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Frisia (Friesland), alla scoperta della provincia olandese

Friesland, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Friesland dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

I primi turisti che si avventurarono in quelle terre sono stati nientedimeno che i Romani, ben 2000 anni fa. La Frisia - Fryslân nella lingua frisone ufficiale - la provincia più settentriale delle 12 che compongono ei Paesi Bassi, è una terra a sé, che ha nel cuore un po’ di Olanda ma anche tanta voglia di fare di testa sua. L'area, estesa per 100 km nei quali si condensano una varietà di paesaggi, storia e cultura decisamente invidiabile, comprende anche una serie di isole. La sua storia tanto avvincente da averne influenzato il carattere ancora oggi autonomo e indipedente dal resto del paese la connota di originalità. A partire dalla lingua, il frisone che ancora compare soprattutto nella traduzione dei nomi delle città, dalle tradizioni inimitabili e dalla bandiera dai colori bianco, rosso e blu, connotata dal simbolo che ricorda un cuore ma che in realtà rappresenta la forma delle foglie delle ninfee, fiore acquatico d'eccellenza. Certo non mancano, come ovunque in Olanda, le infinite pianure verdi con i bovini al pascolo, gli specchi d’acqua e i villaggi pittoreschi, ma a rendere la Frisia così speciale è stata sempre la capacità di reagire alle difficoltà e rialzarsi con l’inventiva e la tenacia.

Il paesaggio, di per sé, non ha facilitato la vita dei frisoni: soprattutto la zona settentrionale della provincia è dominata dall’acqua, e si fonde così da vicino col Waddenzee che a lungo, in quest’area, è stata dura distinguere il mare dalla terraferma, per di più paludosa. Allora la gente del posto ha deciso di costruire una grande diga, l’Afsluitdijk, in grado di separare lo Zuiderzee dal Mare del Nord e di contenere l’acqua: inaugurata nel 1932, ha certamente contribuito all’integrazione della Frisia nella società olandese, ma ha anche mutato drasticamente lo scenario della provincia, costringendo molti pescatori a reinventarsi da zero. Spesso, chi aveva sempre vissuto in riva al mare, si è ritrovato ad affacciarsi su un lago, e tanti villaggi che vivevano di pesca hanno investito tutto nel turismo, cercando di affermarsi come mete di vacanza.

L’impresa, a dire il vero, è riuscita piuttosto bene: nonostante le difficoltà passate, la Frisia è oggi una provincia bella e interessante, che nel 2009 ha ricevuto dall’UNESCO la nomina a Patrimonio dell’Umanità. La lingua frisone, che pochi utilizzano davvero ma è presente nei cartelli e nelle indicazioni della zona, contribuisce a dare un tocco fiabesco e misterioso a questa realtà. Se ve la cavate con la lingua olandese non illudetevi di poter capire anche questa: i due idiomi, almeno a livello di suono, hanno ben poco a che fare!

Undici sono le città cardella Frisia, a partire dal capoluogo Leeuwarden, con circa 100 mila abitanti e una terna di musei davvero interessanti: il Fries Museum illustra la storia della provincia, ripercorrendo tappe salienti del passato e raccontando le tradizioni del luogo; il Princessehof Museum è una celebrazione raffinata delle ceramiche olandesi; infine il Natuurmuseum Fryslân, dedicato ai bambini amanti della natura, con le simulazioni di volo degli uccelli e l’esplorazione virtuale dei canali in compagnia dei pesci. Se a tutto questo si aggiungono le strade tranquille, le piazzette graziose e alcune testimonianze sulla vita di Mata Hari, nativa della città, si può affermare che una gita a Leeuwarden va inserita nel proprio itinerario, anche solo di passaggio mentre ci si dirige verso le isole.

La segue Sneek (Snits in frisone), altra località rinomata, seconda della provincia per dimensioni. Più che gli amanti della storia e della cultura, qui possono trovare pane per i loro denti gli appassionati di sport acquatici: essendo, questa, una zona ricchissima d’acqua, in cui si concentrano molti laghi e fiumi della Frisia, si rivela perfetta per il windsurf o la vela. La giornata tipo può prevedere un bel corso di vela, da prenotare in una delle tante scuole, e come premio una gustosa mangiata a base di formaggio - le mucche frisoni, a macchie bianche e nere, sono una razza particolare che regala un ottimo latte - o di aringhe soprattutto se ci si trova nelle vicinanze di Heeg, per eccellenza il villaggio dell'aringa in Frisia, che si affaccia sulle sponde di uno dei tanti laghi della provincia, l'Hegemer Mar a sud di Sneek.

L'elenco delle città frisoni segue con Ijlst, Sloten - borgo fondato nel XI secolo che detiene il primato città fortificata più piccola al mondo, Stavoren, Hindeloopen - in frisone Hylpen, località di mille abitanti lungo l’Ijsselmeer, che merita una visita per l’atmosfera incantata da borgo di pescatori con viottoli stretti e ponticelli che snodano sul ricamo dei canali - Workum, Bolsward, Harlingen, Franeker e Dokkum - città legata alla vicenda di San Bonifacio, che venne ucciso nel luogo in cui sorge ora il santuario a lui dedicato ed il laghetto in cui i cristiani usano immergersi, senza berne l'acqua, per gli effetti miracolosi che sembra possa procurare.

Molti turisti scelgono la Frisia per visitarne le isole, Vlieland, Terschelling, Ameland e Schiermonnikoog, note nell’insieme come Isole Frisone. Sono frammenti di terra davvero particolari, dal paesaggio unico, che conquistano i visitatori con la loro aria un po’ malinconica ma anche con spazi vasti e pianeggianti e belle spiagge. Sono cumuli sabbiosi agghindati di pinete, che negli ultimi anni hanno visto crescere la domanda turistica e di conseguenza, insieme ad essa, l’efficienza dei servizi, degli alberghi e dei locali.
Raggiungerle è possibile anche attraverso le attività di wadlopen, che consistono nel camminare sul fango lasciato scoperto dal mare durante i periodi di bassa marea, praticato nel Waddezze classificato come patrimonio Unesco. Nei pressi del villaggio di Pieterburen, famoso per ospitare l' ospedale delle foche fondato nel 1971, è possibile accedere a questa attività caratteristica della Frisia che sfrutta i cicli di bassa marea, alternati a quelli di alta marea. Le tipologie di escursioni sono tante e prevedono anche combinazioni fra percorsi a piedi ed in barca di durata variabile.

Fino al 1850 c'erano nella Frisia ben 2400 mulini a vento. Ne sono rimasti soltanto 124 di cui la maggior parte risale al periodo 1850 - 1900. Le moderne tecniche di propulsione per macchine per la frantumazione, la macinazione e per segare e per muovere le coclee da drenaggio dei polder li hanno resi obsoleti. Ora sono considerati monumenti particolari. Il mulino De Edndracht ad Anjum, costruito nel 1800, ad esempio è stato trasformato in un museo di sei piani nei quali trovano spazio mostre fotografiche, utensili utilizzati per il alvoro nel mulino, riproduzioni di antichi mulini della Frisia e del Dongeradeel oltre ad un motore restaurato del XX secolo. Se si sale fino all'ultimo piano si può godere di una vista mozzatfiato del Lauwersmeer.

Per proseguire un itinerario legato alle tradizioni della Frisia, è importante prevedere una tappa alla fabbrica di zoccoli Scherjon, l'unica di tutta la Frisia. Oltre ai locali dedidati alla produzione degli zoccoli è possibile visitare anche il museo che comprende zoccoli antichi, olandesi e di altre parti del mondo.

I laghi della Frisia rappresentano una risorsa turistica importante che soprattutto negli ultimi anni ha attirato l'attenzione crescente di un turismo che ama la tranquillità e la vita all'aria aperta. La navigazione nei Friese Merene, i laghi della Frisia, offre la possibilità di fermarsi nei porti caratteristici in cui si possono notare anche barche trasformate in abitazioni permanenti e soprattutto di affrontare il percorso senza pericoli considerando che la profondità media dell'acqua è di soli due metri. Oltre a semplici escursioni è possibile affittare le imbarcazioni e affrontare i vari itinerari alla scoperta delle caratteristiche naturali che animano e distinguono quei luoghi.

Tante anche le attività culturali. A Terschelling si svolge annualmente un famoso festival di rappresentazioni teatrali, accolto con grande gioia dagli olandesi come pretesto per recarsi sulle isole. Il nome del festival -si chiama Festival di Oerol- significa “Dappertutto”, e rimanda al tempo in cui i pastori locali lasciavano che le loro mucche pascolassero libere per un giorno all’anno. Ripetuto di anno in anno alla fine di giugno, l’evento dura una decina di giorni e porta nella zona un allegro clima di festa, in dolce contrasto con il paesaggio nordico un po’ freddo.

Freddo per quanto riguarda colori e luci, ma non così rigido dal punto di vista climatico. Il clima frisone, come in gran parte dell’Olanda, è a dire il vero di tipo atlantico temperato, con precipitazioni diffuse ma temperature medie gradevoli. Ad esempio a Leeuwarden le medie di gennaio vanno da una minima di 2°C a una massima di 5°C, mentre quelle di luglio e agosto variano tra i 15°C e i 25°C.

Per arrivare in Frisia è possibile atterrare all'aeroporto di Groningen oppure a quello di Amsterdam. Poi si possono utilizzare i treni se si è diretti a Leeuwarden. Le altre località si raggiungono in treno meno facilmente: si può optare per l’autobus oppure, se si amano il movimento e la vita all’aria aperta, per la bicicletta, mezzo di trasporto amatissimo dagli olandesi. La Frisia è attraversata da molti percorsi ciclabili: la strada nazionale LF3 taglia in due la provincia da nord a sud e attraversa il capoluogo; la LF10 passa sull’Afsluitdijk e la LF22 serve il litorale meridionale per poi dirigersi verso Zwolle, nell’entroterra.
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 Pubblicato da - 01 Settembre 2011 - © Riproduzione vietata

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