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Faule (Piemonte): il Castello trecentesco e cosa vedere

Faule, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Faule dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Sede di un castello trecentesco – esempio di maniero agricolo del basso Piemonte - e dunque con un emolumento architettonico d’importanza storica, Faule sopperisce alla piccolezza del suo abitato rendendosi comune denso di attrattive in un territorio compreso fra le provincie di Cuneo e Torino, incluso nel Parco del Monviso nonché nella Riserva della biosfera UNESCO del Monviso.

Questo lembo di terra, conosciuto con il nome di Pianura di Saluzzo, contempla l’attraversamento della Bealera del Mulino e una zona che in passato si presentava assai paludosa e necessitante di una laboriosa bonifica da parte dei monaci benedettini. L’effetto di tale pulizia si è visto subito, infatti Faule ha per questo motivo progredito parecchio sfruttando la propria vocazione agricola ma portando avanti parallelamente il settore terziario.

Storia

Il borgo reca evidenti tracce medievali essendo nato intorno all’anno Mille nelle vesti di tipico castrum che le diverse famiglie proprietarie nel tempo intesero trattare come feudo nei generis. Il controllo permase per alcuni anni ai Marchesi di Busca, poi passò agli Acaia, ai Provana e ai Gauteri. La storia si rivela povera di fatti salienti, eccezion fatta per la provvisoria perdita dell’autonomia comunale in epoca fascista, quando Faule si ritrovò frazione di Polonghera subendo, così, un inatteso declassamento fino alla riconquista del rango amministrativo nell’agosto 1951.

Cosa vedere a Faule

Oggi il centro del paese riporta la mole discinta della Parrocchiale di San Biagio, sorta nel 1606 ma profondamente cambiata rispetto a secoli fa. La facciata ciocca parecchio con il concetto di sobrietà, presentandosi con un novero di quattro statue annicchiate e un affresco posto sopra il portone d’ingresso principale che raffigura la Madonna e San Biagio ai suoi piedi. Per notare il campanile con l’orologio occorre spostarsi leggermente a destra rispetto alla frontalità ecclesiale.

L’interno è percorso da tre navate che permettono di far confluire gli sguardi sull’altare dell’abside, ai lati del quale trovano posto due cappelle dedicate rispettivamente alla Madonna di Lourdes e al Sacro Cuore. I quadri sacri portano la firma di Costantino Sereno. Di pregio anche l’orchestra in legno policromo settecentesco e l’organo di fine Ottocento. La chiesa è epicentro la seconda domenica di ottobre della Festa dei Corpi Santi.

Sulla via principale troviamo la Chiesa di San Rocco, rappresentante del tardo barocco di arte povera, tipico del ‘700. A navata unica, custodisce con scenografica gelosia un altare in legno dalla forme arrotondate e decorato da foglie d’acanto. Un vecchio coro si pone alle sue spalle e più in alto il quadro con San Rocco, San Sebastiano e la Madonna con il Bambino. La Festa di San Rocco è celebrata ogni anno l’ultima domenica di agosto.

A ca. 1 km da Faule sembra quasi nascondersi il Santuario della Madonna del Lago, sontuoso luogo di culto ben appartato, corredato di una bella cornice naturalistica. Ha proporzioni nel complesso armoniose, una facciata dal bianco vivace e un campanile la cui base è compresa fra le mura della chiesa. Al fondo si vede chiaramente l’altare contemporaneo e nella parte retrostante quest’ultimo l’ottocentesco dipinto di Costantino Sereno raffigurante la Madonna con il Bambino seduta su uno scoglio in mezzo al lago.

Eventi, sagre e manifestazioni

La prima domenica di settembre si svolge la processione della Madonna del Lago, condotta fra le vie del borgo su una barca e accompagnata da tante fiaccole accese impugnate da un lungo stuolo di fedeli. Evento d’altro genere, la Sagra della Bagna Caoda nel mese di ottobre celebra una gustosa prelibatezza piemontese che mai può mancare sulle tavole durante le fredde stagioni.

Come arrivare a Faule

A Faule si arriva percorrendo la SP 663 oppure la SP 207; non avendo stazioni ferroviarie, per raggiungere il borgo bisogna prendere l’autobus che copre la linea Torino – Saluzzo o, in alternativa, quello della linea Pancalieri – Savigliano; aeroporti di riferimento il Cuneo Levaldigi e il “Sandro Pertini” di Caselle Torinese.

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