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Rabastens (Francia), la cittą e la chiesa di Notre-Dame du Bourg

Rabastens, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Rabastens dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Ad appena 35 km da Tolosa lungo la valle del Tarn – il fiume che dà il nome all'intero dipartimento – Rabastens è una piccola cittadina di appena cinquemila abitanti, ma che può vantare tra i propri tesori anche un sito di interesse mondiale: l'Eglise de Notre-Dame du Bourg, iscritta nella Lista del Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1998.

Il paese di Rabastens ha origini molto antiche: nacque infatti come rifugio degli abitanti di una vicina città gallo-romana distrutta a principio del V secolo dai Visigoti; il villaggio, crescendo nei secoli, si sviluppò come castrum in grado di controllare il passaggio sulla rotta tra Lione e Tolosa ed assunse un ruolo di vitale importanza in epoca medievale come roccaforte degli eretici Catari durante le crociate albigesi del XIII secolo.

Alcuni decenni prima, i benedettini di Moissac avevano fondato a Rabastens un importante priorato; la sua posizione strategica sul fiume Tarn consentiva ai monaci – oltre al controllo dell'antica via romana tra Toulouse e Lyon – anche il trasporto in barca esente da dazio dei vini della regione verso Bordeaux.

In gran parte distrutta durante le guerre di religione, la chiesa di Notre-Dame du Bourg fu ricostruita per volere degli inquisitori dominicani tra il 1230 ed il 1260 in stile gotico meridionale, pur conservando elementi romanici come i capitelli posti ai lati del portale d'entrata; come molte altre cattedrali della regione, anche questa è costruita in mattoni rossi. Il suo aspetto attuale è però frutto di modifiche operate successivamente nel corso della Storia: nel XIV secolo il priore Bernard de Latour, rettore dell'Università di Tolosa, decise di aggiungere all'edificio un cuore poligonale orlato da sette cappelle fra icontrafforti; i lavori si conclusero nel giugno del 1318 con la benedizione dell'arcivescovo di Compostela, Béranger de Landore, mentre tra il 1374 ed il 1491 si costruirono le cinque cappelle che si aprono ancora oggi fra i contrafforti della navata. Se la sagoma della chiesa svetta in maniera inequivocabile sul paese, è però al suo interno che si trovano i veri tesori da ammirare: si tratta degli straordinari affreschi – databili tra il XIII ed il XVI secolo – che sembrano brillare di luce propria; cangianti dipinti a olio su calce, rappresentazioni di St.Jaques che ricorda la via dei pellegrini, stemmi dei conti di Tolosa sui primi doppi archi, la cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre sui muri della navata ed un'eccezionale volta del coro colma di svastiche, che contrariamente a quanto si possa pensare visto l'uso che ne è stato fatto nel XX secolo, sono antichi simboli di origine indoeuropea che rappresentano l'energia e la vita..

Rabastens fu occupata dei protestanti fra il 1561 e il 1562 e Notre-Dame du Bourg fu trasformata in corpo di guardia. I mobili e le statue vennero danneggiate ed il tetto fu in gran parte distrutto, così come gli ori e gli ornamenti furono saccheggiati; quando i cattolici la recuperarono nel 1562, il priore procedette alla riconciliazione della chiesa e la fece imbiancare con la calce per purificarla: è così che si sono preservati in maniera eccezionale i colori dei dipinti.

Durante la Rivoluzione francese, la chiesa conobbe un altro un periodo di difficoltà e venne spogliata della mobilia e degli ornamenti; il tesoro delle reliquie e gli oggetti preziosi (per un ammontare di quasi 40 kg di argento) furono inviati a Gaillac nel 1792: la sola cosa che si salvò fu il reliquiario della Sainte-Épine, realizzato nel XVI secolo in argento dorato e cristallo di roccia, nascosto a Cauffouleux insieme ad altri reliquiari.
Resa nuovamente accessibile al culto qualche anno più tardi, si dovette aspettare il 1856 perché l'autorità dell'architetto diocesano César Daly ne ordinasse gli importanti lavori di restauro; fu proprio in questa occasione che vennero scoperti i dipinti murali, fedelmente restaurati da Joseph Engalière dal 1860 al 1863.

Notre-Dame du Bourg è certamente l'attrazione principali per i visitatori che giungono in paese, ma è senza dubbio meritevole di una visita anche il vicino Musée du Pays rabastinois (1), dove ha sede anche il locale Ufficio Turismo (2) all'interno di una residenza aristocratica Settecentesca. Qui si trovano collezioni archeologiche ed artistiche che coprono un periodo che va dalla Preistoria fino al XX secolo e dove frequentemente sono organizzate mostre di arte antica e contemporanea; tra gli oggetti di maggior pregio e valore si segnala la statua in legno di Santiago de Compostela el Mayor (in Francia conosciuto come St.Jacques) risalente al XVI secolo.

Per ciò che concerne gli aspetti più comuni della vita del paese, invece, si ricorda che il sabato mattina si tiene il vivace mercato settimanale, dove è possibile acquistare anche prodotti tipici del dipartimento del Tarn (3).

La posizione di Rabastens, a metà strada esatta tra Tolosa ed Albi (strada N88 per chi proviene dal capoluogo; successivamente cambia nome in D988 fino ad Albi), le consente di essere una meta facilmente raggiungibile a quanti intendano visitare le principali località della regione Midi-Pyrénées (4); nelle immediate vicinanze del paese si trovano inoltre altre interessanti località come Gaillac, nota per i suoi vigneti, od il borgo medievale di Castelnau-de-Montmiral.

(1) Musée du Pays rabastinois
2, rue Amédée Clausade
8180 Rabastens
Orari:
aperto dal martedì al venerdì h.10-12 e 14-18
sabato, domenica e festivi h.14-18
Chiuso in dicembre.
Prezzo:2,50 euro

(2) Office de Tourisme
www.tourisme-vignoble-bastides.com

(3) Dipartimento del Tarn
www.tourisme-tarn.com

(4) Regione Midi-Pyrénées
www.turimo-midi-pyrenees.it
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