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Gand (Gent). Visita all'antica cittą delle Fiandre (Belgio) regina dei canali

Gand, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Gand dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Capoluogo provinciale delle Fiandre orientali, Gent (Gand in francese, secondo la consueta dicitura bilingue belga) è una delle città più affascinanti del Belgio.
Dal punto di vista geografico, il centro è sorto alla confluenza tra due fiumi, il Leie (Lys) e la Schelda (Scheldt), ed è collegato al Mare del Nord, distante circa 65 km, tramite due canali.

Anticamente considerata una delle città più influenti d’Europa insieme a Parigi – e più grande perfino di Londra in epoca medievale –, oggi Gand è un nodo ferroviario di vitale importanza per la rete belga nonché un polo economico capace di concentrare numerose aziende nazionali ed internazionali, oltre a industrie meccaniche, chimiche, tessili e alimentari. La lingua ufficiale che troverete sulle insegne e i cartelli è il fiammingo, ma quasi tutti i cittadini parlano correntemente il francese, l'nglese e anche il dialetto Gantois.

Storia

Il centro di Gent vanta una storia ricca e secolare, tra le più importanti nell’ambito delle città dell’Europa centro-settentrionale.
I primi insediamenti in questa zona videro la luce verso la metà del I secolo d.C., quando i romani battezzarono Ganda, letteralmente “Confluente”, per via della sua collocazione. Fu però a partire dal VII secolo che le abbazie di Saint Pierre e San Bavone accrebbero notevolmente il proprio spessore culturale, identificandosi come polarità sociali sul territorio.

Il successo commerciale della città risale invece al X secolo, durante il quale la città si distinse per la prosperità dell’industria del panno, alimentata dalle importazioni di lana dal sud dell’Inghilterra.
Raggiunto il proprio apogeo nel cuore del Medioevo, Gand venne annessa prima alla Borgogna (1385) e poi al regno degli Asburgo finché, nel 1576, aderì alla riforma protestante, inimicandosi la Spagna ed entrando in una fase di decadenza e crisi economica. La definitiva rinascita avvenne solo tra il XVIII e l’XIX secolo sotto il dominio di Napoleone, principale artefice del rilancio economico della regione grazie all’introduzione della filatura meccanica del cotone e alla realizzazione dei canali di collegamento con il mare.

Cosa vedere a Gand: canali, palazzi e musei

Bifore, guglie, ricami in pietra, torri svettanti: Gand è veramente un enorme museo d’architettura medievale a cielo aperto, un luogo ideale per trascorrere un weekend all’insegna della storia e della tradizione che permea ogni centimetro quadrato di strade e piazze.
Sono più di 400 i monumenti classificati come patrimonio artistico nazionale, tra cui chiese, castelli, abbazie, musei e palazzi nobiliari, edifici che fanno ritornare indietro nel tempo agli anni in cui Gand dominava in Belgio e in Europa.

Allo straordinariamente ricco passato, la città unisce un presente intrigante e vivace anche grazie alla presenza di una folta comunità di studenti universitari. La pittoresca “regina dei canali” è infatti un centro particolarmente vivo, con manifestazioni, eventi e festività che animano spesso il calendario durante l’anno. Se a ciò aggiungiamo la favorevolissima collocazione geografica che la pone alla medesima distanza da tutte le principali città del Belgio (Bruxelles, Bruges e Anversa), si capisce come mai ogni anno siano decine di migliaia i turisti che scelgono di visitare la capitale delle Fiandre.

Date le dimensioni, il modo migliore per visitare la città è a piedi: il cuore del centro è Emile Braunplein, la piazza su cui si affacciano le attrattive più conosciute e fotografate di Gand. Tra queste c’è la Cattedrale di San Bavone (St-Baafskathedraal), all’interno della quale sono conservate decine di tesori artistici (tra cui il capolavoro d’arte fiamminga “L’Adorazione dell’Agnello mistico”, realizzato dai fratelli Van Eyck su dieci pannelli di legno di quercia nella prima metà del XV secolo). Visitando l’interno della basilica si noterà la commistione di diversi stili architettonici: il romanico, presente nella cripta, il gotico ornato e il gotico tardo, due dei più utilizzati in tutto il Belgio. Oltre all’opera dei fratelli Van Eyck, la cattedrale conserva altri capolavori di epoche diverse che meritano di essere ammirati: L'entrée de Saint-Bavon au cloître, dipinto da Rubens nel 1623; il pulpito di rovere e marmo assemblato nel 1741 da L. Delvaux; lo sfarzoso organo barocco del 1653; e la cripta affrescata nel XV e XVI secolo contenente una ricca collezione di oggetti di culto.
Non distante dalla cattedrale, sulle rive della Schelda, sorge il Duivelsteen (o Castello di Gerardo il Diavolo), antica fortezza che funse da prigione e anche da monastero mentre oggi è stata trasformata in ufficio pubblico.

All’estremità nord-occidentale di Emile Braunplein si erge la Chiesa di San Nicola (St-Niklaaskerk), costruita nel XIII secolo in stile gotico con pietre blu della regione di Tournai. Nei pressi si trova Veldstraat, dove si concentrano molti negozi, mentre la grande piazza di Korenmarkt (letteralmente: mercato del grano) sorge alle sue spalle. Davanti c’è lo Stadhuis (Municipio), tra i più bei palazzi pubblici delle Fiandre, caratterizzato dal forte contrasto degli stili seguiti durante le diverse fasi della sua costruzione: da un lato lo stile gotico flamboyant, dall'altro quello rinascimentale.

È sempre in questa zona, alle spalle dello Stadhuis e di St-Niklaaskeerk, che si trova l'edificio più controverso della città: le linee contemporanee di ispirazione gotica dello Stadshal (o Market Hall), recentemente progettato dallo studio di architettura Robbrecht en Daem hanno creato polemiche tra gli abitanti di Gent, che vedono questa struttura moderna in cemento e vetro come una forte intrusione nell'ambiente cittadino, ma che al tempo stesso è uno degli edifici più fotografati dai visitatori.

All’angolo con Sint-Niklaasstraat spicca la Metselaarshuis (casa della corporazione dei muratori), mentre di fronte ad essa, al centro di Emile Braunplein, si erge la seconda torre più alta dello skyline cittadino: la Torre campanaria. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1999, la torre è un simbolo dell'indipendenza di Gent nonché un ottimo punto panoramico (si erge infatti per 95 metri d'altezza) e al suo interno ospita un piccolo allestimento che racconta delle sue campane e dei complessi meccanismi del carillon. Sulla sommità della torre, la statua di un drago vigila sulla città da quasi settecento anni.

Tra la cattedrale di San Bavone e la Torre campanaria c’è il Teatro civico, sulla cui facciata spicca l’immagine del dio Apollo e delle sue muse. Alle sue spalle, imboccando Biezekapelstraat, si arriva al Sikkel, il palazzo sede del conservatorio, mentre una volta in Nederpolder si può girare a sinistra e raggiungere il Sint-Jorishof, l’antico albergo presso il quale nel 1477 soggiornò Maria di Borgogna che fronteggia il municipio. Per proseguire la visita si può imboccare Belfortstraat, superare il commissariato di polizia e raggiungere la Chiesa di Sint Jacobs, ai piedi della quale si tiene ogni weekend un tradizionale mercato delle pulci.

Accanto a Vlasmarkt, la piazza dominata dalla chiesa intitolata a San Giacomo, si estende Vrijdagmarkt, un piazzale che per centinaia d'anni ha rappresentato il cuore della vita pubblica e sociale di Gand; al centro, la statua di Jacob van Artevelde punta il dito verso l’Inghilterra, il paese a cui più di ogni altro è intrecciata la storia della città.
Proseguendo verso nord-ovest si raggiunge il ponte Zuivelbrug, si supera il Lys e si scorge la cosiddetta Dulle Griet (Margherita la pazza), che altro non è se non un grande cannone rosso di ghisa ancora fermo dove venne posizionato oltre 400 anni fa e che mai nella sua lunga carriera ha sparato un solo colpo. Una volta dall’altra parte del fiume si può svoltare a sinistra, ammirare il bel prospetto della Casa di Alijn, che attualmente ospita il museo del folclore, e raggiungere Sint-Veerleplein, all’ombra dell’imponente Castello dei Conti, una fortezza particolarmente imponente per trovarsi nel cuore di un centro storico. A questo castello è legata una storia curiosa che risale al 1949 e che vide protagonisti gli studenti, la birra e la polizia, di cui abbiamo parlato nel nostro articolo sul Tour della birra nelle Fiandre.

Per ultimare la visita al centro non resta da vedere che la zona fluviale estesa tra il vecchio mercato del pesce ed il Ponte di San Michele (Sint-Michielsbrug).
Partendo dal castello, dopo aver superato il piccolo parco Appelbrugparkje e il Design Museum Gent, che ospita una ricca collezione permanente e numerose mostre temporanee, si arriva in Korenlei, da cui la vista è magnifica e abbraccia affascinanti costruzioni a graticcio costruite a ridosso del fiume su Graslei.
Durante le giornate di sole i turisti, gli studenti e i cittadini affollano le rive dei canali per godersi l'ambiente e il viavai di persone. Una gita in barca può essere un buon modo per ammirare la città da un'altra prospettiva. Sullo sfondo, alle spalle del ponte, l’omonima Chiesa di San Michele è un altro capolavoro di architettura gotica.

Per quanto riguarda i musei, oltre al Design Museum, i due più importanti di Gand si trovano a pochi metri di distanza l’uno dall’altro a sud del centro storico presso Citadelpark, il parco più grande della città.
Il primo è l’MSK Museum voor Schone Kunsten (Museo delle Belle Arti), all’interno del quale sono conservati meravigliosi dipinti di Jean Fouquet, Hieronymus Bosch e di altri maestri fiamminghi, l’altro è lo Stedelijk Museum voor Actuele Kunst o SMAK (Museo di Arte Moderna) che, seppur in apparente contrasto con una città dalla grande tradizione storica come Gand, annovera diverse interessanti opere del XX secolo. Entrambi gli allestimenti si possono raggiungere a piedi con una passeggiata di una ventina di minuti attraverso il quartiere universitario, baricentro della vita notturna.

Eventi e manifestazioni a Gand

Tra le manifestazioni più amate dai cittadini e soprattutto dai turisti c’è la Genste Feesten, la kermesse ripetuta ogni anno in luglio durante la quale bar, pub e ristoranti invitano le migliaia di visitatori presenti ad assaggiare le prelibatezze tipiche della gastronomia locale; tra queste, ovviamente, spiccano le centinaia di birre di eccelsa qualità prodotte in zona, un motivo di per sé più che sufficiente per visitare le Fiandre.
Altre manifestazioni importanti sono: il Gent Jazz Festival, il Gentse Feesten, l’I Love Techno, il Festival internazionale delle Fiandre del Cinema, il Festival van Vlaanderen e il Light Festival (quest'ultimo si tiene ogni tre anni).
Infine, per gli appassionati di ciclismo, segnaliamo la tradizionale corsa di fine marzo Gand-Wevelgem, l’evento che precede di una settimana il classico Giro delle Fiandre.

Presso il locale ufficio di informazioni turistiche (Oude Vismijn, Sint-Veerleplein 5) proprio di fronte al Castello di Gravensteen sono disponibili guide e mappe della città, e tra queste ne segnaliamo in particolare che ci è sembrata particolarmente interessante: è quella relativa al Concrete Canvas Tour, che propone un tour a piedi o in bici, armati solo di cartina, tra i più bei murales e pezzi di street art in giro per la città. Ce ne sono davvero tanti, non meno di cinquanta sparsi nei diversi quartieri, ed è secondo noi un buon modo per scoprire la città.

Clima. Quando andare?

Il clima di Gent è temperato marittimo, parzialmente influenzato dalla vicinanza del mare e generalmente piovoso per tutti i dodici mesi dell’anno. Gli inverni sono freddi, ma non rigidi, con temperature medie intorno ai 3/4°C, mentre le estati sono fresche e gradevoli con valori medi pari a 22/23°C.
Il periodo migliore per visitare Gand è la primavera, la stagione con le giornate più lunghe, caratterizzata da un clima particolarmente adatto a passeggiare tra chiese e castelli.

Come arrivare a Gand/Gent?

I principali aeroporti situati intorno a Gand sono quelli di Bruxelles e Charleroi, servito anche da numerose compagnie low-cost; da entrambi gli scali partono regolarmente treni e autobus che, in poco più di un’ora, arrivano in città.
Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, Gand è attraversata dalla linea nazionale ed internazionale, rendendo particolarmente trafficate le due stazioni cittadine di Sint-Pieters e Dampoort.
Il trasporto pubblico urbano è gestito dalla De Lijn Oost-Vlaanderen, la compagnia che mette a disposizione di turisti e cittadini autobus puliti e puntuali e un’estesa rete tramviaria.
Per chi avesse intenzione di raggiungere Gand in automobile, il centro è situato praticamente all’intersezione tra le autostrade E17 e E40.

Per maggiori informazioni su Gent/Gand si può consultare la pagina ufficiale dell'Ente del Turismo per le Fiandre o la pagina del Turismo di Gent.
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