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Vaprio d'Adda (Lombardia): visita alla cittą della Martesana

Vaprio d'Adda, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Vaprio d'Adda dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Inscritto nel comprensorio della Martesana ma con un piede nel territorio della Brianza, il comune di Vaprio d’Adda si distende serafico in provincia di Milano portando in dote quasi 9.000 abitanti.

Storia

Questo un numero cresciuto dai primordi, quando la località non era che un primigenio insediamento romano del III secolo d.C. sviluppatosi come borgo una volta declinata la sua natura abitativa sotto i monaci benedettini a partire dal VII secolo. Teatro di feroci dispute fra i Visconti e i Della Torre, Vaprio è trascinata infine su sponda ghibellina dai primi, protetti dalla Signoria di Milano, per la quale il borgo risultava un’ottima conquista considerando la geolocalizzazione strategica in relazione all’ambito militare ma altresì commerciale.

Al XV secolo risalgono la costruzione del naviglio Martesana e la visita di Leonardo da Vinci al duca palatino Gerolamo Melzi, la cui villa – chiamata Villa Melzi d’Eril - s’affaccia oggi come allora sul fiume Adda. E’ questo un edificio straordinario, d’impianto rinascimentale, circondato da un bel giardino composto da labirinti, cunicoli, terrazze e grotte, disposto su tre piani e accogliente numerose sale, il salone d’onore con il medaglione in marmo dedicato a Leonardo, la sontuosa biblioteca, lo scalone stuccato e l’ascensore ad acqua.

Il figlio di Gerolamo Melzi, Francesco, divenne il più fedele allievo del genio toscano nonché erede spirituale, custode di tutti i preziosi manoscritti prima della loro dispersione e riaccumulazione parziale.

Cosa vedere a Vaprio d'Adda

Il celebre tosco inventore ha lasciato a Vaprio vivide tracce del suo passaggio, ad esempio la passerella elicoidale “Il Vortice”, archetipo della nuova passerella sul Naviglio in grado di collegare Piazza Cavour con l’Alzaia Sud, inaugurata il 21 settembre 2013, e la galleria interattiva “Leonardo in Adda” presso la Casa del Custode delle Acque, ex struttura di pagamento dazi ed ex attracco traghetti fluviali. Al centennio successivo risalgono le dominazioni francese e spagnola. Il ‘700 si contraddistinse, invece, per l’occupazione austriaca, i cui moti indipendentisti provocarono la distruzione del ponte sull’Adda, poi ricostruito in ferro, acciaio e definitivamente in cemento armato nel Novecento. Da questo momento Vaprio inizia ad abbandonare gradualmente la spiccata vocazione contadina abbracciando la logica dell’espansione industriale grazie al sorgere di fabbriche e stabilimenti innovativi quali il Cotonificio Visconti di Modrone-Velvis (sulla cui facciata si trova l’affresco della Madonna con Bambino, rinominata "Madonna Ferita" poiché è ben visibile all’altezza del seno sinistro il foro di un proiettile sparato negli ultimi giorni della Seconda Guerra Mondiale) e della Cartiera Sottrici-Binda, attività divenute storiche.

Le Ville e le chiese di Vaprio d'Adda

Nel corredo architettonico, Villa Melzi d’Eril è davvero in buona compagnia, tenuto conto delle altre belle residenze che sono Palazzo Simonetta Archinto (edificio barocco e sede municipale) e Villa Castelbarco, splendida tenuta di origine monastica cinta da una corona verde di 75 ettari sottoforma di ampio parco dove cervi e daini girovagano in tutta libertà, facendosi ogni tanto ammirare.

Questo gioiello ha comunque mantenuto alcuni dei capisaldi del vecchio monastero, la Cappella Gentilizia (dove riposano le ceneri del conte Giuseppe Simonetta e del pronipote Giuseppe Castelbarco), la Chiesa di San Carpofaro e il campanile. Assolutamente da visitare gli ottocenteschi sotterranei della villa, entro cui si sviluppano la sala romana, la sala del mare, la rinascimentale, la sala egizia e quella etrusca in aggiunta all’oratorio e alle grotte ipogee.

L’apparato ecclesiale si cimenta nello sfoggio delle sue ancelle più belle e significative, prima fra tutte la Parrocchiale di San Nicolò, il cui aspetto si rifà naturalmente all’impianto greco specialmente se si focalizza l’attenzione sulla facciata, con il caratteristico frontone ellenico, le sei colonne e i capitelli ionici. Oltre ai diversi affreschi contenuti all’interno a navata unica nonché a ben 32 reliquie di altrettanti santi e martiri, la chiesa conserva un monumentale organo Bernasconi a 3.600 canne. Molto più sobria ma di chiaro connaturante medievalismo è la romanica Chiesa di San Colombano, che coniuga la finezza dei dipinti affrescati alla rudezza duecentesca delle sculture e dei bassorilievi, ergendo perciò un ambiente molto particolare e variegato. Tardo medievale risulta la Chiesa di Sant’Antonio che, insieme ai resti del dittico costituente l’ex Chiesa di San Bernardino, chiude il caleidoscopio ecclesiastico.

Prodotti tipici

Val la pena recarsi qui a Vaprio d’Adda sia per osservarne l’estetica evolutiva, sia per esplorarla dall’interno, cogliendone consuetudini, tradizioni ed eredità. Di certo l’enogastronomia ha molto da offrire al turista, che si troverà a conoscere e assaporare lo squisito vino evinto dall’uva Delizia di Vaprio e dell’uva Italia, create a inizio Novecento da Alberto Pirovano, figlio di Luigi, giardiniere di casa Falcò. Le nonne di Vaprio hanno invece provveduto a tessere un corollario di ricette straordinarie dal gusto rurale: fanno parte di esso la frittata rognosa, la rustida (stufato di maiale accompagnato da polenta gialla) e la lacciada (frittellona di latte e farina cosparsa di zucchero). Il piatto trionfante rimane comunque il salame di pesce d’acqua dolce, una prelibatezza imperdibile.

Come arrivare a Vaprio d'Adda

In auto da Milano, imboccare la SS 11 fino a Villa Fornaci, poi la SS 525 fino a destinazione; sempre da Milano, prendere la Metropolitana Linea 2 (verde) fino a Gessate, successivamente il bus Z311 NET per Vaprio; gli aeroporti di riferimento sono il Milano Malpensa o l’Orio al Serio di Bergamo.

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