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Albi (Francia), visita alla Cittą Episcopale Patrimonio UNESCO

Albi, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Albi dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Albi ha accresciuto il proprio potenziale turistico negli ultimi anni, in particolare da quando nel 2010 il suo centro storico è stato iscritto nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO; la Cité épiscopale – un quadrilatero di vie ed edifici nel cuore del centro – è dominata dalla maestosa Cathédrale Sainte-Cécile e dal Palais de la Berbie.
La città vecchia – le Vieil Albi – si compone di vicoli costeggiati da case a graticcio, negozi, palazzi signorili edificati nel Rinascimento e altri tesori come il chiostro di Saint-Salvi.

Storia

Albi si trova al centro del dipartimento del Tarn (di cui è capoluogo), 75 km a nord-est di Tolosa – a sua volta capoluogo della regione Occitanie – e ha profonde radici storiche che risalgono alla dominazione romana, quando era conosciuta con il nome di Albiga, anche se nella zona vi sono tracce di insediamenti precedenti, risalenti ai Ruteni e ai Celti, che abitavano le aree intorno al fiume Tarn. L'antica Albiga passò sotto il controllo dei barbari Visigoti e successivamente ai Franchi, ma fu un incendio a distruggere irrimediabilmente il patrimonio storico della cittadina nel 666 d.C.

Successivamente, in epoca medievale, Albi si sviluppò notevolmente assumendo la connotazione che ancora oggi la caratterizza: nel 1040 fu costruito il Pont Vieux, il ponte vecchio sul Tarn al passaggio del quale venivano imposti i dazi alle merci e che contribuì notevolmente all'arricchimento della città.

Il periodo medievale fu forse quello più significativo per le sorti della città: buona parte del sud della Francia era coinvolto direttamente nella crociata contro gli Albigesi (ovvero i catari, che abitavano prevalentemente in questa zona), ma Albi rimase fedele alla Chiesa cattolica e non subì conseguenze rilevanti, anzi: nel 1282, ormai divenuti signori locali, i vescovi costruirono l'imponente cattedrale, a riprova del proprio potere e della vittoria della Chiesa contro gli eretici.

Dal XV secolo l'economia cittadina crebbe grazie al commercio dello zafferano e del pastel, che portò una grande prosperità, la quale si rifletté anche nella costruzione di eleganti palazzi signorili in epoca rinascimentale.
In seguito, la rivoluzione industriale favorì lo sviluppo, tra le altre fabbriche, di diverse vetrerie: ancora oggi ad Albi si trovano alcune delle maggiori bottiglierie del paese.

Cosa vedere ad Albi

L'attrazione per eccellenza di Albi è la sua cattedrale dedicata a Santa Cecilia (cathédrale Sainte-Cécile), capolavoro dell'arte gotica meridionale costruita nell'arco di due secoli e conclusa nel 1480.
È famosa per essere la cattedrale di mattoni più grande al mondo; voluta come avamposto nella guerra contro gli eretici catari, era di fatto una cattedrale-fortezza. Se dall'esterno, nonostante le dimensioni impressionanti (il campanile si staglia nel cielo per 78 metri), si ha l'idea di un edificio piuttosto austero, una volta entrati si rimarrà letteralmente senza parole alla vista della grande navata gotica, la più vasta costruita con questo stile in Francia.

L'abside ospita un grande organo settecentesco, sotto al quale si trovano gli affreschi del Giudizio Universale, nella sua rappresentazione più grande mai effettuata nel Medioevo e probabilmente opera di origine fiamminga.
Sulla volta, invece, il più grande complesso di pitture italiane realizzate in Francia durante il Rinascimento vanta una lunghezza di 97 m per 28 metri di larghezza. Buona parte della navata è occupata dallo jubé – un insieme di statue unico nel suo genere – ed un coro cesellato in merletto di pietra in stile gotico flamboyant.

A ridosso della cattedrale, il Palazzo della Berbie (Palais de la Berbie) è uno dei castelli più antichi di Francia, antecedente anche al Palazzo dei Papi di Avignone; i vescovi, dopo la dura repressione degli eretici, necessitavano protezione: questo spiega la sua architettura militare caratterizzata dalle imponenti torri e dallo spessore delle mura, apprezzabile al meglio all'interno del palazzo nelle sale che dal 1922 ospitano il Museo Toulouse-Lautrec.

L'edificio, costruito a più riprese tra il XIII ed il XVIII secolo, fu ristrutturato nel Rinascimento e ospita sale con volte ogivali, terrazze e giardini che ricordano quelli fiabeschi dei più famosi Castelli della Loira.
Proprio osservando dalla terrazza panoramica dei giardini il corso del fiume Tarn e il resto della città costruita sulla sua sponda settentrionale, si possono ammirare anche i re ponti principali che attraversano il fiume in corrispondenza del centro; partendo da est troviamo il Pont du 22 Août 1944, il Pont Vieux e il ponte della ferrovia.

Nel Palais de la Berbie trova sede il Museo Toulouse-Lautrec, dedicato al pittore Henri de Toulouse-Lautrec, nato ad Albi nel 1864. Con oltre 1.000 opere, questo museo possiede la più grande collezione pubblica al mondo dedicata al pittore.
Il museo, interamente rinnovato in un lungo percorso di ristrutturazione conclusosi nel 2012, invita a fare una scorpacciata di dipinti, disegni e poster creati da un artista che nonostante i problemi fisici ha saputo godersi la vita e rappresentare il proprio mondo fatto di cabaret, spettacoli, case chiuse, ma anche il buon vino e i piaceri della tavola e l'amore per i cavalli, in maniera profonda e delicata al tempo stesso, mai volgare e sempre testimone del proprio tempo.

Tornando al patrimonio architettonico cittadino, non si può dimenticare la collegiata di Saint-Salvi, la più antica chiesa di Albi eretta in onore del primo vescovo della città, vissuto nel sesto secolo. In particolare si segnalano la torre campanaria e un delizioso chiostro che presenta aspetti architettonici molteplici, a testimonianza di una costruzione avvenuta in più fasi.

La sua parte più antica è costruita in pietra secondo lo stile romanico, mentre la parte più recente, edificata in mattone, è tipica dello stile gotico. Prima della costruzione della cattedrale, la torre di guardia della chiesa era la più alta della città, anche se oggi appare seminascosta alla vista a causa degli edifici circostanti; il chiostro della collegiata – risalente alla fine del XIII secolo – fu costruito a più riprese mescolando anch'esso diversi stili architettonici, ed è oggi uno dei punti più caratteristici e silenziosi del centro storico.

Oltre al Musée Toulouse-Lautrec e alla sua casa natale, Albi possiede altri importanti musei, come ad esempio il Musée Lapérouse, una struttura che comprende la collezione dell'esploratore Jean-François de Galaup, conte di Lapérouse, che visse nel XVIII secolo, o il curioso Musée de la Mode, una piccola galleria dove sono esposti alcuni pezzi unici di abbigliamento ed accessori che hanno fatto la storia della moda; agli eleganti abiti originali settecenteschi si affiancano eclettici occhiali degli anni Sessanta o variopinte scarpe degli anni Venti, quando lo stile e il buongusto erano un'arte.

Ad Albi si trova infine anche una delle più vecchie mappe del mondo con una rappresentazione non astratta: si tratta della Mappa Mundi, conservata in un manoscritto di pelle di montone e risalente all'VIII secolo e proveniente dalla Cattedrale, è conservata nella locale mediateca Pierre-Amalric.
Data la sua enorme importanza e l'altrettanto grande fragilità, l'originale è esposta al pubblico solo saltuariamente, ma se ne può ammirare una copia nella Sala del tesoro della cattedrale durante i mesi estivi.

Eventi

Uno degli appuntamenti più attesi è quello del Carnevale di Albi.

Clima

Il clima di Albi è di tipo atlantico, anche se con qualche accenno continentale: in primavera e in estate è quindi caratterizzato da temperature miti con massime che mediamente si attestano sui 28°C in luglio e agosto, i due mesi complessivamente più soleggiati dell'anno.
Le minime estive si posizionano intorno ai 15°C, mentre in inverno la mattina è rigida, con temperature di 1-2°C di minima e con massime che solitamente risalgono fino ai 10°C; i mesi più piovosi sono quelli compresi tra la fine dell'autunno e la tarda primavera, con picchi di precipitazioni a maggio.

Come arrivare ad Albi

Albi è facilmente raggiungibile da Tolosa percorrendo l'autostrada A68, ma in alternativa è possibile optare anche per il treno, che la collega comodamente alla stessa Tolosa e agli altri centri principali della regione.

In aereo
Si può raggiungere Albi volando sull'aeroporto Toulouse-Blagnac (85 km) e da lì spostandosi con i mezzi o noleggiando un'auto.
Toulouse è infatti ben collegata all'Italia da numerosi voli, sia diretti che con scalo. Per quanto riguarda i voli diretti, segnaliamo in particolare le seguenti tratte operate dalla compagnia low cost Volotea da/per Tolosa:
Venezia (fino a 5 voli a settimana nei periodi di maggiore traffico), Palermo o Napoli (2 voli settimanali) e Cagliari (1 volo alla settimana).
Per ulteriori dettagli consultate il sito www.volotea.com.

Informazioni e indirizzi utili

L'ottimo ufficio turistico si è recenemente trasferito in una nuova sede, proprio di fronte alla cattedrale, in Rue Mariès 42. Qui si possono ricevere informazioni e brochure, ma anche organizzare visite guidate in città.
L'Office de Tourisme d'Albi dispone anche di un negozietto che vende gadget e souvenir.

Cité épiscopale
per maggiori informazioni sulla Cité épiscopale d'Albi si può visitare il sito internet:
www.cite-episcopale-albi.fr

Musée Toulouse-Lautrec
Palais de la Berbie
81000 Albi

Prezzi:
- intero 9 euro;
- ridotto 5 euro;
- ragazzi fino a 13 anni gratuito;
- famiglie 19 euro.
Per consultare la tabella completa degli orari di apertura si può consultare il sito ufficiale:
www.museetoulouselautrec.net

Musée de la Mode
17, rue de la Soque
81000 Albi
www.musee-mode.com

Per maggiori informazioni sulla regione Occitanie visitate il sito dell'ente turistico:
www.tourisme-occitanie.com

Per informazioni sulle destinazioni francesi potete visitare il sito ufficiale del turismo in Francia: www.france.fr
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