Rezia transalpina, che negli anni le ha portato fortuna e ha fatto sì che diventasse la località turistica rinomata di oggi.

Popolata da circa 7 mila abitanti, adagiata nel cuore della valle omonima, Chiavenna è situata all’imboccatura delle valli che si dirigono rispettivamente verso il Passo dello Splunga e il Passo del Maloja, e si agghinda di una cornice davvero speciale: le Alpi Lepontine e le Alpi Retiche, che la proteggono dai venti freddi del nord e che soprattutto costituiscono uno scenario spettacolare per le escursioni in ogni stagione.

La bella cittadina sorge sui depositi di frana che in passato diedero origine alla formazione dei crotti e delle cosiddette “marmitte dei giganti”, ed è lambita dal corso placido del fiume Mera. Tra le pennellate incantevoli di una natura suggestiva Chiavenna mette in mostra i propri edifici storici, le stradine intrecciate tra loro ma anche la scia delle tradizioni genuine di un tempo, i profumi delle delizie tipiche locali e il sussurro di vecchie leggende. Amata dai palati fini per la produzione della birra, di squisiti formaggi e gustosi salumi, è perfetta per gli appassionati dello sci e delle escursioni estive.

Il centro è un dedalo incantevole di testimonianze storiche, disseminate lungo viuzze acciottolate, tra case semplici o palazzotti eleganti dai portali decorati e fontane in pietra ollare. L’esplorazione può cominciare in piazza Martiri della Libertà, davanti alla stazione ferroviaria, da cui si percorre via Matteotti e ci si trova al cospetto dell’ex convento delle Agostiniane, edificato nel 1644 ma soppresso con le leggi napoleoniche. Sulla vicina piazza San Pietro se ne stanno invece il Palazzo Pretorio del XVI secolo, con le pareti esterne e interne decorate dagli stemmi delle storiche famiglie della zona, e la bella chiesa seicentesca di San Pietro, con un campanile che sino a pochi anni fa era la torre civica di Chiavenna.

Da vedere la collegiata di San Lorenzo, fondata probabilmente nel lontano V secolo, divenuta pieve nel 1042 e basilica nel 1098. Ristrutturata a più riprese nel corso dei secoli, conserva tuttora una parte delle originarie mura perimetrali romaniche, mentre il campanile venne iniziato solo nel 1597 e terminato nel 1603. All’interno la chiesa è suddivisa in tre navate voltate, con pregevoli affreschi dei comaschi Filippo Fiori e Giovanni Maria Giussani, risalenti a metà del Settecento; sui lati si aprono alcune cappelle e nel presbiterio si può ammirare il prezioso altare maggiore in marmi policromi. A sud della chiesa si trova la piazzetta della canonica, su cui si affaccia il museo del Tesoro di San Lorenzo, in cui sono custodite tante opere d’arte e oreficeria. Notevole soprattutto la “Pace di Chiavenna”, prezioso pezzo d’argenteria di età medievale, tra i più importanti d’Europa.

Da qui, costeggiando il Parco Paradiso, si raggiunge la piazza Castello, col Castello dei Conti Balbiani e Palazzo Salis. Il Castello era la dimora dei conti, feudatari della Valchiavenna nel Quattrocento, e risale alla seconda metà del XV secolo, nonostante abbia mantenuto della struttura originaria soltanto la facciata e le torri cilindriche laterali. Oggi è la sede della Comunità Montana della Valchiavenna ma, essendo di proprietà privata, non è aperto al pubblico.

A pochi passi da qui si incontra una gradinata, ai piedi della quale comincia la strada Poiatengo che conduce alle famose marmitte dei giganti. Così denominate per loro dimensioni, le cosiddette marmitte sono dei fori cilindrici naturali, circolari o ellittici, scavati in verticale nella roccia viva: questi sono così numerosi, e si trovano a un altitudine così bassa rispetto al solito, che sono diventati protagonisti di un vero e proprio parco protetto comprendente i territori di Chiavenna, Piuro e Prata Camportaccio. Le particolari conformazioni ebbero origine dai ghiacciai che in passato, a periodi alterni, ricoprivano la zona alpina: in estate l’acqua superficiale dei ghiacci originava una rete di ruscelli, che scivolando a valle precipitavano nei crepacci della zona e portavano con sì ciottoli, ghiaia e sabbia, con un forte potere erosivo.

Da vedere anche le Cascate dell’Acqua Fraggia, in località Piuro, all’inizio della Val Bregaglia. La fonte si trova a Pizzo Lago, a quota 3050 metri, e il corso d’acqua lungo la sua discesa incontra due valli di origine glaciale che formano la serie di cascate, istituite Riserva Naturale nel 1984. Ai piedi dei getti d’acqua c’è anche una zona attrezzata per i picnic e il relax, con un piccolo chiosco, panche e tavoli di legno ombreggiati dalle grandi chiome dei castagni.

Sono numerose le manifestazioni tradizionali che si susseguono nell’arco dell’anno a Chiavenna e dintorni, solitamente dedicate all’artigianato di montagna, che vede protagonisti i laveggi (recipienti da cucina fatti di pietra ollare, rame e ferro) ma anche oggetti vari in ferro battuto e mobili rustici in legno. I prodotti tipici della cucina locale che si possono gustare nei momenti di festa sono i formaggi, i salumi, i funghi e i vini rossi, senza dimenticare i pizzoccheri chiavennaschi , la torta fioretto e i biscotin de Prost.
Da non perdere la sagra dei crotti, in località Pratognano, che si svolge nel mese di settembre: “crotto”, o “grotto”, è un altro termine per indicare le marmitte dei giganti, infatti la festa prevede tanti momenti da trascorrere insieme all’aria aperta, alla scoperta di queste meraviglie paesaggistiche.

Per arrivare a Chiavenna ci sono diverse possibilità. Chi viene in auto da Milano deve dirigersi verso Lecco e imboccare la superstrada Lecco-Colico fino al Trivio di Fuentes: da qui si prende la SS36 del Lago di Como e dello Spluga e si procede per una ventina di chilometri seguendo le indicazioni per Chiavenna. La stazione ferroviaria cittadina è capolinea della ferrovia proveniente da Colico, e l’aeroporto italiano più vicino è quello di Bergamo, a un centinaio di chilometri.

A destinazione vi attende un clima tipicamente montano, con inverni freddi e nevosi e estati fresche, ideali per la vita all’aria aperta. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno da una minima di -3°C a una massima di 3°C, mentre in luglio e agosto variano tra una minima di 15°C e una massima di 25°C. Le precipitazioni toccano i valori massimi in primavera e in particolare in maggio, quando piove in media per 10 giorni.
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 Pubblicato da - 31 Marzo 2011 - © Riproduzione vietata

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