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Madonna del Sasso (Piemonte): il Santuario e le sue frazioni

Madonna del Sasso, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Madonna del Sasso dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Posto sulla sponda occidentale del cangiante lago d’Orta in una porzione di terra in bilico fra montagna e collina, il comune di Madonna del Sasso si sparge adombrato dai monti Briasco e Avigno sul territorio (con le quattro frazioni di Artò, Boleto, Centonara e Piana dei Monti) del Verbano-Cusio-Ossola sfoggiando l’omonimo santuario settecentesco collocato in cima a uno sperone di bianca roccia che osserva tacito la macchia lacustre.

La storia di Madonna del Sasso

E’ un paese esistente dall’anno Mille che accoglie circa 400 abitanti risultante di un’evoluzione demografica trovatasi a un bivio per diversi secoli: a causa della mancanza di lavoro, l’esigenza di emigrare divenne sempre più forte a tal punto da indurre buona parte della popolazione maschile a trasferirsi in Svizzera e in Francia per poter praticare un mestiere, nella fattispecie quello di cuoco, calzolaio e muratore, poi dilagati anche in loco assieme allo scalpellino, al boscaiolo, al fabbricante di gerli, al carbonaio e all’oste, tutte professioni sostanzialmente tramontate dopo la Seconda Guerra Mondiale (nella quale Madonna del Sasso si distinse positivamente nella lotta partigiana) per dare spazio all’agricoltura e allo sviluppo industriale.

I musei di Madonna del Sasso

Ad alcune attività storiche sono dedicati i due principali musei locali, vale a dire il Museo dello Scalpellino e l’antica Macina di Centonara. Il primo, manco a dirlo, si prefigge l’obiettivo di far conoscere ai visitatori il duro quanto pericoloso lavoro dello scalpellino attraverso l’esposizione di strumenti, utensili, manufatti e documenti ma anche tramite l’ausilio di video illustrativi, indagini storiche e iconografiche. L’Ecomuseo dell’antica Macina di Centonara focalizza invece l’attenzione sull’ingranaggio necessario a pestare la canapa e le noci, prodotte in passato in grandissima quantità.

Il Santuario della Madonna del Sasso

Si passi al simbolo del borgo, ovvero il Santuario della Madonna del Sasso, elegante complesso del ‘700 costituito da chiesa, casa eremitale e campanile, sovrastante l’intera area lacustre osservabile da un punto veramente privilegiato e appagante. A volerne ardentemente l’edificazione fu il boletese Pietro Paolo Minola, che non esitò a investire le proprie risorse economiche (ma un contributo sensibile arrivò dai suoi concittadini) in quanto spinto da una grazia ricevuta dalla Madonna.

Iniziato nel 1725, il santuario venne terminato nel 1760 e consacrato undici anni dopo dal Vescovo di Novara. La chiesa sposa una struttura a croce greca stilizzata dal barocco, contiene due altari laterali, affreschi di Lorenzo Peracino e una pala d’altare rappresentante la Pietà, opera cinquecentesca di Fermo Stella da Caravaggio.

Le altre chiese del comune

Le frazioni hanno ciascuna un proprio luogo di culto di similare rilevanza. A Piana dei Monti sorge la Parrocchiale di Santa Maria Assunta con la sua torre a tre campane bronzee, integrata alla Parrocchia di San Lorenzo in Cellio: sfoggia una fiera croce seicentesca in serizzo e, nel timpano del portale della facciata, l’altorilievo della Madonna con il Bambino. Uno stuolo di cappelle incornicia la chiesa, cioè quelle del Crocifisso (XVIII secolo), di San Benedetto (con cupola e Sante Reliquie di San Benedetto Martire) e del Fonte Battesimale (l’elemento ecclesiastico più antico).

L’altare di San Carlo riporta una scena dipinta nel 1634 in cui sono protagonisti San Carlo, San Giuseppe con il ramo fiorito e San Defendente con la sua caratteristica spada. Sottostanti queste figure sono ritratti il parroco e i fedeli, mentre nella parte soprastante si fa notare una scultura lignea agglomerante angeli. Di differente stile è l’altare della Madonna, molto più contraddistinto dalla tradizione artistica valsesiana, in contrapposizione a quella addotta alla Riviera di San Giulio. Trionfa l’altare Maggiore, ligneo, a forma piramidale, un tempo gremito di statue purtroppo trafugate. All’interno c’è un organo perfettamente funzionante.

Artò possiede la trecentesca Parrocchiale di San Bernardino e a Centonara sorge la duecentesca Parrocchiale di Santa Maria Maddalena.

Come arrivare a Madonna del Sasso

In auto, percorrere l’Autostrada A26 e uscire a Borgomanero o Arona; la stazione ferroviaria lungo il tratto Novara – Domodossola si trova a Gozzano, collegata da linee autobus; l’aeroporto più vicino è il Milano Malpensa distante dalla località ca. 45 km.

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