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La Chaux-de-Fonds (Svizzera): la cittą di Le Corbusier e degli orologi

La Chaux-de-Fonds, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. La Chaux-de-Fonds dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

  • Abitazione Le Corbusier
Intorno alla città il paesaggio svizzero regala scorci selvaggi e sconfinati, foreste e picchi aguzzi spruzzati di neve, ma qui, nel cuore di La Chaux-de-Fonds, l’atmosfera è quella di una città grande e moderna, vivace e dotata di tutti i comfort. Situata nella regione del Giura, nel Canton Neuchâtel, è la seconda città europea più elevata e il terzo centro svizzero di lingua francese, famosa per aver dato i natali all’architetto Le Corbusier e per essere stata a lungo la capitale dell’industria orologiera.

Ancora oggi quest’arte caratterizza la vita e l’aspetto di La Chaux-de-Fonds, a partire dalla sua storia: fu proprio lo sviluppo delle fabbriche orologiere a determinare, a metà Ottocento, una rapida crescita del centro abitato, che venne ampliato secondo un originale schema a scacchiera, dopo che un incendio nel 1974 aveva danneggiato gravemente buona parte degli edifici. Questa struttura ortogonale, segno distintivo della città, le è valsa la nomina a patrimonio dell’umanità dell’UNESCO a partire dal 2009, diventando il decimo sito della Svizzera che arricchisce l’elenco, come la città vecchia di Berna, la ferrovia retica e l’abbazia di San Gallo.

La Chaux fa parte della cosiddetta Watch Valley, una zona svizzera che in base al tema dell’orologeria si distingue dalle altre regioni del paese, destinazione turistica che propone un viaggio attraverso l’arte della misura del tempo, ed è anche tappa della “Strada dell’Orologeria” che da Ginevra, passando per il Giura svizzero, arriva sino a Basilea. Gli orologi svizzeri, in fondo, sono precisissimi per antonomasia, e chi esplora il centro non può farsi scappare una visita al Museo Internazionale dell’Orologio, che contiene pezzi antichi di varie fogge e dimensioni ma anche presentazioni audiovisive e documenti riguardanti le tecniche di produzione e di restauro.

Come già detto, La Chaux-de-Fonds è stata la culla del celebre Le Corbusier, nato qui nel 1887. Proprio in città si può ammirare la sua prima realizzazione da architetto indipendente, la Maison Blanche, costruita per i suoi genitori e oggi sotto tutela, restaurata nel 2005 e aperta al pubblico. Per l’artista si trattava di una sorta di esperimento, che gli consentì di testare tecniche di costruzione varie e innovative.
Ma l’opera più nota e significativa è la certamente la Ville Turque, edificata nel 1917, esteticamente molto elaborata e ricca di simbologie, che ben rappresentano lo spirito di Le Corbusier. Aperta al pubblico ogni due sabati, è l’opera più compiuta prima della sua partenza definitiva per Parigi.

Aldilà dei progetti di Le Corbusier, merita un’occhiata il Crematorio del 1910, simbolo dell’Art Nouveau di questa regione, che sintetizza con eleganza arte e architettura. Collocata all’interno del cimitero comunale di Charrière, nella periferia nordorientale della città, la struttura si può visitare su prenotazione, prendendo contatto con l’Ufficio del Turismo cittadino.

Da vedere, infine, in Teatro l’Heure Bleue, costruito nel 1837 ma completamente ristrutturato nel 2003, che è uno dei due teatri in stile italiano della Svizzera ed è considerato un vero e proprio monumento nazionale.

Chi non si accontenta di guardare i monumenti e i palazzi di La Chaux-de-Fonds, ma desidera conoscere la storia, le tradizioni e il contesto culturale della città, può scegliere tra i numerosi musei che costellano il tessuto urbano. Il Museo delle Belle Arti, ad esempio, custodisce varie collezioni permanenti, come quella delle opere di Léopold Robert, più alcune esposizioni temporanee che vengono proposte periodicamente. Il Museo di Storia è allestito all’interno di un’abitazione borghese di metà Ottocento, con raccolte interessanti di oggetti e strumenti inerenti all’arte orologiaia e alla vita contadina, ripercorrendo gli avvenimenti che nell’arco di pochi secoli portarono alla prosperità economica un piccolo borgo di campagna.

A Villa Margherita, casale acquistato nel 1998 dalla Manifacture Girard-Perregaux, è stata collocata una mostra privata, mentre il Museo Contadino e Artigianale, posto all’interno di una fattoria del Giura del XVII secolo, fa un’incursione nella vita quotidiana di un immaginario contadino e orologiaio dell’Ottocento.

Gli amanti dell’ambiente e degli animali apprezzeranno il Museo di Storia Naturale e Parco Zoologico, che dà la possibilità agli ospiti di entrare in contatto con vari esemplari viventi, di esplorare il parco del Bosco del Piccolo Castello e di esaminare da vicino tante specie vegetali nel ricco vivarium.

Ogni periodo dell’anno è buono per visitare La Chaux-de-Fonds, perché la vivacità della cittadina non si spegne mai e contagia i turisti tramite feste e eventi culturali per tutti i gusti. A marzo si celebra un coloratissimo carnevale, mentre con l’arrivo dell’estate, in agosto, si svolgono La Fête Nationale, la Grande Fête Populaire, e il Festival La Plage de Six-Pompes. In novembre si tiene ogni anno il Festival International de Diaporama Numérique.

Qualunque periodo si scelga per il proprio soggiorno bisogna però prepararsi a un clima freddo, che anche in estate si mantiene fresco. Le temperature medie di gennaio vanno infatti da una minima di -2°C a una massima di 2°C, mentre in luglio passano dai 14°C ai 29°C. Le precipitazioni toccano il picco massimo a tarda primavera: tra maggio e giugno cadono mediamente 135-137 mm di pioggia.

Per arrivare a La Chaux si può scegliere tra diverse possibilità. Chi viaggia in auto e viene da Ginevra deve percorrere l’Autostrada A5 Ginevra- Neuchâtel poi l’autostrada Neuchâtel-La Chaux-de-Fonds; chi arriva da Zurigo prenderà l’autostrada Zurigo-Berna-Murten, la semiautostrada fino a Neuchâtel, e infine l’autostrada Neuchâtel-La Chaux-de-Fonds.
Per chi sceglie il treno c’è un collegamento ferroviario diretto Ginevra- Neuchâtel che richiede un’ora e 20 minuti di viaggio; da qui si prosegue col treno regionale Neuchâtel-La Chaux-de-Fonds, che parte ogni ora e impiega mezz’ora per arrivare a destinazione.
L’aeroporto internazionale Les Eplatures, subito fuori città, è il più elevato d’Europa.
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