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Zone (Brescia): le piramidi e il Bosco degli Gnomi sul Lago d'Iseo

Zone, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Zone dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Risalendo il Lago d’Iseo verso nord troviamo Zone, un piccolo comune di poco più di 1.000 abitanti il cui carattere pacato riflette il suo porsi nell’entroterra rispetto alla parte costiera dello specchio d’acqua, nell’intimo cuore della provincia di Brescia in Lombardia.

Le piramidi di terra

Bisogna considerare l’abitato come un punto urbano che ama circondarsi delle meraviglie della natura, ben manifesta nella porzione occupata dalla frazione Cislano, dove s’espande libera e indomita la Riserva Regionale delle piramidi di terra, altrimenti dette Camini delle fate o Fate di roccia, che nulla hanno a che vedere con i ben più celebri esemplari egizi: sono esse colonne di tufo, roccia o materiale vulcanico alte fino a 30 metri e sormontate da grossi massi che fungono da ombrello protettivo per le erosioni acquee.

La leggenda racconta di una loro formazione per mano di divinità celesti e tutto ciò affascina da quando tali eccezionalità sono state scoperte e rese capisaldi di un turismo incanalato verso l’escursionismo famigliare o avventuroso. Si tratta di uno spettacolo unico fornito da queste “divine sculture”, accessibile percorrendo la riserva lungo un itinerario che dispensa indicazioni e spiegazioni dall’alto valore didattico. Si consiglia caldamente una visita nel periodo autunnale per fruire di un caleidoscopio di colori accesi da fotografia, mentre in inverno la presenza di neve crea qualche ostacolo in più.

Il Bosco degli Gnomi

Uscendo dal comprensorio, si profilano altre occasioni di gite fuori porta ed esplorazioni perché i tracciati risultano essere tanti e ben articolati: tappa obbligata lungo la mulattiera diretta al Monte Guglielmo è il Bosco degli Gnomi in località Goi de la Tromba – Polset, contraddistinto da 45 sculture lignee (appunto gnomi ma persino animali e un Pinocchio) intagliate direttamente sul tronco d’albero (non viene sradicato, tranquilli!) dall’artista Luigi Zatti detto il “Rosso”.

Cosa vedere a Zone

Il bello di una località come Zone risiede nella possibilità di visitare ogni gioiello architettonico, attrattiva locale e testimonianza artistica rimanendo costantemente in movimento, alternandosi fra le incantevolezze della flora e l’autorità della pietra lavorata, la libertà del verde e il dolce appollaiamento delle abitazioni. Un luogo ideale, perciò, per scaricare le tossine della vita metropolitana venendo a contatto con un mondo di tranquillità a due passi dal lago d’Iseo.

A Zone convivono in armonia fra loro chiese stupende, molto semplici in verità ma autentici tesori di una realtà paesana rispettosa del silenzio e della pacatezza da non infrangere mai. Rechiamoci allora alla Chiesetta di San Giorgio, riedificata nel ‘400 sulle basi di una cappella preesistente datata XII secolo: annovera tre navate e al suo interno sono ubicati due altari quattrocenteschi, molteplici affreschi di Giovanni da Marone (ma ve n’è uno all’esterno rappresentante San Giorgio che uccide il drago) e opere pittoriche del secolo successivo realizzate da autore rimasto ignoto.

Nella stessa via Sabino trova posto la Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano, sorta come ricovero per viandanti, poi divenuta scuola popolare nel ‘400 e alla fine del secolo luogo di culto a tutti gli effetti. Contiene nell’ambiente interno dipinti della scuola del Ferramola, affreschi del ‘500, le statue lignee dei Santi Ippolito e Cassiano, in conclusione un simulacro in legno della Beata Vergine, patrona del paese.

La Parrocchiale di San Giovanni Battista di Zuzano si colloca invece in Corso Europa, struttura cinquecentesca di gran pregio annoverante tre altari scolpiti da Fantoni di Rovetta e Francesco Paglia, affreschi in volta del pittore Domenico Voltolini e una bella cappella ottagonale presente nel piazzale, mutato da tempo in santuario per il culto mariano. Per gli appassionati d’arte, focalizzarsi sul gruppo di 10 statue e 4 putti in legno dipinto, sul Compianto sul Cristo morto del Fantoni e la pala d’altare raffigurante la Natività del Battista.

Da vedere ci sono ancora il Monumento al Redentore sulla vetta del Monte Guglielmo a 1.950 metri d’altitudine (fa parte dei venti totali eretti sulle cime dei monti italiani) con la statua di Papa Paolo VI e il mosaico esterno, e la Zona degli Arcosauri, dove sono state scoperte ben 70 orme fossili appartenenti a quelli che dovevano essere con tutta probabilità dinosauri antenati dei recenti animali popolanti oggi il nostro pianeta, Un sito paleontologico, questo, di grande interesse.

Come arrivare a Zone

In auto da Brescia occorre imboccare la SS 510 Sebina Orientale lungo il tratto Brescia-Pisogne e uscire a Zone; in treno si arriva alla stazione di Marone-Zone e da qui bisogna prendere l’autobus per la destinazione, linea L63; l’aeroporto di riferimento è il Brescia Montichiari, ma altri scali sono disponibili al Bergamo Orio al Serio e al Verona Villafranca.

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