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Alcochete e la Riserva Naturale do Estuário do Tejo

Alcochete, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Alcochete dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Fondata dagli arabi con il nome di “Alcaxete”, che significa “forno”, probabilmente a causa dei grandi forni per la cottura dell’argilla che esistevano in quei luoghi, Alcochete fu conquistata da D. Afonso Henriques, il primo re del Portogallo, nel XII secolo. Nel XV secolo la regione, dove abbondavano specie quali i cervi, i cinghiali e i lupi, era particolarmente frequentata dalla nobiltà, che vi organizzava grandi cacce e risiedeva per lunghi periodi nelle residenze estive.

Le saline sono la grande ricchezza naturale della zona e Alcochete è stata a lungo considerata il più importante centro di produzione di sale del paese, attività ancora oggi fondamentale per l’economia locale. Come in quasi tutto il Ribatejo, anche ad Alcochete si allevano tori e cavalli e la popolazione coltiva il gusto per la festa brava, che raggiunge il culmine nelle "Festas do Barrete Verde e das Salinas", che hanno luogo ogni anno nella seconda settimana di agosto e in cui le largadas e le corride di tori rappresentano lo spettacolo più caratteristico.

Nelle vicinanze si trova la “Reserva Natural do Estuário do Tejo”, dove si possono osservare le diverse specie di uccelli che passano di qui durante la migrazione, tra cui gli stormi di fenicotteri. Dalla sorgente, in Spagna, nella Serra de Albarracín, alla foce, in prossimità di Lisbona, il Tago percorre 1.100 km ed è il fiume più lungo ad attraversare il Portogallo.

Il suo estuario, situato di fronte alla zona orientale di Lisbona, è di tali proporzioni da essersi meritato il nome di “Mare di Paglia”. L’area, classificata Riserva Naturale e ubicata a nord di Alcochete, rappresenta la più estesa zona umida del paese ed è una delle dieci più importanti d’Europa. Tale statuto le è stato attribuito per la protezione degli uccelli migratori acquatici che la frequentano. Nelle stagioni migratorie, l’Estuario accoglie infatti oltre 120.000 uccelli, tra cui si distinguono le avocette, una vera e propria concentrazione che raccoglie in questo luogo oltre il 20% della popolazione di avocette di tutta l’Europa Occidentale.

Ma sono gli stormi di fenicotteri rosa a offrire uno spettacolo inatteso. Sembra sempre impossibile che siano proprio questi uccelli a concentrarsi ogni estate nelle lagune di Alcochete, così vicino a Lisbona, in un’immagine che ci porta in luoghi molto distanti, decisamente più a sud.

La “Reserva Natural do Tejo” si estende fino a Vila Franca de Xira, in una zona di golene dove si allevano tori e cavalli per le corride alla portoghese. Altre attività tradizionali, oggi in declino, hanno lasciato traccia della propria presenza, come le Saline di Samouco e i Mulini a Marea di Seixal, attualmente trasformati in ecomusei.

La Riserva può essere visitata a piedi, in bicicletta o in automobile, seguendo i percorsi proposti. Se volete avere una prospettiva diversa, fate un’escursione a bordo di una delle imbarcazioni tipiche che un tempo solcavano le acque del fiume trasportando persone e merci, come le fragatas e i varinos.

Fonte: Ufficio turistico del Portogallo
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 Pubblicato da - 29 Gennaio 2009 - © Riproduzione vietata

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