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Erice (Sicilia): la storia, i monumenti e cosa vedere

Erice, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Erice dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Sulla vetta più alta inciela una medievale borgata irta di torri. È il piccolo borgo di Erice, dominato una volta dal più famoso tempio della dea più famosa, Venere”.

Con queste parole ammirate, nel 1952, lo scrittore francese Roger Peyrefitte descriveva la bellezza senza tempo di Erice, cittadina siciliana della provincia di Trapani, abbarbicata su un monte a 750 metri di quota.

La storia di Monte San Giuliano

Chiamato Monte San Giuliano sino alla fine del secondo conflitto mondiale, il comune prese poi il nome di un personaggio mitico ucciso da Ercole, lo stesso che porta tuttora. Ma il nome non è l’unico aspetto di Erice che rimanda al passato e alla letteratura classica: le origini del paese sono infatti molto antiche, e i Romani lo scelsero come sede di un importante tempio dedicato alla venere Ericina, lasciando numerose testimonianze del loro passaggio.

Se si considerano le frazioni della periferia, l’intero territorio comunale conta quasi 29 mila abitanti, mentre l’Erice più antica, quella fatta di torri e mura arrampicate alla roccia, contiene appena trecento persone. Nella stagione estiva, tuttavia, la popolazione aumenta di circa dieci volte, grazie all’enorme successo delle bellezze storiche e paesaggistiche locali.

Clima e quando andare

Anche il clima, a dire il vero, contribuisce ad attirare numerosi turisti: di tipo mediterraneo, accarezzato da una brezza dolce che mitiga l’estate e caratterizzato da temperature sempre piacevoli, anche nei mesi invernali, anche se rispetto alla costa è da considerare un raffreddamento per il fattore altitudine, visto che Erice si trova a più di 750 m di altezza. Gennaio è il mese più freddo, con temperature medie che vanno da una minima di 3-5°C a una massima di circa 10°C, mentre in agosto la minima media è sui 15-16°C e la massima media raggiunge i 24-26°C. Anche le piogge, concentrate soprattutto in dicembre e gennaio, lasciano le stati libere dal maltempo: in luglio e agosto piove in media appena 2 giorni al mese, contro i 12 giorni mensili dell’inverno.

Cosa vedere nel borgo di Erice

Le condizioni favorevoli consentono di passeggiare per le vie di Erice con calma, godendo appieno delle sorprese che il cuore medievale riserva. Già le antiche mura, che abbracciano le viuzze strette e tortuose del centro, suscitano stupore e pretendono rispetto per la loro imponenza, superate in maestosità soltanto dal Castello Normanno. Edificato in epoca normanna sui resti del famoso Tempio di Venere, il maniero è austero e essenziale all’esterno, mentre custodisce nelle sale interne numerosi affreschi e gli aredamenti originali del tempo.
Poco distante una altra piccola fortificazione merita una visita: si tratta della Torretta Pepoli.

Del Tempio alla Venere Ericina, comunque, non tutto è andato perduto. Ancora oggi, infatti, si possono ammirare i resti di un pozzo sacro, un edificio termale e alcune dimore signorili, trovati durante alcuni scavi nel cortile del Castello. L’edificio religioso più bello di Erice è sicuramente la Chiesa Madre dell’Assunta, del XIV secolo, mentre le costruzioni civili più importanti sono il Palazzo Comunale, contenente la Biblioteca e il Museo Civico Cordici con numerosi reperti archeologici, e i numerosi palazzi del Seicento e Settecento, testimoni eloquenti del fastoso passato cittadino.

Eventi, sagre e manifestazioni

Molte sono poi le feste e le manifestazioni popolari che animano le vie del borgo, specialmente nei mesi estivi. Tra le date più significative c’è l’ultimo mercoledì di agosto, quando si celebra la patrona Maria SS. di Custonaci in tutta la campagna della zona, attraverso diverse cerimonie che culminano nella solenne processione finale. Un’altra suggestiva processione è quella dei Misteri, che si svolge il Venerdì Santo e trova lo scenario perfetto nelle vie cittadine di impronta medievale. Nelle strade pittoresche di Erice sfilano infatti pregiati gruppi statuari, ripercorrendo le tappe fondamentali della Passione di Cristo. Durante il Natale anche il borgo siciiano ospita i tradizionali mercatini natalizi.

Infine, per i più golosi, Erice offre una cucina genuina e ricca di specialità prelibate. Il dolce tipico della zona è il Genovese alla crema, fatto di pastafrolla e spolverato di zucchero a velo, talvolta farcito di ricotta, a cui si aggiungono i Mustaccioli, i biscotti che sin dai tempi antichi vengono preparati a mano nei conventi di clausura.

Come arrivare ad Erice

Per fare un salto nel passato e raggiungere le atmosfere magiche di Erice esistono varie possibilità. Chi viaggia in auto e viene da Messina, a 350 km circa dalla meta, deve imboccare l’autostrada A20 Messina-Palermo, proseguire sulla A29 Palermo-Mazara del Vallo quindi continuare in direzione Alcamo-Trapani e uscire a Trapani, da cui seguire le indicazioni. Da Palermo, a 100 km da Erice, si prende la A29 Palermo-Mazara del Vallo, si continua in direzione Alcamo-Trapani e si esce sempre a Trapani; infine da Catania, a 340 km circa, si prende la A19 Catania-Palermo, si continua sulla A29 verso Alcamo-Trapani e si esce a Trapani.

Per chi decide di viaggiare in treno conviene scendere ancora una volta alla stazione di Trapani: da qui una funivia conduce direttamente sulla vetta più alta di Erice. L’aeroporto di Trapani (Birgi) è a 34 km circa.
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