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Paratico (Lombardia): visita al comune della Franciacorta, sul Lago d'iseo

Paratico, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Paratico dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Gioia e delizia, bellezza collinare, perla lacustre, una carezza d’invito data al turismo: comunque lo si soprannomini, Paratico domina fra i comuni che, come amanti inseparabili, abbracciano lo stupendo lago d’Iseo, attrazione di fama internazionale dell’hinterland bresciano. Posta all’estremo sud del bacino e nella parte più occidentale della Franciacorta, la località sorge a suggello di un’area caratterizzata da verdi distese e ambienti naturali da vivere, nonché siti storici ed edifici che hanno percorso il tempo con orgoglio e fierezza.

Un esempio evidente è costituito dal poderoso castello Lantieri, posto su un’altura dominante il paesaggio sin dall’anno della sua nascita, il 1200: il maniero prende il nome dalla famiglia ghibellina che, secondo un’affermata tradizione, avrebbe ospitato in una delle stanze della dimora nientemeno che il sommo poeta Dante Alighieri, il quale proprio fra le mura della roccaforte avrebbe concepito e ideato nel 1311 la struttura del Purgatorio definita nella Divina Commedia. La Torre Lantieri, a pianta quadrata e ubicata nel centro di Paratico, risulta attualmente aperta al pubblico dopo un lungo ed elaborato restauro che l’ha restituita agli antichi splendori.

Al piano terra si trova la Quadrisfera, una curiosa installazione alquanto innovativa atta a coinvolgere il visitatore in un’esperienza inglobante immagini, suoni e sensazioni suscitate da una molteplicità di proiezioni rese possibili grazie all’ausilio di luci e superfici riflettenti. A quest’opera architettonica seguono altre edificazioni e una in particolar modo, la chiesa romanica di San Pietro, custodisce una preziosa immagine di una Madonna dipinta sul muro, indizio che potrebbe svelare la primigenia natura di parrocchiale. Qui si svolge l’8 dicembre di ogni anno la tradizionale festa della Madonna dei Pom; l’attuale parrocchiale di Santa Maria Assunta, invece, risale al XV secolo e negli anni è stata considerevolmente abbellita e fregiata di accogliere tele notevoli, un altare maggiore finemente intarsiato e un meraviglioso altare del Rosario a tarsie marmoree.

Paratico non smette di stupire e funge da scrigno per tesori raccolti in pochi km quadrati: parliamo dell’Oselanda nel Parco Comunale, oppure del “Viale dei volti”, esposizione permanente di sculture in pietra inscritta entro i confini labili di un territorio molto frequentato e animato soprattutto in estate. Nota da tener presente, Paratico è in primis conosciuta per la sua cava – ancora in attività – da cui si estrae l’arenaria grigia, altresì detta “pietra di Sarnico”, utilizzata dagli artigiani locali che padroneggiano l’arte dello scalpellino e della scultura.

Siamo oltretutto nella terra attraversata dalla “Strada del Vino” e ricchissima di vigneti dall’uva raffinata, componente essenziale di un nettare speciale conosciuto in tutto il mondo: Franciacorta è divenuto un marchio di assoluta qualità e foriero di vini come il Pinot Bianco e lo Chardonnay. Non solo vino, però, ergo fioccano aziende agricole e fattorie specializzate nella produzione di formaggi, marmellate e altre tipicità esaltate da moltissime sagre di grande richiamo e dai ristoranti che avvalorano i menù di ricette emblema della tradizione gastronomica bresciana e bergamasca. In clima di festa pullulano persino i mercatini che popolano uno di fianco all’altro il lungolago con le loro bancarelle di antiquariato e artigianato. Gli stranieri sono attratti in particolar modo dalla "festa etnica", un’occasione per entrare in contatto con sapori e gusti di culture diverse. Il paesaggio di Paratico è generoso e fecondo, una manna dal cielo per gli infaticabili passeggiatori che, inevitabilmente, sono destinati a incappare nell’incantevole Parco delle Chiatte, dove imperano tantissime specie floreali e una fontana scenografica alta 40 metri. Altre due aree verdi e tutelate sono il Parco dell’Oglio Nord e il Parco dei Tassodi, contraddistinto quest’ultimo dalla cospicua presenza di cipressi calvi di provenienza statunitense.

Discorso a parte va fatto per il Parco delle Erbe Danzanti, la testimonianza di come un intervento mirato può valorizzare al massimo un contesto paesaggistico lacustre. L'area in questione conta svariate "stanze verdi" che si avvicendano lungo due percorsi longitudinali costellati dunque da un giardino di aiuole fiorite, una stanza di ghiaia che disegna onde, un'altra dove domina un pergolato in legno ricoperto da una vite americana e soavi rose profumate, il tutto incorniciato da motivi tracciati da grandi vasche in pietra ricolme di ninfee bianche che sono pura poesia. E' insomma un tripudio di alberature, arbusti ed erbacee perenni all'insegna di un'ammirevole promozione culturale in accordo alla biodiversità. Vale la pena una visita aggiuntiva al giardino botanico “Le mura”, di recente istituzione.

Resta da percorrere nella sua interezza avvolgente il lungolago, lungo il quale si susseguono aree attrezzate e adibite a balneazione e sport acquatici. Paratico abbonda di itinerari ciclo-turistici per cui l’apprezzamento è assai alto: le biciclettate sono una valida alternativa a tante altre attività all’aria aperta come il trekking e le escursioni lungo l’antica Strada Reale che conduce alla piazza del paese, alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta e ad altre sconfinate ricchezze del tessuto urbano.

Come arrivare
Una volta giunti a Brescia, raggiungere Paratico parrà facile e comodo: necessario percorrere la A4 in direzione Milano con uscita a Palazzolo sull’Oglio; da qui oltrepassare il comune di Capriolo e seguire le indicazioni per la destinazione.
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