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Butrinto (Albania), visita alla cittą e al sito archeologico patrimonio UNESCO

Butrinto, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Butrinto dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Butrinto è un’affascinante città albanese situata all’estremità meridionale del paese, affacciata sulle acque del mar Ionio a pochi chilometri dall’isola di Corfù e dal confine con la Grecia continentale. Il centro sorge su una collina di modesta altitudine nei pressi del Canale di Vivari, una zona strategica sia per il controllo della terraferma che delle acque circostanti.
Ciò ha reso Butrinto una città contesa dalle più grandi potenze mediterranee della storia antica; una testimonianza si può trovare nella ricchissima storia dell’insediamento, presso il quale sono ancora visibili numerose testimonianze del suo passato. Le rovine di Butrinto sono infatti uno dei due siti albanesi presenti nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

I resti più antichi di Butrinto risalgono al X secolo a.C., quando vennero costruiti i primi edifici come parte di un centro cresciuto grazie ai floridi traffici commerciali con la vicina Corfù. In realtà il territorio è abitato dagli esserei umani fin dalla preistoria. In epoca medievale si sono susseguiti nel controllo e nella conquista della località diverse popolazioni, tra cui i Bizantini, i Normanni, i Bulgari ed i Veneziani. Questi ultimi costruirono una fortezza nel luogo dell'antica acropoli, per poi spostarla successivamente nel punto d'ingresso del canale per evidenti ragioni militari e commerciali. Nel XVIII secolo Butrinto passò nelle mani di Alì Pascià di Tepeleni, crudele governatore ottomano che si impegnò, tra le altre cose, nella costruzione di un'altra fortezza sulla sponda opposta del canale.

L'interesse straniero sulla leggendaria città si è mantenuto nel corso dei secoli, tanto che negli anni Venti del XX secolo il governo fascista italiano capeggiato da Mussolini organizzò una missione archeologica in Albania per riportare alla luce i resti dell'antica città, proprio a piedi della collina; fu in quella occasione che il malmesso castello veneziano sulla sommità della collina venne ristrutturato per potere ospitare le statue ed i pezzi archeologici ritrovati, ed essere adibito oggi a museo.
Alcuni decenni più tardi, nel 1959, fu la volta del leader sovietico Nikita Chruščёv (Krusciov, in italiano): durante una visita al Lago di Butrinto, propose all'omologo albanese di trasformare la zona in una base sottomarina nucleare, ma per fortuna la successiva rottura dei rapporti politici tra i due paesi fece naufragare il progetto.

Nel 1992, con il cambio politico che cambiò il volto del paese, l'UNESCO decise finalmente di iscrivere Butrinto nella Lista del Patrimonio dell'Umanità. Fu il primo sito albanese ad essere insignito di tale riconoscimento.
Oggi è uno dei siti archeologici più spettacolari del Mare Adriatico; la penisola sulla quale sorge l'antica città, circondata da una meravigliosa laguna, è parte del Parco Nazionale di Butrinto, aperto ufficialmente nel 2000 ed ampliato nella sua superficie alcuni anni più tardi, fino a raggiungere gli attuali 86 km quadrati.

Nonostante diverse opere rinvenute nel sito siano state trasferite al Museo Storico Nazionale di Tirana, presso le rovine del parco si possono ancora ammirare alcune splendide architetture sfarzosamente decorate. Tra queste spicca l’acropoli greca, un complesso che si è conservato piuttosto bene e che può vantare alcuni edifici davvero suggestivi.
A breve distanza dall’acropoli, immerso tra la vegetazione, si trova un teatro greco risalente al III secolo a.C., modificato nella struttura in epoca successiva dai Romani. Il teatro, inizialmente scoperto dall'italiano Ugolini nel 1928, recava davanti a sé alcune statue, tra cui la cosiddetta “Dea di Butrinto”, mentre nei muri circostanti la struttura furono rinvenute molte iscrizioni inerenti la liberazione degli schiavi come omaggio al Dio Asclepius. Non sono da meno, in quanto a spettacolarità, anche le terme pubbliche, decorate da magnifici mosaici dalle forme geometriche, ed il battistero del VI secolo d.C., che si staglia nel bosco e può vantare lussuosi rivestimenti in mosaico. Tra gli edifici più importanti si annovera anche il Palazzo Tricorno, che come molte altre case romane di Butrinto fu edificato attorno al V secolo d.C.; nei secoli seguenti, dopo essere stato abbandonato per l'innalzamento del livello delle falde acquifere, fu usato come luogo adibito a mercato.

Il clima è mite e prettamente mediterraneo, con inverni quasi mai freddi ed estati anche molto calde. A mitigare il clima ci pensa la vicinanza al mare, l’altitudine relativamente bassa e la protezione dai venti continentali garantita dalla particolare morfologia della zona. Il Sole splende in cielo per la maggior parte dell’anno, mentre una piacevole brezza proveniente dal mare contribuisce a rendere meno afosi i pomeriggi estivi più caldi. La temperatura media annuale è di circa 17 gradi, frutto di valori che variano dai 10°C medi di gennaio ai 25°C di luglio e agosto. Le precipitazioni tendono a verificarsi soprattutto nei mesi invernali e durante l’ultima parte dell’autunno, quando cadono complessivamente circa 1.200 mm di pioggia.

Butrinto è facilmente raggiungibile da Saranda, che dista appena 18 chilometri, ma anche da Valona e Tirana, collegate alla città da un efficiente servizio di autobus. L’Aeroporto Internazionale di Tirana è di fatto l'unico collegamento aereo di una certa rilevanza del paese, mentre un’alternativa comoda ed economica per raggiungere la zona è imbarcarsi con uno dei tanti traghetti in partenza da Ancona, Bari e Brindisi e raggiungere Valona oppure l’isola greca di Corfù. Da quest'ultima località vi sono frequenti collegamenti con Butrinto e la sua costa.

Il Parco nazionale di Butrinto è aperto tutto l’anno e prevede un costo d'ingresso di 700 leke per gli stranieri (200 leke, invece, il prezzo per gli albanesi) ed è visitabile con guide locali autorizzate.

Fonte foto, cortesia: Sito Ufficiale
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