Sordevolo (Piemonte): il borgo alpino della Passione di Cristo
Sordevolo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Sordevolo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Circondato da dolci colline, il paese di Sordevolo sorge nella valle della Riserva del Monte Mars, nel territorio biellese, a un'altitudine di circa 600 metri sul livello del mare. Tutto attorno è la natura a essere la vera protagonista, con il suo manto verde che durante la bella stagione si accende dei vivaci colori delle fioriture che spandono il loro profumo nell'aria.
Invece quando d'inverno si giunge all'interno del borgo, l'odore della legna che arde nei camini pervade i vicoli e le stradine e regala suggestioni di altri tempi che conquistano e affascinano i visitatori.
Se poi aggiungiamo l'appassionata ospitalità della sua gente, Sordevolo diventa una meta ideale per una vacanza o un long weekend all'insegna delle attività outdoor, ma anche cultura ed enogastronomia.
Attualmente il paese consta di circa 1350 abitanti stanziali e fa parte della Comunità montana della Valle d'Elvo, il torrente cristallino (foto qui sotto) che, secondo diverse teorie, ha influenzato il toponimo del paese.
In effetti l'acqua è la grande protagonista di questo territorio: le sorgenti nelle montagne del biellese vantano la caratteristica di possedere le acque oligominerali più pure d'Europa. Da questo tesoro liquido anche le produzioni industriali più importanti del territorio, come l'industria tessile e alimentare traggono grande beneficio.
A fianco del comune di Sordevolo, a Graglia troviamo l'emblema di questa eccellenza del territorio: è la Fonte Lauretana, non distante dal Santurario, uno stabilimento che commercializza le acque di una sorgente che grazie ai suoi 14 grammi/litro di residuo fisso a 180°C può vantare il primato di posizionarsi tra le acque più leggere e salutari d'Europa.
Il toponimo, secondo le tesi più accreditate, si deve proprio al torrente Elvo e il nome starebbe a significare"sopra l'Elvo". Le prime attestazioni di una comunità stanziale sono databili attorno al nono secolo, con destini alterni passò sotto il controllo di varie famiglie, dagli Avogadro ai Visconti, fino ai Savoia. Fra il 500 e il '700 il fervorereligioso animò la popolazione locale, con l'edificazione di numerosi luogi di culto, che ospitavano opere di pregio. Nasce proprio in questo periodo la fama di Sordevolo il "paese delle sette chiese" e in quei secoli che il terreno si fa fecondo per ospitare il germe fruttifero che farà sbocciare la tradizione della Passione di Sordevolo.
Economicamente il paese si basava in quei secoli per lo più sull'agricoltura e sulla pastorizia fino almeno al '700 quando, sotto le nobili famiglie dei Bruco e degli Ambrosetti, le vicende economiche del paese vennero improntate sulla filatura e tessitura della lana. Sorse così un edificio a 5 piani, oggi molto noto, la Trappa, struttura che però fu utilizzata più come monastero che non come fabbrica tessile. Le fabbriche principali sorsero invece nei primi anni trenta dell'800 furono quelle del Vercellone: molte di queste storie sull'industria della lana a Sordevolo, sono oggi visibili nella bella mostra multimediale fruibile nelle sale del Palazzo Comunale.
Oggi ha assunto una discreta importanza anche il comparto del turismo grazie alla bellezza dei luoghi e al clima piacevolmente fresco.
Sordevolo è un paesino abbastanza piccolo, molto caratteristico, assolutamente da girare a piedi per scoprirne tutti gli scorci pittoreschi. Da una prima passeggiata avvertirete subito come lo spettacolo della Passione di Cristo pervada tutta l'anima del borgo e dei sordevolesi. Da vedere troviamo infatti il grande anfiteatro, intitolato a Giovanni Paolo II, dove oltre alle varie manifestazioni estive ogni 5 anni prende vita la rappresentazione "La Passione di Sordevolo" spettacolo che ha reso celebre il paese, praticamente ovunque.
Il Museo della Passione è stato allestito all'interno, precisamente nella zona del coro, della chiesa di Santa Marta. Secondo i documenti in possesso attualmente, le prime testimonianze dell'esistenza di questo edificio risalgono al 1563. La chiesa ha un'unica navata e sei cappelle laterali, all'interno delle quali si custodiscono preziose sculture lignee del XVII secolo.
Il museo, invece, è stato creato per non dimenticare mai nel tempo la storia della Passione rappresentata in paese. In un piccolo spazio sono disposti numerosi oggetti, documenti, e una serie di splendide fotografie delle varie edizioni che rivelano come questo spettacolo sia identitario nell'anima della popolazione locale.
Durante la passeggiata tra i vicoli del paese è inoltre possibile ammirare le rilevanze architettoniche di alcuni edifici e ville nobiliari, così come la graziosa chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio.
Molto interessante è la visita all'Archivio Lanifici Vercellone (foto sopra), allestito nelle belle sale del Palazzo Comunale di Sordevolo: qui potrete ammirare il campionario storico dell'azienda che spazia dal 1730 fino al 1899, un archivio unico che affiancato da una parte multimediale consente di scoprire, attraverso dieci distinti percorsi, l'evoluzione della storia produttiva e commerciale di questa importante azienda, regalandoci uno spaccato della società dell'epoca.
Una passeggiata raccomandata è quella che conduce a nord al Colle di San Grato (foto sotto), che domina Sordevolo con un panorama ampio e spettacolare. Qui trovate una piccola chiesa ed una casa dove soggiornò Giosuè Carducci, ospite di Giuseppe Giacosa, episodio ricordato da una targa posta sulla facciata. Tra queste mura sembra si consumò anche la storia d'amore tra Eleonora Duse e Arrigo Boito.
Esuberante la natura attorno alla comunità montana di Sordevolo, qui si possono godere paesaggi di grande pregio, da fruire sia con passeggiate all'aria aperta che in bicicletta, o mountain bike. Da non perdere la suggestiva Trappa di Sordevolo, un ex complesso monastico di 5 piani che si trova in posizione spettacolare a circa 1.000 metri di altitudine, sovrastato dai monti Mombarone e Mucrone. Qui è possibile avere ristoro e ci sono camere disponibili per l'alloggio, e spesso vengono organizzate escursioni ed attività.
Ricordiamo infatti che Sordevolo si trova sul percorso del Cammino di Oropa, un celebre trekking che si snoda a partire da Santhià, e Sordevolo si trova sull'ultima tappa del cammino, quella che unisce Graglia al Santuario di Oropa.
Per chi ama gli sport più intensi, si possono praticare vari percorsi di trekking di diverso grado di difficoltà che conducono tra le bellezze naturali del territorio, così come l'arrampicata con funi. Da segnalare in particolare la spettacolare Ferrata dell'Infernone, che si snoda lungo il Torrente Elvo a partire dal vecchio ponte di pietra per Bagneri. Il percorso attrezzato si snoda tra rocce e gole spettacolari e presenta l'attraversamento di 3 ponti tibetani.
Come già preannunciato l'evento più atteso a Sordevolo è senza dubbio La Passione che viene rappresentata nell'anfiteatro del paese ogni 5 anni. Si tratta di uno spettacolo grandioso che nel corso dell'estate viene ripetuto oltre 30 volte. Partecipano a questa rappresentazione circa 400 figuranti tra comparse e attori. A essere recitati sono i testi del fiorentino Giuliano Dati. Le rappresentazioni, secondo i documenti giunti fino a oggi, sarebbero iniziate dal 1816. Secondo la tradizione, invece, sembra che queste possano risalire all'inizio del Settecento.
I prossimi appuntamenti sono stati condizionati dalla pandemia Covid 19: l'edizione del 2020 si terrà nell'estate 2022, mentre non si sa ancora se l'edizione 2025 verrà confermata o spostata al 2027.
Un altro evento molto sentito in paese è il Mercatino degli Angeli dove vengono allestiti numerosi stand che animano le giornate precedenti al Natale. Contestualmente il tutto viene animato dalle voci degli Angeli in coro, scolari delle elementari che intonano canti natalizi.
Negli anni in cui non si svolge l'evento della Passione, l'Anfiteatro GIovanni Paolo II, viene utilizzato in estate per ospitare importanti concerti ed eventi. Artisti del calibro di Ennio Morricone, Antonello Venditti e Francesco Renga si sono esibiti da questo importante palcoscenico.
Invece quando d'inverno si giunge all'interno del borgo, l'odore della legna che arde nei camini pervade i vicoli e le stradine e regala suggestioni di altri tempi che conquistano e affascinano i visitatori.
Se poi aggiungiamo l'appassionata ospitalità della sua gente, Sordevolo diventa una meta ideale per una vacanza o un long weekend all'insegna delle attività outdoor, ma anche cultura ed enogastronomia.
Attualmente il paese consta di circa 1350 abitanti stanziali e fa parte della Comunità montana della Valle d'Elvo, il torrente cristallino (foto qui sotto) che, secondo diverse teorie, ha influenzato il toponimo del paese.
In effetti l'acqua è la grande protagonista di questo territorio: le sorgenti nelle montagne del biellese vantano la caratteristica di possedere le acque oligominerali più pure d'Europa. Da questo tesoro liquido anche le produzioni industriali più importanti del territorio, come l'industria tessile e alimentare traggono grande beneficio.
A fianco del comune di Sordevolo, a Graglia troviamo l'emblema di questa eccellenza del territorio: è la Fonte Lauretana, non distante dal Santurario, uno stabilimento che commercializza le acque di una sorgente che grazie ai suoi 14 grammi/litro di residuo fisso a 180°C può vantare il primato di posizionarsi tra le acque più leggere e salutari d'Europa.
Cenni storici
Il toponimo, secondo le tesi più accreditate, si deve proprio al torrente Elvo e il nome starebbe a significare"sopra l'Elvo". Le prime attestazioni di una comunità stanziale sono databili attorno al nono secolo, con destini alterni passò sotto il controllo di varie famiglie, dagli Avogadro ai Visconti, fino ai Savoia. Fra il 500 e il '700 il fervorereligioso animò la popolazione locale, con l'edificazione di numerosi luogi di culto, che ospitavano opere di pregio. Nasce proprio in questo periodo la fama di Sordevolo il "paese delle sette chiese" e in quei secoli che il terreno si fa fecondo per ospitare il germe fruttifero che farà sbocciare la tradizione della Passione di Sordevolo.
Economicamente il paese si basava in quei secoli per lo più sull'agricoltura e sulla pastorizia fino almeno al '700 quando, sotto le nobili famiglie dei Bruco e degli Ambrosetti, le vicende economiche del paese vennero improntate sulla filatura e tessitura della lana. Sorse così un edificio a 5 piani, oggi molto noto, la Trappa, struttura che però fu utilizzata più come monastero che non come fabbrica tessile. Le fabbriche principali sorsero invece nei primi anni trenta dell'800 furono quelle del Vercellone: molte di queste storie sull'industria della lana a Sordevolo, sono oggi visibili nella bella mostra multimediale fruibile nelle sale del Palazzo Comunale.
Oggi ha assunto una discreta importanza anche il comparto del turismo grazie alla bellezza dei luoghi e al clima piacevolmente fresco.
Cosa vedere a Sordevolo
Sordevolo è un paesino abbastanza piccolo, molto caratteristico, assolutamente da girare a piedi per scoprirne tutti gli scorci pittoreschi. Da una prima passeggiata avvertirete subito come lo spettacolo della Passione di Cristo pervada tutta l'anima del borgo e dei sordevolesi. Da vedere troviamo infatti il grande anfiteatro, intitolato a Giovanni Paolo II, dove oltre alle varie manifestazioni estive ogni 5 anni prende vita la rappresentazione "La Passione di Sordevolo" spettacolo che ha reso celebre il paese, praticamente ovunque.
Il Museo della Passione è stato allestito all'interno, precisamente nella zona del coro, della chiesa di Santa Marta. Secondo i documenti in possesso attualmente, le prime testimonianze dell'esistenza di questo edificio risalgono al 1563. La chiesa ha un'unica navata e sei cappelle laterali, all'interno delle quali si custodiscono preziose sculture lignee del XVII secolo.
Il museo, invece, è stato creato per non dimenticare mai nel tempo la storia della Passione rappresentata in paese. In un piccolo spazio sono disposti numerosi oggetti, documenti, e una serie di splendide fotografie delle varie edizioni che rivelano come questo spettacolo sia identitario nell'anima della popolazione locale.
Durante la passeggiata tra i vicoli del paese è inoltre possibile ammirare le rilevanze architettoniche di alcuni edifici e ville nobiliari, così come la graziosa chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio.
Molto interessante è la visita all'Archivio Lanifici Vercellone (foto sopra), allestito nelle belle sale del Palazzo Comunale di Sordevolo: qui potrete ammirare il campionario storico dell'azienda che spazia dal 1730 fino al 1899, un archivio unico che affiancato da una parte multimediale consente di scoprire, attraverso dieci distinti percorsi, l'evoluzione della storia produttiva e commerciale di questa importante azienda, regalandoci uno spaccato della società dell'epoca.
Una passeggiata raccomandata è quella che conduce a nord al Colle di San Grato (foto sotto), che domina Sordevolo con un panorama ampio e spettacolare. Qui trovate una piccola chiesa ed una casa dove soggiornò Giosuè Carducci, ospite di Giuseppe Giacosa, episodio ricordato da una targa posta sulla facciata. Tra queste mura sembra si consumò anche la storia d'amore tra Eleonora Duse e Arrigo Boito.
Esuberante la natura attorno alla comunità montana di Sordevolo, qui si possono godere paesaggi di grande pregio, da fruire sia con passeggiate all'aria aperta che in bicicletta, o mountain bike. Da non perdere la suggestiva Trappa di Sordevolo, un ex complesso monastico di 5 piani che si trova in posizione spettacolare a circa 1.000 metri di altitudine, sovrastato dai monti Mombarone e Mucrone. Qui è possibile avere ristoro e ci sono camere disponibili per l'alloggio, e spesso vengono organizzate escursioni ed attività.
Ricordiamo infatti che Sordevolo si trova sul percorso del Cammino di Oropa, un celebre trekking che si snoda a partire da Santhià, e Sordevolo si trova sull'ultima tappa del cammino, quella che unisce Graglia al Santuario di Oropa.
Per chi ama gli sport più intensi, si possono praticare vari percorsi di trekking di diverso grado di difficoltà che conducono tra le bellezze naturali del territorio, così come l'arrampicata con funi. Da segnalare in particolare la spettacolare Ferrata dell'Infernone, che si snoda lungo il Torrente Elvo a partire dal vecchio ponte di pietra per Bagneri. Il percorso attrezzato si snoda tra rocce e gole spettacolari e presenta l'attraversamento di 3 ponti tibetani.
Eventi, sagre e manifestazioni
Come già preannunciato l'evento più atteso a Sordevolo è senza dubbio La Passione che viene rappresentata nell'anfiteatro del paese ogni 5 anni. Si tratta di uno spettacolo grandioso che nel corso dell'estate viene ripetuto oltre 30 volte. Partecipano a questa rappresentazione circa 400 figuranti tra comparse e attori. A essere recitati sono i testi del fiorentino Giuliano Dati. Le rappresentazioni, secondo i documenti giunti fino a oggi, sarebbero iniziate dal 1816. Secondo la tradizione, invece, sembra che queste possano risalire all'inizio del Settecento.
I prossimi appuntamenti sono stati condizionati dalla pandemia Covid 19: l'edizione del 2020 si terrà nell'estate 2022, mentre non si sa ancora se l'edizione 2025 verrà confermata o spostata al 2027.
Un altro evento molto sentito in paese è il Mercatino degli Angeli dove vengono allestiti numerosi stand che animano le giornate precedenti al Natale. Contestualmente il tutto viene animato dalle voci degli Angeli in coro, scolari delle elementari che intonano canti natalizi.
Negli anni in cui non si svolge l'evento della Passione, l'Anfiteatro GIovanni Paolo II, viene utilizzato in estate per ospitare importanti concerti ed eventi. Artisti del calibro di Ennio Morricone, Antonello Venditti e Francesco Renga si sono esibiti da questo importante palcoscenico.