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Piana (Corsica): il borgo delle calanques e le sue spiagge

Piana, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Piana dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il piccolo villaggio di Piana, che si trova del dipartimento della Corsica del Sud ma che è situato nei pressi della costa occidentale della maggiore isola francese, è considerato, non senza motivi, uno dei villaggi più belli di Francia.

La fama di questo minuscolo paese, che conta meno di 500 anime, è legata alle bellezze che la natura ha distribuito a piene mani nei dintorni, al punto da far meritare a questo lembo di terra il titolo di patrimonio dell'umanità. L'insieme costituito dai Calanchi di Piana, dalla Riserva Naturale di Scandola e dal Golfo di Girolata è stato inserito dall'UNESCO nell'apposito elenco fin dal 1983 sotto il più generico nome di Golfo di Porto, località sulla costa che Piana sovrasta dall'alto e da cui dista appena 12 chilometri di una strada tutta curve che si insinua tra i vertiginosi calanchi che caratterizzano questo territorio.

Di questo terzetto di meraviglie i Calanchi di Piana sono quelli più facilmente usufruibili dai viaggiatori in quanto gli unici che non necessitano di un'imbarcazione per essere visitati. Partendo da Porto e andando verso Piana ci s'imbatte in questi enormi massi rossicci dopo circa 7 chilometri, una visione che lasciò a bocca aperta anche Maupassant.

Si tratta di giganteschi faraglioni di granito, dalle forme bizzarre scolpite dagli eventi che li hanno generati e dall'erosione, che danno il meglio di sé al tramonto, quando i bassi raggi del sole ne esaltano le tonalità vermiglie e rosate. I più volenterosi possono affrontare alcuni trekking su percorsi ad anello segnalati che variano dall'ora e mezza alle 6 ore, che possono essere anche impegnativi, soprattutto nelle calde estati. Per chi è allergico alla fatica, basti sapere che per raggiungere un punto da cui godere di una strepitosa vista sul mare al calar del sole bastano poche decine di minuti.

Non da meno è la Riserva Naturale di Scandola, caratterizzata dallo stesso tipo di rocce che si tuffano nel mare ma anche da ardite scogliere – spesso ricoperte da macchia mediterranea -, spettacolari rocce di basalto colonnare e i misteriosi “taffoni”, strane cavità che si formano nel porfido per via di procedimenti geologici non ancora del tutto chiari agli studiosi. A causa delle rigide norme della Riserva Naturale a tutela della vegetazione e fauna del luogo, non è possibile accedere a piedi alle peraltro estremamente impervie scogliere e quindi l'unica maniera per godere di questo spettacolo è via mare, usufruendo di escursioni in barca di almeno un paio d'ore facilmente acquistabili a Porto o su internet. Su questa costa il mare non è dei più docili: siate quindi pronti a dover rinunciare in caso di mare mosso (eventualità meno frequente in estate) e a portare con voi medicinali contro il mal di mare.

Sempre via mare, di norma all'interno della stessa escursione in barca che vi ha portato alla Riserva Naturale di Scandola, è possibile visitare Girolata , minuscolo villaggio di pescatori di aragoste che sorge alle spalle di una stupenda piccola baia naturale presidiata da una torre genovese di avvistamento. I più tenaci possono raggiungerlo anche a piedi, percorrendo il sentiero che parte dal Passo della Croce e che richiede un paio d'ore (un po' di più al ritorno, visto che si sale) e scarponi da trekking.

Con tanta bellezza attorno, Piana potrebbe pure essere insignificante, ma così non è. Costruita nel 1690 a 440 metri sul livello del mare nonostante si trovi ad appena una dozzina di chilometri di strada dal mare, ha vissuto il suo momento più florido alla fine dell'800, quando contava quasi 1500 abitanti ma ora sta conoscendo una nuova primavera grazie al turismo.

Piana fa parte dell'associazione “I più villaggi di Francia”, per accedere alla quale è necessario rispettare determinati criteri. A parte lo stupendo paesaggio che si può godere guardando verso il basso, Piana è graziosa e anche piuttosto vivace. Caratterizzata da abitazione tradizionali di pietra - disposte ad anfiteatro -, quasi sempre dotate di corte scalette esterne e balaustre in ferro che i locali amano ingentilire con vasi di fiori, ha quattro chiese, di cui la maggiore è quella di Santa Maria Assunta, nel cuore del villaggio.

È il posto ideale nel quale tirare il fiato o rifocillarsi in qualche ristorantino che offre la tipica cucina corsa dopo aver scarpinato tra i Calanchi o magari a seguito di passatempi più mondani come quelli offerti dalle vicine spiagge di Ficajola (Ficarola)- più piccola ma dalla battigia curiosamente divisa da una roccia fra sabbiosa e sassosa - e la più aperta Arone, entrambe raggiungibili con stradine spettacolari ma davvero aggrappate alla roccia, al punto che potrebbero presentare qualche problema per i piloti alle prime armi.

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