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San Giacomo di Roburent (Piemonte), sciare sulla neve del Monte Colmè

San Giacomo di Roburent, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. San Giacomo di Roburent dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

La posizione è maestosa, tra le montagne e i boschi, e il paese è composto da ben otto borgate diverse, anche se l’aspetto è quello di un piccolo centro montano, timido e quieto, popolato da appena 548 abitanti. Qui, nel comune di Roburent, sorge la frazione di San Giacomo di Roburent, in provincia di Cuneo, a circa 800 metri di altitudine. San Giacomo di Roburent, come una perla chiara, si fa accogliere dai profili maestosi delle Alpi: a fargli da conchiglia ci sono il Monte Colmè, di 1297 m, e l’Alpet con la sua mole di 1611 m. Popolato sin dall’epoca preistorica, il territorio è un tappeto di vegetazione lussureggiante, boschi di larici e abeti, rilievi più o meno aspri e ruscelli cristallini, come il Roburentello da cui prende il nome il comune.

Situato a 1011 metri di altitudine, il borgo di San Giacomo è sempre stato semplice e suggestivo, amato dalla sua gente legata alla terra e alla pastorizia. A quattro chilometri dal nucleo abitato ci si imbatte nel borgo vecchio, coi resti delle antiche case e delle stradicciole di un tempo, dominato dallo sguardo rassicurante della Chiesa di San Giacomo. Benché tutto il comune sia scarsamente abitato, anche nella parte più moderna, le vie di San Giacomo di Roburent sono tutt’altro che deserte: il turismo è la risorsa economia principale, e attira qui ogni anno un numero sempre crescente di visitatori, invitati dalle stazioni sciistiche, dalle vedute paesaggistiche incantevoli, dal patrimonio affascinante di tradizioni e da qualche piccolo gioiello artistico. Dall’estate all’inverno, ogni stagione ha diverse attrattive da regalare, tutte altrettanto valide e accattivanti.

Distribuite tra il Bric Colmé e il Monte Alpet, le piste si sviluppano per oltre 30 km, cinque dei quali serviti da efficienti cannoni per l’innevamento artificiale, raggiungibili mediante una moderna seggiovia biposto e sette skilift. A un’altitudine che varia tra i 1300 m e i 1600 m, l’area adibita agli sport invernali e alle escursioni gode di un irraggiamento solare ottimale, e si affaccia su un panorama incredibile. Non manca la zona riservata ai più piccoli, con i giochi e i campi suola dove i bambini possono prendere confidenza con lo sci, ma ci si può divertire anche sulla pista di pattinaggio o i tracciati per motoslitte. Per chi si mantiene sullo sci classico ci sono piste anche molto impegnative, ripide e adrenaliniche, ma i principianti troveranno scenari rassicuranti e sicuri, dove imparare è un vero piacere.

Un’altra particolarità di San Giacomo di Roburent, gioiello estremamente suggestivo della stagione invernale, è l’esposizione permanente della Natività realizzata nel 2007 dall’artista Galleano Giacomino, che per riprodurre il presepe ha utilizzato delle miniature molto realistiche delle vere case di Roburent.

Se l’inverno è così ricco di proposte e meraviglie, l’estate non poteva certo essere da meno, infatti San Giacomo è la meta ideale per gli escursionisti esperti, ma anche solo per chi ama la natura e vuole respirare l’aria pura della montagna, magari passeggiando verso i Cardini e i Vernagli. Camminando in una tavolozza sorprendente di verdi, dalle mille sfaccettature luminose, si colgono scorci magnifici sulle rocce e sui boschi di castagni secolari, e non è raro incontrare qualche simpatico esponente della fauna locale.

Chi si trova a San Giacomo di Roburent in autunno potrà favorire di un trattamento speciale: innanzitutto il paesaggio provvederà a colorarsi di luci romantiche, spaziando dal rosso fuoco al giallo senape delle foglie; in più il borgo si vestirà a festa, in occasione di due belle sagre che si svolgono ogni anno nel mese di ottobre. Sono le sagre delle caldarroste e delle castagne, curate in ogni minimo dettaglio e incentrate sul buon cibo, accompagnate dai tradizionali spettacoli degli sbandieratori. Il cibo, in effetti, è protagonista di ogni vacanza trascorsa in questa terra: merito della gastronomia locale prelibata, che si esprime nella ricetta tradizionale dei Sangiacomesi al Rhum, i tipici dolcetti del luogo, e del miele. Deliziose anche le paste di meliga, del vicino comune di Pamparato.

Se avete l’acquolina in bocca, e cercate una località sciistica rinomata ma tranquilla, non dovete fare altro che pianificare il viaggio alla volta di San Giacomo. Chi viaggia in auto deve percorrere l’autostrada Savona-Torino e uscire a Niella Tanaro, poi svoltare a sinistra e continuare per San Michele di Mondovì, poi per Torre. Poco dopo il borgo si segue la strada verso Corsagliola, attraverso la Val Corsaglia, e si imbocca la strada che porta a San Giacomo passando per Sant’Anna di Collarea. Chi preferisce il treno può scendere alla stazione di Mondovì e continuare fino a San Giacomo in autobus, mentre gli aeroporti più vicini sono quelli di Genova, Torino e Nizza, rispettivamente a 118 km, 131 km e 182 km.

Il clima è montano temperato, generalmente mite e piacevole. Gli inverni sono freddi ma non eccessivamente rigidi, e le estati sono fresche e soleggiate, perfette per la vita a contatto con la natura. Il mese più freddo è gennaio, con una minima media di 0°C e una massima di 5°C, mentre il più caldo è luglio, con valori medi compresi tra una minima di 17°C e una massima di 27°C. Il periodo più colpito dal maltempo, con una media di 113 mm di pioggia al mese, è la primavera.
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 Pubblicato da - 13 Gennaio 2010 - © Riproduzione vietata

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