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Asolo (Veneto): cosa vedere nella cittą dai Cento Orizzonti

Asolo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Asolo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

È uno dei borghi più belli del Veneto lo stesso Giosuè Carducci ne sancì la bellezza soprannominandola La città dai Cento Orizzonti: è Asolo, piccolo comune che di adagia sulle pendici dei Colli Asolani, area geografica di transizione tra la Marca Trevigiana e le Prealpi Bellunesi, terra di panorami mozzafiato, di bellezze naturali, di risorse storiche ed artistiche e di bontà enogastronomiche d'eccellenza.
Il moltiplicarsi di orizzonti che ispirò il poeta lo si deve ai numerosi profili collinari che si sovrappongono apparentemente all'infinito se si lascia vagare lo sguardo verso nord, dove s'impennano i rilievi più alti del bellunese, ma non solo questo ha reso Asolo una delle mete di soggiorno ricercate nel corso dei secoli.

Asylum, infatti, l'evocativa etimologia del toponimo, ovvero luogo di asilo, di accoglienza e di pace, parla da sé; la posizione favorevole ed il clima mite, infatti, ne fanno un municipium della Roma Repubblicana del I secolo a.C., con tanto di acquedotto, terme, foro e teatro.
In seguito è stato un Importante centro cristiano autonomo già nel 591 dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, ruolo che mantenne sicuramente fino al 969, quando il Castrum de Asilo viene annesso al vescovado di Treviso. Diviene in seguito terreno di conquista di importanti famiglie nobiliari del territorio, gli Ezzelini, gli Scaligeri, i da Camino ed i Carraresi, finché non entra a far parte del territorio della Serenissima Repubblica di Venezia e diventa nei secoli seguenti una delle perle della ricchissima "gioiosa et amorosa" MarcaTrevigiana,come veniva definita la zona compresa tra i monti bellunesi e le lagune venete, per le sue ricchezze, i fiorenti commerci e la stabilità politica.
Dal 1489 al 1510 Asolo ospita la sfarzosa corte rinascimentale di Caterina Cornaro, regina in esilio di Cipro ed Armenia, la quale cede il suo regno alla Repubblica di Venezia in cambio della pace e della tranquillità offerti dalla cittadina, contribuendo a trasformarla in uno dei più fiorenti centri culturali dell'epoca.
Dopo la caduta della Serenissima Asolo diventa terra di dominazione austriaca che si rivela lungimirante, dà vita ad importanti riforme istituzionali e organizza importanti programmi di recupero urbanistico-storico.

Asolo è, dunque, una città fortunata, ricca e felice e lo sviluppo dell'impianto urbanistico si è sempre svolto, anche nei tempi più recenti, nel pieno rispetto dell'ambiente circostante e delle testimonianze artistico-architettoniche di cui il piccolo borgo è ricco. Suggestive le piccole e tortuose strade del centro storico su cui affacciano ville con logge ed eleganti trifore e palazzi signorili con porticati in stile veneziano o costruzioni più semplici e razionali in stile medievale che presentano colonnati con sesti acuti dal sapore gotico. Il dedalo di foresti, così si chiamano le strade, s'inerpica sul Monte Ricco ed una volta passata la porta medievale del Colmarion, testimonianza della lunga cerchia di mura fortificate che cingevano il piccolo borgo, si possono percorrere i 276 gradini che arrivano fino in vetta e permettono di visitare la Rocca Medievale costruita nel XIII secolo, un'imponente struttura a forma di poligono regolare che domina la pianura padana sottostante e l'arco alpino e regala scorci panoramici ad ampio respiro.

Gli appassionati d'arte, invece, possono partire da Piazza Maggiore, oggi Piazza Garibaldi, il centro simbolico della cittadina, e dalla splendida fontana cinquecentesca ancora alimentata dall'acqua trasportata dall'antico acquedotto di epoca romana, in mezzo alla quale spicca il Leone Alato di San Marco, a tributare lo stretto legame, ancoro oggi esistente, che c'è sempre stato tra Asolo e Venezia. Scendendo una scalinata si arriva alla Cattedrale a tre navate costruita intorno all'anno 1000 su un edificio termale romano e terminata tra il XVIII ed il XIX secolo che ospita un altare maggiore in marmo di Carrara, un fonte battesimale della fine del '400 che porta lo stemma della regina Cornaro e due importanti pale rinascimentali.

Altrettanto merito artistico va tributato alla Loggia del Capitano, o della Ragione, fulcro della vita amministrativa di Asolo nel corso dei secoli, oggi sede del Museo Civico che ospita la Pinacoteca, l'Archivio Storico, la Sezione Archeologica e quelle dedicate all regina Cornaro ed a Eleonora Duse che proprio qui spese, come molti altri artisti e poeti, quali il vittoriano Robert Browning o la saggista Freya Stark, gli ultimi anni della sua vita anche lei rapita dalla magia di questi luoghi. Sulla stessa piazza affaccia ciò che resta del Castello della Regina Cornaro, uno dei simboli, insieme alla Rocca, di Asolo. Costruito nel X secolo ha subito numerosi interventi di ampliamento ed adeguamenti ed è stato in parte demolito nell'Ottocento. Il Castello ha ospitato i signori ed i vari podestà veneziani che si sono succeduti al governo della città, finché non ha dato asilo alla ex regina di Cipro che ne fece un'autentica reggia impiantando anche al meraviglioso giardino, ancor oggi visitabile; del sontuoso palazzo sono rimasti in piedi la Torre dell'Orologio, la Torre Mozza e la Sala delle Udienze, attualmente sede del Museo Duse.

È indiscutibile che questo piccolo pugno di case arrampicato sulla collina presenti una concentrazione di bellezze storico-architettoniche di notevole pregio, ma non è solo questo il fascino che Asolo esercita sui visitatori alla scoperta del territorio, in quanto altrettanto suggestivi ed affascinanti sono gli itinerari nelle vicinanze: da quelli naturalistici che si snodano tra le colline terrazzate ad ulivi e nei boschi circostanti, a quelli enogastronomici, imperdibile un assaggio del Prosecco Superiore di Asolo che si è meritato il marchio DOCG, in temibile concorrenza con il più rinomato Porsecco di Valdobbiadene, le cui famose colline si allungano poco più a nord, o i piatti di cacciagione e radicchio, senza dimenticarsi di fare una visita alla meravigliosa Treviso, a spoco più di 30 km, che si è conquistata il soprannome di Città d'Acque grazie ai suoi mille canali che la solcano che la fanno sembrare una piccola Venezia, o a Castelfranco Veneto, a 15 km, per raggiungere la quale si percorre la Strada dell'Architettura, un itinerario culturale disseminato di ville edificate da Andrea Palladio di incredibile valore architettonico, a, per finire, a Possagno, cittadina che ha dato i natali ad Antonio Canova e nella quale si possono ammirare opere dell'artista.

Ricca e divertente è anche la proposta di eventi e spettacoli offerta dal comune e dalle associazioni del territorio, prima fra tutte la Pro Loco: il Mercatino dell'Antiquariato si svolge ogni seconda domenica del mese tra i foresti del centro storico, a parte in luglio ed in agosto, mesi che sono, però, allietati da concerti serali di musica da camera, jazz e da strada, sagre, mostre e spettacoli teatrali. Il ciclo di eventi estivi si apre nell'ultimo fine settimana di giugno con il Palio Asolano, in cui viene rievocato l'arrivo trionfale in città della regina Cornero nel 1489, tra cortei in maschera, gare medeiavli ed una biga che trasporta una dama raffigurante la regina fino al suo castello.

Come arrivare
In auto. Da est percorrere l'A27 ed uscire a Treviso Nord e proseguire prima sulla SP102 ed in seguito sulla SP101 che porta direttamente in città. Per chi proviene da ovest percorrere l'A4 fino al casello di Vicenza Nord e proseguire sulla SR53 fio a destinazione.
In treno. Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Montebelluna, a 15 km, Castelfranco Veneto e Bassano del Grappa, a 16 km, e Cornuda, a 8 km.
In autobus. I servizi di autobus extraurbani sono gestiti dalla società MobilitàdiMarca (MOM) e sono numerosi i collegamenti sul territorio.
In aereo. Gli aeroporti “Marco Polo” di Venezia, a circa 70 km, e “Andrea Canova” di Treviso, a soli 35 km, dispongono di servizi navetta che servono Asolo.
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 Pubblicato da - 01 Novembre 2016 - © Riproduzione vietata

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