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Sangiano (Lombardia): il villaggio e la falesia del monte Picuz sul Lago Maggiore

Sangiano, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Sangiano dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il paesaggio coronante il gioioso Lago Maggiore si distingue da molti altri afferenti la Bella Italia per un’armoniosa alternanza di natura e tocco cittadino uniti in una sinapsi di comuni che da soli fanno il turismo zonale dilagante in un’intera regione. Capace di imperlarla è altresì Sangiano, ancella timida della provincia di Varese che dista dal bacino lacustre appena 2 chilometri.

Storia

Esistente con tutta probabilità già in epoca romana nelle vesti di insediamento militare, Sanzano venne però menzionata in un carteggio solo nel 1346 prima di essere posta sotto egida feudale da Gian Galeazzo Sforza, che ne detenne la proprietà poi passata ai Trivulzio e ai Favagrossa.

Gli ultimi a porre i sigilli padronali furono i Besozzi, che si misurarono con una terra in cui la predominanza dei poderi era netta e asservita a un’agricoltura monte-valle finita sotto il protettorato di Como e, in seguito all’Unità d’Italia, sotto quello di Varese.

Cosa vedere a Sangiano

Fu questa l’epoca del complessivo abbellimento dell’abitato, alimentato sia nell’Ottocento che nel Novecento grazie alla costruzione di nuovi e più moderni edifici, di cui fa parte Villa Fantoni, appartenuta prima di diventare di pubblico dominio alla benefattrice Maria Enrichetta Fantoni, che la lasciò in eredità (con diverse e imprescindibili clausole volte al bene comune) con tanto di parco, uno straordinario spazio verde polifunzionale, adattissimo per ambientarvi feste, manifestazioni ed eventi quasi all’ordine del giorno.

Opportuno distinguere l’edificio da Casa Fantoni, che si trova in Via Puccini, residenza risalente al XVII secolo sebbene ritenuta molto più antica.
Sangiano gode di ottima salute per riconosciuto merito di famiglie che hanno saputo organizzare con logica e sapienza un arredo urbano impeccabile: Fantoni, Besozzi, Luvini, Masciocchi e altri hanno “storicizzato” l’abitato per prepararlo a una costante ammirazione del turismo stagionale richiamato anzitutto dalla nomea del lago, oasi di frescura, contemplazione e iridescenza.

Ci ha messo del suo anche quella frangia di popolazione visceralmente legata al territorio sangianese, un tempo fatta di persone tutte d’un pezzo, lavoratori indefessi e massaie che si ritrovavano presso gli Antichi Lavatoi per tessere la propria vita sociale costellata di abnegazione e sacrificio: particolarmente significativo è il lavatoio di Via IV Novembre, a pianta rettangolare in muratura, formato da due vasche e molto simile a quello presente sulle pendici del Monte Sangiano (sito d’importanza comunitaria), che però di vasca ne ha una.

Dai lavatoi si passi alle strutture sacre, capofila delle quali è la Parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo, struttura di inizio Novecento progettata dall’architetto Antonio Casati su logiche romaniche, che si fregia di un interno a triplice navata dove impera la visione dell’organo Mascioni risalente al 1915.

Piena di affreschi absidali risulta la chiesetta insita nell’Oratorio della Madonna del Rosario, forse antecedente al XIII secolo.

Il paese si lega a una macabra leggenda inerente oscuri fatti avvenuti, secondo quanto si dice, fra le mura della vecchia rocca (non più esistente), abitata da una bellissima cortigiana che usava invitare aitanti cavalieri per ammaliarli e poi sacrificarli tramite misteriosi riti esoterici, almeno fino a quando il valoroso Giano non riuscì a svelare il terribile arcano interrompendo quell’orribile striscia di sangue. Proprio a lui, dichiarato santo, sembra risalga il nome del comune, Sangiano, lo stesso dove nel 1926 nacque il Premio Nobel per la letteratura Dario Fo.

Il monte Picuz e la sua falesia

Per gli appassionati di natura Sangiano offre possibilità di escursioni ed arrampicate: in particolare la balconata del Picuz offre uno spendido panorama sulla cittadina, mentre la Falesia di Sangiano, con la sua esposizione a sud offre possibilità di arrampicate e free climbing per tutto l'anno.

Come arrivare a Sangiano

In auto occorre percorrere l’Autostrada A9 Milano Laghi, uscire a Vergiate e imboccare la SS 629 fino a Sangiano; la stazione ferroviaria locale si trova lungo la linea Luino-Milano; l’aeroporto di riferimento è quello di Milano Malpensa, distante qualche decina di km.

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