Parona (Lombardia): visita al paese delle offelle
Parona, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Parona dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
La rinomanza di Parona, piccola realtà comunale che in provincia di Pavia ospita quasi 2.000 abitanti, si deve principalmente a una chicca dell’industria dolciaria affermatasi in tutta Italia: parliamo dell’Offella, tipico biscotto locale di forma allungata la cui dolcezza riesce a sciogliere anche i palati più insensibili e la cui ricetta viene mantenuta rigorosamente segreta dal momento della sua invenzione in pieno Ottocento.
Gli stessi Visconti Borromeo se ne appropriarono fino al 1651, data del subentro degli Stampa di Milano, predecessori del marchese di Parona Filippo Archinto, che fu l’ultimo proprietario prima dell’avvento dei Savoia in seguito all’abolizione del regime feudale. Dal 1859, Parona è comune autonomo inglobato nella provincia di Pavia, tra i fulcri della Lomellina.
Ai margini e facilmente raggiungibile dal centro storico, trova collocazione una serie di casolari dove la vita contadina fa ancora la voce grossa: disposti qua e là vi sono esempi campestri interessanti da visitare, e si citino quindi Cascina Castello, Cascina Scoglio e il Mulino Santo Spirito, elementi di una campagna ancora in fermento.
Nella cittadina s’apre agli occhi ammirati degli avventori la ridente e ariosa Piazza Nuova, nevralgico punto di Parona che arride ai viandanti con i suoi portici ordinati, le aiuole curatissime, i lampioni anticati e i corridoi lastricati, frutto della moderna concezione in stile XX secolo.
Apice architettonico degno di approfonditi studi riguarda la Parrocchiale di San Pietro Apostolo, sorta su un precedente edificio religioso risalente al 1259. La nascita è ascrivibile secondo alcuni incartamenti alla metà del Cinquecento: ha una facciata in arenaria bianca, impianto principale in mattoni a vista e un campanile con un concerto di quattro campane e tetto a guglia. Nel territorio comunale è inoltre visitabile sebbene di modesta entità la Chiesa di San Siro.
Quest’ultima concede una tre giorni di aggregazione popolare fatta di spettacoli musicali, hobbysti, attrazioni da luna park e, chiaramente, stand e bancarelle dove si degusta il famoso biscotto del luogo.
Storia
È pur vero che il paese vanta altre ancore d’interesse, non ultima la veste architettonica essenziale ma alquanto ben curata, censo di una storia iniziata con la fondazione del nucleo urbano nell’Alto Medioevo, rimasto per un certo periodo sotto l’egida della Podesteria di Mortara prima di essere rilevato dai Tornielli, potente famiglia feudataria al servizio dei Visconti.Gli stessi Visconti Borromeo se ne appropriarono fino al 1651, data del subentro degli Stampa di Milano, predecessori del marchese di Parona Filippo Archinto, che fu l’ultimo proprietario prima dell’avvento dei Savoia in seguito all’abolizione del regime feudale. Dal 1859, Parona è comune autonomo inglobato nella provincia di Pavia, tra i fulcri della Lomellina.
Cosa vedere a Parona
La località ha la somma fortuna di essere immersa in un contesto naturale del tutto esclusivo, ammantato di scorci stupefacenti contraddistinti da molteplici zone selvatiche come il Bosco Acqualunga e il Bosco Nuovi Nati, più simili a delle oasi verdi spesso attraversate a piedi o in bicicletta grazie al serpeggiare di numerosi sentieri battuti anche a cavallo.Ai margini e facilmente raggiungibile dal centro storico, trova collocazione una serie di casolari dove la vita contadina fa ancora la voce grossa: disposti qua e là vi sono esempi campestri interessanti da visitare, e si citino quindi Cascina Castello, Cascina Scoglio e il Mulino Santo Spirito, elementi di una campagna ancora in fermento.
Nella cittadina s’apre agli occhi ammirati degli avventori la ridente e ariosa Piazza Nuova, nevralgico punto di Parona che arride ai viandanti con i suoi portici ordinati, le aiuole curatissime, i lampioni anticati e i corridoi lastricati, frutto della moderna concezione in stile XX secolo.
Apice architettonico degno di approfonditi studi riguarda la Parrocchiale di San Pietro Apostolo, sorta su un precedente edificio religioso risalente al 1259. La nascita è ascrivibile secondo alcuni incartamenti alla metà del Cinquecento: ha una facciata in arenaria bianca, impianto principale in mattoni a vista e un campanile con un concerto di quattro campane e tetto a guglia. Nel territorio comunale è inoltre visitabile sebbene di modesta entità la Chiesa di San Siro.
Eventi, sagre e manifestazioni
Gli appuntamenti fondamentali che il calendario annuale riserva sono due, la Festa patronale della Madonna del Rosario che si celebra la prima domenica di ottobre e la Sagra dell’Ofella a fine settembre.Quest’ultima concede una tre giorni di aggregazione popolare fatta di spettacoli musicali, hobbysti, attrazioni da luna park e, chiaramente, stand e bancarelle dove si degusta il famoso biscotto del luogo.