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Castelfranco Veneto, la visita alla cittą murata e le sue ville

Castelfranco Veneto, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Castelfranco Veneto dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Castelfranco Veneto è una piccola città della pianura trevigiana. Situata in posizione centrale, dal comune si raggiungono facilmente Padova, Venezia e Vicenza (oltre Treviso, ovviamente). Proprio questa collocazione l’ha resa, un tempo, centro privilegiato per gli scambi mercantili; si incontravano qui infatti tre vie importanti: l’Aurelia, la Postumia e la Cornelia.

Il territorio del comune fu quindi un tempo controllato dai romani e successivamente alle invasioni barbariche entrò nell’area di interesse della vicina Treviso. Nel 1195 venne eretto il Castello, con funzione difensiva, contro i vicini nemici di Padova e Vicenza e vi furono inviate cento famiglie di uomini liberi ad abitarvici.

Da qui deriva il nome del comune che significa appunto “castello libero da imposte” (l’aggettivo Veneto verrà ufficialmente aggiunto solo nel 1867). Con la colonia arrivarono i soldati, poi le leggi e Castelfranco diventa poco alla volta un piccolo borgo. Con la venuta in Italia di Federico II viene inviato un vicario imperiale, Ezzelino da Romano che governerà qui fino alla fine del duecento, quando Treviso riuscirà a rientrare in possesso del castello. Durante il XIV e XV secolo saranno le famiglie dei Caminesi da Treviso, dei Carraresi di Padova e gli Scaligeri di Verona a controllare il piccolo borgo.

Dopo alcuni anni di confusione causati dagli accordi della Lega di Cambrai, Castelfranco passa sotto il dominio di Venezia e il piccolo comune vive un periodo di grande splendore, la sua campagna diventa infatti meta ambita per le vacanze estive delle nobili famiglie veneziane che investono quindi nel territorio. Nella prima metà dell’ottocento saranno francesi e austriaci a contendersi il dominio della zona, fino a che nel 1866 viene formandosi il Regno d’Italia.

In questa zona della nostra penisola, spesso sconosciuta e sottovalutata, sono diversi i luoghi di interesse. Numerose sono le ville sparse per il territorio e le opere d’arte al loro interno. I paesaggi sono quelli genuini della campagna, interrotta dalle lussuose dimore dell’antico patriziato veneziano.

Un esempio di queste lussuose costruzioni è Ca’ Amata, realizzata nel 1711 dall’architetto Giovanni Rizzetti. Gli echi dello stile palladiano emergono chiaramente, tuttavia questa villa si fonde pienamente con il contesto in cui è inserita. Priva di giardino e circondata dall’immensità dei campi coltivati si sviluppa orizzontalmente su di un unico piano. Qui piacere e lavoro si uniscono appieno, la villa è separata dai suoi campi da semplici fossati e costituisce con essi un unico paesaggio. Ed è proprio questo l’elemento tipico delle Ville Venete: la rispondenza fra esigenze estetiche ed esigenze pratiche. La loro diffusione nel corso dei secoli fu endemica, divenendo un vero e proprio simbolo di ricchezza, potere e prestigio.

Ancora più antica di Ca’Amata è Villa Chiminelli, costruita sui resti di una precedente domus nella seconda metà del ‘500. Anche se non è molto conosciuta è indubbiamente bellissima: affrescata all’interno e all’esterno dalla scuola di Paolo Veronese, le sue dimensioni ridotte e la ricercatezza degli elementi decorativi mostrano chiaramente la funzione principalmente di dimora da villeggiatura, dove l’otium era l’attività privilegiata.

Cantine a volta, piano nobile rialzato con salone centrale più quattro sale ai lati e loggia d’ingresso, granaio al primo piano. Solo successivamente fu annesso al corpo centrale un’ala a due piani e venne modificato il giardino per far spazio ad una barchessa. Sul bel portico d’ingresso si affaccia infine una cappella con altare ligneo quattrocentesco. Nella facciata della Villa spicca lo stemma dei Soranzo, tuttavia all’interno ne sono rappresentati anche di altre nobili famiglie.

L’ingresso è arricchito da un esempio di “architettura dipinta” e da splendide statue delle quattro stagioni ai lati della scalinata. Le sale della Villa hanno una decorazione alla “maniera” del Veronese: putti, fiori, festoni, uccelli, strumenti musicali e rappresentazioni allegoriche di vario genere.

A sud della dimora si estende un grande giardino all’Italiana chiuso da un antico muro affrescato e decorato da fontane e statue di pregio. All’interno della villa sono poi visitabili tre musei, il museo Conciario, Agricolo e Contadino che permettono di far luce sugli antichi stili di vita di coloro che vivevano insieme alla famiglia nobile in questi splendidi luoghi.

Insomma, venendo a Castelfranco Veneto è davvero importante non dimenticarsi di ammirare una di queste storiche dimore, elemento fondamentale del paesaggio castellano.
Entrando poi nelle mura del borgo sarà interessante visitare il Duomo in stile neoclassico al cui interno si trovano importanti affreschi, opera, fra gli altri, di Paolo Veronese e Jacopo Bassano più la celeberrima Pala di Castelfranco, dell’illustre Giorgione che proprio qui ha avuto i suoi natali.

La sua Casa (Casa Marta Pellizzari) è oggi visitabile e si trova a poca distanza da San Liberale. Si tratta di un museo dedicato al pittore e probabilmente fu casa di una delle famiglie presso cui Giorgione lavorò in gioventù. L’edificio che più spicca a Castelfranco è pero il Castello che si sviluppa intorno al centro storico. In mattone rosso, con alte mura e sei torri, una delle quali è diventata il campanile del vicino Duomo.

Fuori dalle mura si espande poi un romantico parco all’inglese, il parco di Villa Revedin Bolasco. Un cuore verde risalente alla seconda metà dell’Ottocento, quando il precedente “Paradiso”, il giardino dell’allora Villa Corner, venne trasformato. Il verde dei prati e delle preziose piante è arricchito da specchi d’acqua, opere architettoniche ispano-moresche e eleganti statue. Espandendosi intorno al grande palazzo, sontuoso e imponente, con sale grandi e fiabesche, il parco è la bellissima cornice dell’antica dimora.

Castelfranco Veneto è quindi una città dove l’arte e la storia si fondono mirabilmente nelle sue eleganti ville, segno del prestigio e del valore che aveva un tempo questo territorio. Un valore che è ora tutto da riscoprire, attraverso le visite agli importanti monumenti e i sapori dei numerosi prodotti tipici, da gustare in uno dei tanti agriturismi delle sue campagne. Da non perdere infine la magia del periodo dell'Avvento, con i colorati mercatini di Natale sotto le mura del borgo.


Come arrivare
Si può arrivare a Castelfranco prendendo l’autostrada: l’A27 Mestre – Vittorio Veneto, uscendo a Treviso; l’A31 Vicenza – Piovene Rocchette con uscita a Vicenza Nord e l’A4 TorinoMilanoTrieste, uscendo a Padova.
A Castelfranco Veneto si può arrivare comodamente in treno, nella città c’è infatti una stazione ferroviaria.
Gli aeroporti più vicini sono quello di Treviso e quello di Venezia.
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