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Alla scoperta della provincia di Ávila

Avila, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Avila dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il primo percorso che vi segnaliamo, attraverso la provincia di Ávila, parte diretti a nord lungo la N-501 e prendendo subito la strada AV-804, dopo aver percorso 14 chilometri troviamo la località di Cardeñosa. Un po’ prima di arrivarci, possiamo deviare a destra per raggiungere il Castro de Cogotas, che risale all’Età del Ferro: estremamente interessante, è uno degli scavi archeologici più importanti di tutta la Spagna.

Continuando verso la provincia di La Moraña, il primo centro in cui vale la pena di fare una sosta è Arévalo. In questo abitato, cuore del mudéjar e dichiarato Insieme Storico-Artistico, si trovano tesori come la piazza de la Villa o quella del Arrabal, le chiese di Santa Maria la Mayor, San Martín - con due stilizzate torri campanarie -, San Miguel - con il frontespizio piano -, San Juan o Santo Domingo. Esiste anche un maestoso castello in mattoni – restaurato - dotato di un’eccezionale “torre del giuramento”. Prima di proseguire il nostro viaggio, é giocoforza avvicinarsi ad ammirare la chiesa di La Lugareja, a due chilometri da Arévalo: si tratta del miglior esempio in stile mudéjar esistente in tutta la provincia. Poi possiamo prendere la strada C-605; a 26 chilometri si trova Madrigal de las Altas Torres, luogo dal passato illustre, che deve il proprio nome al centinaio di torri - oggi ne restano 23 - che sono disseminate lungo l’imponente muraglia.

Una volta a Madrigal, non si può tralasciare il palazzo di Juan II, luogo di nascita di Isabella la Cattolica. Si possono visitare diverse dipendenze come il Salone delle Corti o la camera da letto dove fu concepita la regina. Essenziali sono pure la chiesa di San Nicolás de Bari, che fa mostra del campanile più alto di tutta la provincia e quella di Santa María del Castillo. L’Ospedale Reale, dell’anno 1443, ospita un museo dell’artigianato messicano. Dopo una ventina di chilometri in direzione sud, si arriva a Fontiveros, paese in cui nacque San Juan de la Cruz nell’anno 1542 e nel quale si trova la chiesa mudéjar di San Cipriano, la cui facciata gotica viene attribuita a Gil de Hontañón.

Il secondo itinerario vi porta al santuario di Nuestra Señora de Sonsoles, patrona di Ávila, si trova a circa cinque chilometri dalla cittadina, lungo la strada N-403. La sua struttura è semplice, con tre navate; risale al XV secolo però è stata abbastanza restaurata. Ospita un’immagine della vergine che è oggetto di enorme devozione. Percorsi altri 40 km. e passando attraverso El Barraco - che conserva un Municipio e una bella chiesa, entrambi appartenenti al XVI secolo - e il lago artificiale di Burguillo, si giunge a El Tiemblo. Qui spiccano: la chiesa di Nuestra Señora de la Asunción, il Municipio e la facciata di un’antica locanda appartenente al XVI secolo. Ancora diretti a Madrid e quasi al limite di questa provincia, deviamo per la strada AV-904 allo scopo di vedere i famosi Tori di Guisando, superbe sculture di origine celtico che forse indicavano nei tempi andati un percorso della transumanza.

A questo punto, proseguendo lungo la strada AV-511, continuiamo verso Cebreros, che raggiungiamo dopo 12 chilometri. In questo paese é ubicata una chiesa imponente, attribuita a Juan de Herrera; ci sono anche i resti di una seconda chiesa appartenente al XII secolo, nell’attualità trasformati in piazza e luogo di ozio. Percorsi sette km., esattamente a Hoyo de Pinares si imbocca la AV-502 per poi girare a destra e immettersi nella C-505, la quale dopo altri 20 chilometri ci conduce a Las Navas del Marqués. In tale paese sono degni di menzione: il castello di Magalla, con i suoi torrioni maestosi; la chiesa parrocchiale, appartenente al XV secolo; le rovine del monastero di San Pablo.

Terzo itinerario: Lungo la strada C-500, molto vicino al Parador (Albergo Statale) de Turismo di Gredos, si trova Hoyos del Espino, testa di ponte dello spettacolare Parco Regionale e Riserva Nazionale di Caccia della Sierra di Gredos, a cui si può arrivare attraverso la strada conosciuta con il nome di la Plataforma. Paraggi e lagune glaciali, capre selvatiche, salamandre, aquile imperiali e molti altri animali rendono la visita estremamente interessante.

A circa 35 km. da Hoyos del Espino, tra terreni fertili scopriamo El Barco de Avila, paese con un ricco patrimonio culturale. Il monumento più interessante è la chiesa di Nuestra Señora de la Asunción, gotica e appartenente al XIV secolo, dalle linee particolarmente austere; però vale la pena di visitare anche il castello di Valdecomeja, nel quale si realizzano diverse attività culturali, un ponte medievale sul Tormes, alcuni resti di antiche muraglie con porte, l’eremo di Cristo del Caño ed altri esempi di architettura d’epoca. Diretti ad Avila lungo la N-110, dopo 20 km. si raggiunge Piedrahita, antico capoluogo della signoria di Valdecomeja e proprietà della casa d’Alba, che comprendeva quasi un centinaio di paesi e borghi; il palazzo dei Duchi di Alba circondato di giardini, neoclassico e simile al palazzo di Versailles, oggigiorno scuola pubblica, è rimasto a testimonianza dello splendore passato. Altri monumenti importanti sono: la chiesa di Nuestra Señora de la Asunción, che conserva al suo interno bei dipinti - alcuni di Gregorio Hernández - e la plaza Mayor con i suoi portici. Una volta lasciato alle spalle Mesegar de Corneja, 16 km. più avanti ecco Bonilla de la Sierra, ultima fermata di questo itinerario. A Bonilla, dichiarata d’interesse turistico, spiccano il castello e la grandiosa collegiata di San Martín de Tours, così come le vie suggestive e la plaza Mayor.

Usciti dal Parador di Gredos e diretti ad ovest, comincia il quarto itinerario. Seguiamo la nazionale N-502, attraversiamo il passo del Pico - in prossimità di una vecchia strada romana - e dopo aver percorso una trentina di chilometri arriviamo al borgo di Mombeltrán. Il castello imponente, che risale al XV secolo, domina buona parte della vallata; inoltre vale la pena di visitare la vastissima piazza de la Corredera, con la facciata dell’Ospedale di San Andrés, e la chiesa gotica.

A circa dodici chilometri,proseguendo per la AV-903, si trova Arenas de San Pedro, ma conviene prendere prima la deviazione che ci permette di avvicinarci al santurario di San Pedro de Alcántara. Appartenente al XVI secolo, venne riformato nel XVIII, basandosi per ciò sulla collaborazione di Ventura Rodríguez, il quale eresse una cappella funeraria magnifica; la visita include un museo di Arte Sacra. Ad Arenas si ergono: il castello de la Triste Codesa con una gran torre “del giuramento”, la chiesa gotica (anche se costruita nel XVI secolo) de la Asunción, con un leggiadro campanile e il palazzo dell’Infante don Luis de Borbón. Dopo aver visitato Arenas ci incamminiamo verso Ramacastañas. A quattro chilometri da lì è praticamente obbligatorio vedere le celebri grotte del Aguila, un paradiso naturale di stalattiti e stalagmiti scolpite nella pietra calcare. Terminata questa visita facciamo ritorno ad Arenas; una volta percorsi 20 chilometri attraverso la C-501, arriviamo a Candeleda. Qui merita un cenno a parte la chiesa, appartenente al XV secolo, nonché l’eremo di Nuestra Señora de Chilla, ubicato a sette chilometri.

Altri luoghi di interesse: La valle Amblés, a sud di Ávila, nasconde paesi di gran interesse come Villaviciosa, dove possiamo contemplare il castello ubicato in pieno centro urbano e - molto vicino - la Città di Ulaca, un castro che risale alla seconda Età del Ferro. A Mironcillo abbiamo un altro superbo castello del XV secolo, chiamato Aunqueospese.

A Burgohondo, a nord del massiccio di Gredos, c’é una delle più importanti costruzioni in stile romanico dell’intera provincia: l’abbazia di Nuestra Señora de la Asunción. Dall’altra parte delle montagne, nella zona alta della valle del Tietar, si scoprono località tipiche come Piedralaves o La Adrada.

E a sudovest ecco la valle di Iruelas, una Riserva Naturale formata da boschi che tra le altre meraviglie conserva il maggior numero di avvoltoi neri di tutta l’Europa.

Nei mesi estivi, ci sono informatori turistici a disposizione del pubblico nelle località di La Adrada, Arenas de San Pedro, Arévalo, El Barco de Avila, Candeleda, Piedrahita ed El Tiemblo. La maggior parte degli Uffici del Turismo dei posti sopra citati aprono solamente in estate e per Pasqua, dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 19.00.

Fonte: Ufficio Spagnolo del Turismo
Milano 02/72004617 - Roma 06/6783106
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