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Varazze (Liguria): spiagge e turismo sulla Riviera del Beigua

Varazze, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Varazze dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Protetta climaticamente dal porsi imponente del monte Beigua e compresa nel territorio del Parco Naturale Regionale del Beigua, Varazze è in Riviera delle Palme una delle località di punta che in provincia di Savona si affacciano sul fresco Mar Ligure. Soffia qui una brezza sempre calda e un pizzico d’estate c’è anche durante le stagioni più fredde, sebbene proprio in questa striscia di terra il freddo costituisca un concetto puramente relativo trattandosi di una cenerentola marittima risparmiata dalla rigidità del tempo, si propenda da una parte piuttosto che dall’altra.

Storia

Varazze nasce come cantiere navale denominato in epoca romana Ad Navalia a sottolineare il suo spiccato carattere accentuato dal successivo toponimo utilizzato per identificarla, ovvero Varagine (luogo di varo delle navi). Dal X al XIII secolo matura la ferma volontà di costituirsi Comune e l’obiettivo venne raggiunto nel 1227 entro il contesto delle aspre contese e rivalità fra Savona e Genova, la cui Repubblica acquisì il feudo elevandolo a sede della podesteria.

Caduta l’istituzione genovese nel 1797, Varazze trovò nella Repubblica Ligure un nuovo patrocinio territoriale già inscritto nel Primo Impero francese. L’assorbimento al Regno d’Italia si verificò a Unità Nazionale compiuta e nel 1864 arrivò il titolo di "Città".

Cosa vedere a Varazze

Oggi il centro urbano – imbastito su una suddivisione in quartieri di equo interesse, vedesi San Nazario, Solaro, Camminata, Valli e Borgo - si identifica pienamente nel suo bel centro storico che di monumenti ne ha a non finire, emblema dei quali risulta la pimpante Collegiata di Sant’Ambrogio all’interno delle mura medievali. Titanica per dimensioni e a croce latina, fa sensazione per la sontuosa cupola e, soprattutto, per lo stiloso campanile a cinque piani aventi ognuno finestre trifore che ne rendono riconoscibilissimi i tratti romanico-gotici, emergenti dal rosso sfondo che stacca dalla facciata neorinascimentale per la quale è molto apprezzata. L’interno abbonda di altari settecenteschi, cappelle ed elementi artistici altisonanti, le Storie di Sant’Ambrogio di Giuseppe Isola, il polittico di Giovanni Barbagelata con Sant’Ambrogio, Santi e Angeli musicanti, la statua marmorea dell’Assunta di Francesco Maria Schiaffino e tante altre pregevoli opere, organo Mola compreso.

Procediamo nella visita di Varazze osservando sempre più vicino l’Oratorio del’Assunta, molto diverso rispetto al precedente edificio religioso, meno ricco ma orgoglioso dei suoi affreschi presbiteriali e del suo organo Serassi del 1827. Speculare ma non similare è l’Oratorio di San Giuseppe e della Santissima Trinità, coabitante nel centro in prossimità immediata della Collegiata: esteriormente inganna, si presenta spoglio, apparentemente insignificante e di vecchio impianto, ma è appunto un inganno poiché la visita all’interno lascia esterrefatti non poco. Merito delle tantissime tele dedicate a personaggi biblici, Episodi della Vita di San Giuseppe, una statua della Madonna con Bambino, un crocifisso processionale e una cassa della Sacra Famiglia, manufatti testimoni di un periodo frapposto fra Cinquecento e Settecento.

Fuor delle mura ecco spuntare la Chiesa dei Santi Nazario e Celso, e anche qui predomina un organo a canne, creato da Tommaso Il Roccatagliata a fine ‘700 ma modificato da Gerolamo Mordeglia nei primi anni del ‘900. Varazze ha tributato al culto una tesoreria di edifici davvero fornita, ergo nella lista entra di diritto anche l’Oratorio di San Bartolomeo, che le sorprese le sfodera sia all’esterno che all’interno, per cui va contemplato tutto il suo corredo ligneo e il polittico raffigurante la Pietà, l’Annunciazione e Santi realizzato nel 1535 da Teramo Piaggio. Serrano la fila la Chiesa di San Domenico e il Santuario di Santa Caterina da Siena prima di spostare l’attenzione nelle varie frazioni, ognuna con altri luoghi di culto di non poco conto.

Dedicato a un santo ma di civico valore è Palazzo Beato Jacopo da Varazze, che si ricorda prettamente per il suo essere sede municipale. Si può concepire Varazze – naturalmente per chi cerca di immaginarsela non essendoci mai stato – come una sorta di museo cittadino a cielo aperto, polivalente e dotato, sfaccettato sia morfologicamente, sia artisticamente che naturalisticamente.

Reca effigi di un tempo fuori portata, di gran lunga antecedente al Medioevo, un menhir sui Piani d’Invrea, un rifugio plurimillenario e una strada megalitica. Il mare ha poi celato per secoli una vecchia nave romana, probabilmente una galea, rinvenuta di recente sui fondali. Riemergendo, la natura ovunque avvolge e intrattiene, ergo l’altalenanza spiaggia-passeggiata s’infittisce e fa proselitismo maturo, facilitato dall’abbondanza di flora e fauna che tessono non uno ma due siti d’interesse comunitario.

Spiaggia e Marina di Varazze

Sono queste caratteristiche di un paesaggio da vivere davvero a tutto tondo, forte della Bandiera Blu attribuita dalla FEE – Italia per la qualità delle spiagge e relativi servizi presenti a Marina di Varazze. Il gran numero di stabilimenti balneari spiega il piazzamento ottenuto dalla cittadina per bagni, hotel e residence.

Il porto turistico rappresenta un piccolo gioiellino che ospita pertanto il Museo del Mare e i suoi modellini nautici. I cantieri navali sono l’anima di Varazze, sicché si spiega la valorizzazione dei punti di sbocco sul mare e gli attracchi disseminati lungo la costa comunale, nonché una sensibilità all’ecosistema incarnata nell’installazione del Tesla Supercharger, punto ricarica per veicoli elettrici.

Visitato esso, facile rituffarsi fra le meraviglie del cristallino mare, che serba l’ultima vera sorpresa, cioè il relitto della nave Pontida, vittima di un siluramento a opera di un sottomarino tedesco attivo durante la prima guerra mondiale. La carcassa si è inabissata a 70 metri di profondità, all’oculata mercé dei subacquei appassionati di esplorazioni sotto la superficie.

Il culto dello sport è a Varazze proporzionale alla sua bellezza: il turismo è anche questo, surf di prima mattina, gare alla ricerca dell’onda perfetta, pattinaggio su strada, atletica, tennis e molto altro in una logica di educazione espansa a più livelli del dinamismo e del divertimento indoor e outdoor.

La tavola sostiene prodotti tipici e lavorazioni di punta come quelle dell’olio extravergine d’oliva e del cioccolato, ma la Liguria è anche la regione della focaccia e del pesto e nemmeno il caffè si fa mancare. Agriturismi, ristoranti e trattorie vi sapranno far apprezzare la gastronomia vigente in località.

Come arrivare a Varazze

In auto si prenda l’Autostrada A10 e si esca al casello di Varazze oppure a Cella Ligure; la stazione ferroviaria si trova sulla linea Genova – Ventimiglia; l’aeroporto di Genova è il più vicino, dista infatti solamente 24 km.

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