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Penta di Casinca (Corsica): le spiagge della marina e il villaggio montano

Penta di Casinca, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Penta di Casinca dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Abitato da 3.500 corsi, Penta di Casinca tiene a evitare le luci della ribalta preferendo abbracciare fin dalla sua nascita la discrezione più assoluta, propria di un villaggio timidamente assorbito dalla vegetazione isolana ma visibile da lontano per la sua posizione dominante a 400 metri s.l.m.

Ubicato nell’Alta Corsica, 30 km da Bastia in regione Casinca, il comune porta un nome curioso che nulla ha a che fare con il numero 5, riferendosi invece al termine “pentone”, il cui significato è “grande roccia”: con questa apparenza da gran signora, la località s’erge sulla valle con una vista eccezionale sul mare e il particolare alone d’originalità le ha fatto guadagnare nel 1973 l’appellativo di “sito pittoresco del dipartimento di Corse”, in verità una classificazione molto lusinghiera che strizza l’occhio al turista in cerca di luoghi sfuggiti allo stampino geografico.

Al di fuori dell’ideale concezione di “oasi paradisiaca” - obsoleta quanto stereotipata – Penta di Casinca appare piuttosto come un lembo di terra da esplorare in punta di piedi perché foriera di qualche sorpresa naturalistica nella sua accezione ovviamente positiva: il profumo del Mediterraneo non tarda a farsi sentire specialmente quando si è investiti dalla brezza che accompagna le escursioni fra le maglie di un paesaggio eterogeneo sul quale spiccano numerosi frutteti al centro dell’economia locale, imperniata sull’allevamento e sulla produzione di clementine, kiwi, pompelmi e uve indicate per l’ottenimento di vini di qualità.

Lungo la strada che conduce al vicino villaggio di Folelli – da visitare per la sua conformazione, i negozi, i ristoranti e i canali di Fiumalto - è frequente il palesarsi di un panorama cromaticamente fascinoso, armoniosamente frastagliato ma sempre e comunque conservante un’anima profondamente bucolica con un non indifferente vantaggio, ovvero la spiaggia di oltre 4 km, bellissima e meta per i turisti desiderosi di sguazzare fra le onde di un’acqua molto pulita, placida per gran parte dell’anno e adatta per gli sport acquatici come windsurf, surf, nuoto e canottaggio. Altre spiagge comodamente fruibili sono quella di San Pellegrino e quella di Anghione a Castellare di Casinca (3.3 km).

L’hinterland presuppone ammirazione, eppure tanto ha da dire soprattutto il centro urbano, ridotto per dimensioni ma compatto e agglomerato come una bomboniera fatta di caratteristiche case con tetti in losa e un’architettura semplice ma classicheggiante che si lascia cullare dall’andamento irregolare dei vicoletti abbarbicati sulle colline, soluzioni di continuità fra nugoli di abitazioni rivestite di manti fioriti dalle tonalità verdognole con una punta di blu stesa dal tocco poetico della Natura.

Se nelle stagioni fredde tutto sostanzialmente tace in un letargo tipico dei luoghi isolani, in primavera ed estate tutto si risveglia offrendo quanto di meglio può offrire una comunità felice di confrontarsi con qualche forestiero, purché le incursioni siano limitate all’occasionalità e non ai flussi massivi da vacanza sovragettonata. Come detto, Penta di Casinca è gelosa del proprio incanto pacifico, tuttavia questo equilibrio è destinato a scuotersi delicatamente grazie alle feste autoctone, concentrate in un periodo compreso tra la fine di luglio e la metà di agosto.

Nello specifico si menzionino la festa popolare del paese – scandita dal vociare di artigiani e standisti, artisti e cultori della manifattura, tutti impegnati in un affiancarsi di opere di pittura, sculture e monili sfoggiati per le vie del borgo, nei cortili e nelle cantine facenti parte di un mercato universale fuso ai concept della fiera e concluso da magnifici fuochi d’artificio molto graditi a bambini e ragazzi – e il Ferragosto, contraddistinto da una vestigia liturgica infusa dalla Messa cantata in onore della Vergine Maria, la cui statua viene poi portata in processione costeggiando una piccola cappella votiva e ultimandosi nella chiesa locale, dove la statua viene riposta fino alla processione dell’anno seguente.

Come arrivare
Da Bastia, imboccare in auto la N198, una strada strategica perché in grado di raggiungere Penta di Casinca attraversando il villaggio di Folelli e passando per le spiagge della zona.
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 Pubblicato da - 27 Settembre 2016 - © Riproduzione vietata

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