Chocholow (Polonia): le terme e il villaggio con le case in legno sui Monti Tatra
Chocholow, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Chocholow dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Posto nelle terre della Polonia meridionale, prossimo al confine slovacco sui Monti Tatra, e al centro della contea di Nowy Targ a nord ovest di Zakopane (considerata la Cortina d’Ampezzo polacca per l’accoglienza e gli impianti sciistici), Chocholow è fra i villaggi della nazione che meglio incarnano la cultura rurale e l’attaccamento a una natura nostalgica che non soffre, per fortuna, dello sfrenato modernismo europeo dilagante in altri Paesi.
Si tratta di un agglomerato di case costruite interamente in legno, molte delle quali di fattura ottocentesca. Nello sparuto concerto pseudo-urbano, le abitazioni (vi risiedono nel complesso poco più di 1.000 persone) si dispongono lungo i lati dell’unica strada principale, un essenziale decumano che taglia in due il piccolo nucleo costeggiando anche l’unico edificio non in legno (lo era prima della ricostruzione nel XIX secolo), la Chiesa gotica di San Giacomo, eretta in pietra.
Di tutt’altro genere è il contesto presente al civico 28, una bottega di proprietà di un talentuoso scultore autoctono dal pittoresco aspetto, funambolo dell’intaglio ligneo e autore di meravigliose opere artigiane e mobili che si accumulano nel laboratorio dove egli stesso ha dimora.
La storia si confonde con la leggenda, perché questo villaggio ha l’inusuale capacità di ottundere piacevolmente i sensi stimolando stupore e contemplazione in un comprensorio nel quale le case sembrano riprendere molte caratteristiche degli sfondi creati dai fratelli Grimm, vedesi l’inquietante parabola di Hansel e Gretel.
A tal proposito, una casa pare fuori de tempo, si trova al numero 24 e si dice sia stata realizzata con il legno di un unico albero, un pino secolare. La gente, qui, è ammantata di somma semplicità, non ha interesse nei confronti del progresso, continua a portare avanti abitudini antiche, coltivare, cogliere e trasportare fisicamente sacchi di grano e fusti di latte proprio come si faceva in passato.
Un soggiorno nel villaggio è comodo e dispone di molte opzioni considerando che la zona offre più soluzioni, pensioni e qualche piccolo ma accogliente hotel oltre a minuscole trattorie e ristorantini dove si mangia e si beve con pochi euro, ovviamente nel più rustico stile del paese.
Si tratta di un agglomerato di case costruite interamente in legno, molte delle quali di fattura ottocentesca. Nello sparuto concerto pseudo-urbano, le abitazioni (vi risiedono nel complesso poco più di 1.000 persone) si dispongono lungo i lati dell’unica strada principale, un essenziale decumano che taglia in due il piccolo nucleo costeggiando anche l’unico edificio non in legno (lo era prima della ricostruzione nel XIX secolo), la Chiesa gotica di San Giacomo, eretta in pietra.
Storia
Storicamente, Chocholow è ricordato per la rivolta condotta contro gli Austriaci nel 1846, cui seguì circa 20 anni dopo una liberalizzazione della politica degli Asburgo. Tali vicissitudini vengono oggi raccontate nel Museo Civico, che si trova al numero 75.Di tutt’altro genere è il contesto presente al civico 28, una bottega di proprietà di un talentuoso scultore autoctono dal pittoresco aspetto, funambolo dell’intaglio ligneo e autore di meravigliose opere artigiane e mobili che si accumulano nel laboratorio dove egli stesso ha dimora.
La visita di Chocholow
Chocholow è divenuto negli anni una meta di villeggiatura ma nonostante un aumentato flusso turistico ha mantenuto la riservatezza che lo ha sempre contraddistinto: il villaggio, in sostanza, sembra una realtà Amish, non suscettibile ai cambiamenti, dall’atteggiamento marcatamente misoneista (cioè contrario a qualunque forma di alterazione dello status quo, in breve conservatore). Ne risulta una dimensione isolata che fa del folclore un palese tratto distintivo molto amato dagli esploratori di nuove terre e lembi di mondo alternativi.La storia si confonde con la leggenda, perché questo villaggio ha l’inusuale capacità di ottundere piacevolmente i sensi stimolando stupore e contemplazione in un comprensorio nel quale le case sembrano riprendere molte caratteristiche degli sfondi creati dai fratelli Grimm, vedesi l’inquietante parabola di Hansel e Gretel.
A tal proposito, una casa pare fuori de tempo, si trova al numero 24 e si dice sia stata realizzata con il legno di un unico albero, un pino secolare. La gente, qui, è ammantata di somma semplicità, non ha interesse nei confronti del progresso, continua a portare avanti abitudini antiche, coltivare, cogliere e trasportare fisicamente sacchi di grano e fusti di latte proprio come si faceva in passato.
Le Terme di Chocholow
Un altro valido motivo anche se forse un po’ meno romantico per visitare Chocholow è costituito dal suo generoso ed efficiente complesso termale che annovera piscine, saune, spazi relax e trattamenti benessere, luogo ideale per distendere i nervi e far giocare i propri bambini in appositi locali e aree giochi. Le Terme di Chocholow (Chocholowkie Termy in lingua polacca) rappresentano il comprensorio SPA più moderno ed esteso del Podhale, sfrutta acque sulfuree a temperature piacevoli e idromassaggi indicati per tutti.Un soggiorno nel villaggio è comodo e dispone di molte opzioni considerando che la zona offre più soluzioni, pensioni e qualche piccolo ma accogliente hotel oltre a minuscole trattorie e ristorantini dove si mangia e si beve con pochi euro, ovviamente nel più rustico stile del paese.
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