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Lindos (Lindo): vacanza nell'isola di Rodi

Rodi, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Rodi dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Lindos, in italiano semplicemente Lindo, è un’antica città greca situata nella parte sud-orientale dell’isola di Rodi, la perla del Mar Egeo. La cittadina, situata a 55 chilometri dall’abitato di Rodi e che oggi conta poco più di 3.500 abitanti, è circondata da un territorio montuoso brullo, caratterizzato dal susseguirsi di colline ed alture di modesta altezza ricoperte da una vegetazione bassa, tipicamente mediterranea, nella quale si stagliano gli edifici del centro, tutti di un bianco accecante. Lindos si trova sul mare, in posizione protetta, sotto il pianoro della rocca-castello fortificata dai Cavalieri su cui sorgevano l’Acropoli ed il santuario di Athena Lindia, cinta a nord da una magnifica baia e a sud dall’incantevole caletta dove sbarcò San Paolo. Non ci sono auto né grandi alberghi, solo asini che trasportano passeggeri ai piedi del castello. L’architettura ricorda quella del capoluogo dell’isola di Pàtmos ed in estate, come del resto tutta Rodi, si riempie di turisti.

L’insediamento, a cui fece riferimento anche Omero, divenne un centro importante e demograficamente consistente in epoca dorica, quando si consacrò come la città più importante dell’isola ed entrò a far parte dell’antica confederazione sacrale dell’Esapoli Dorica, composta, come si evince dal termine, da sei cittadine. Nel corso del V secolo l’Esapoli divenne Pentapoli, per via dell’esclusione di uno dei sei centri fondatori: Alicarnasso. Il tracciato antico è situato esattamente al di sotto di quello dell’attuale Lindos, nei pressi della quale sono stati rinvenuti tracce del tempio di Dioniso e di un teatro ricavato scavando direttamente nella roccia. Sulla collina davanti all’Acropoli si trova un’altra testimonianza del glorioso passato, il cosiddetto sepolcro di Cleobulo, un monumento sepolcrale a cupola risalente all’incirca al 100 a.C.

Turismo balneare a parte, Lindos meriterebbe si essere visitata anche solo per la bellezza dei siti archeologici e delle architetture che la caratterizzano. L’area di maggior interesse è quella della Rocca di Lindos, raggiungibile facilmente a piedi attraversando il paese, oppure a dorso d’asino, così da evitare meglio la miriade di venditori di paccottiglia turistica disseminati lungo il percorso. Sulla cima della collina, 116 metri sopra il livello del mare, si affiancano armoniosamente i resti di due civiltà: l’acropoli ed il castello dei Cavalieri. Permeati da un fascino particolare, i resti dell’Acropoli, all’interno della quale si trova il tempio in stile dorico dedicato ad Atena Lindia nel IV secolo a.C., sono l’emblema di un epoca, una testimonianza tangibile del livello culturale raggiunto dai greci già nel V secolo a.C. Sui basamenti delle statue e dei bassorilievi che ornavano gli spazi interni sono state trovate le “firme” degli artisti che li realizzarono minuziosamente, incidendo così il proprio nome nei libri di storia. In un antico testo epigrafico rinvenuto nei paraggi furono invece scoperti gli inventari delle offerte e delle epifanie della dea. A differenza dell’Acropoli, il Castello si presenta si nostri occhi come un commisto di tecniche e stili, in quanto ricostruito per due volte: nel XIV secolo dai Cavalieri di Rodi e tra il 1913 ed il 1947 negli anni di occupazione italiana. In cima alla scala dalla quale si accede al sito è posto un rilievo raffigurante una nave, sormontato da una statua dell’ammiraglio Agesandro di Mikion, frutto del lavoro di Pitocrito, l’artista che, tra l’altro, realizzò anche la Nike di Samotracia, esposta al museo del Louvre a Parigi. All’interno, vi sono un vasto cortile contenente tre cisterne ed i resti della chiesa bizantina dedicata a San Giovanni. Sempre in questa zona si trovano anche i resti di alcune colonne risalenti al III secolo a.C., un tempo parte integrante dell’immensa stoà del periodo ellenistico.

Meno conosciuta ma comunque meritevole di una visita è la Chiesa della Panagìa, situata nel centro del paese, che racchiude bellissimi affreschi risalenti al XVIII secolo ed alcune icone sacre.

Terminate le visite culturali, ci si può finalmente dedicare al turismo marittimo. A sud del borgo si può godere dei meravigliosi scenari della caletta di Agios Pàvlos, praticamente chiusa da due lunga braccia di terra, sul cui litorale si erge una piccola cappella che segnala il punto in cui, secondo la tradizione, sarebbe naufragato San Paolo. Le piacevoli e calde acque del Mar Egeo attirano ogni anno molti turisti in questa porzione di costa, che comunque rappresenta ancora un vero e proprio paradiso naturalistico.

Nei dintorni di Lindos si trovano altri siti che non possono essere dimenticati. Innanzitutto Làrdos, un bel borgo commerciale a soli 8 chilometri dal centro di Lindos, ma anche e soprattutto il Monastero di Ipsenis, situato a 4 chilometri da Làrdos nel bel mezzo di una foresta dimora di diversi esemplari di daini e cervi. A 5 chilometri da Làerma il monastero di Thari custodisce begli affreschi del XII secolo, mentre la pista carrozzabile in direzione “Castle” conduce, dopo soli 8 chilometri, al villaggio di Asklipiio, dominato dai ruderi di un castello. Da visitare anche la chiesa di Kimisi Theotokou, del tardo XI secolo, con notevoli affreschi dei secoli XIII e XIV.

Il clima è tipicamente mediterraneo, mite e temperato durante tutti i dodici mesi dell’anno. In estate le massime sono generalmente comprese tra 30 e 35 gradi, anche se il caldo canicolare è scongiurato dallo spirare del fresco vento chiamato Meltemi. I mesi migliori per unire turismo balneare a visite archeologiche sono comunque quelli primaverili ed autunnali. Le precipitazioni, molto scarse per tutto l’anno, tendono ad intensificarsi solo tra dicembre e gennaio.

Per raggiungere Lindos bisogna innanzitutto arrivare a Rodi, da cui partono ogni giorno almeno due pullman che, in appena un’ora, conducono in città.
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 Pubblicato da - 09 Aprile 2009 - © Riproduzione vietata

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