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Castiglia-La Mancia, guida alla regione di Don Chisciotte

Castiglia-La Mancia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Castiglia-La Mancia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Caratterizzata da maestosi paesaggi e ampie distese pianeggianti, la regione Castiglia-La Mancia (Castilla-La Mancha), situata al centro della Penisola Iberica, riesce a sorprendere il turista con le sue molteplici realtà culturali e geografiche. È una terra di contadini e allevatori nomadi, che in passato furono capaci di costruire villaggi in zone completamente desertiche. Senza dimenticare che è divenuta famosa in tutto il mondo grazie all'insigne opera di Miguel de Cervantes: EI Hidalgo Don Quijote de La Mancha (Don Chisciotte della Mancia). Offre una gran quantità di paesini affascinanti, avvolti in un'atmosfera tranquilla che contrasta con lo stile di vita frettoloso che regna nelle grandi città: insomma, è una regione da visitare con calma se si vuole conoscerla in profondità. Il capoluogo è Toledo, le restanti province sono: Albacete, Ciudad Real, Cuenca e Guadalajara. Esse occupano un'area che si trova a sud della Meseta (Altopiano) e si estende tra il Sistema Centrale, il Sistema Iberico e la Sierra Morena. La regione è attraversata da due fiumi: il Tago e il Guadiana; il primo bagna Toledo e Guadalajara, le acque del secondo scorrono nei territori di Ciudad Real.

La popolazione si avvicina a 1.700.000 abitanti; esistono importanti aree naturali protette quali: le Lagune di Ruidera, Cabaneros, las Tablas de Daimiel. Tra le città monumentali impossibile non menzionare Cuenca e Toledo, entrambe dichiarate Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. La regione Castiglia-La Mancia raggiunge un'estensione di 79.226 chilometri quadrati, distribuiti in buona parte dell'area sottostante alla Meseta. Ciò nonostante, le sue connotazioni geografiche si presentano abbastanza imprecise; potremmo affermare che si tratta di un gran bacino interno dove i Monti di Toledo si snodano da est ad ovest, tracciando una linea di divisione tra il fiume Tago e il Guadiana. A nord, il Sistema Centrale si caratterizza come la gran sierra per antonomasia; ad est predominano le alte lande; ad ovest troviamo il settore meridionale della Serranía de Gredos; a sud la Sierra Morena, un massiccio enorme dove si confonde la base dell'altopiano.

Questa eterogeneità si riflette anche nel clima, visto che le zone temperate si alternano a quelle eccessivamente aride. Nell'insieme, si può definirlo mediterraneo continentale, con inverni freddi ed estati calde; durante la primavera e l'autunno prevalgono le temperature dolci e gradevoli mentre le stagioni piovose coincidono con gli ultimi mesi dell'inverno. A detto proposito, ricordiamo che il maggior indice di piovosità è prerogativa delle province di Cuenca e Guadalajara; le zone più secche sono ubicate a sud, nelle province di Toledo e Ciudad Real. La regione Castiglia-La Mancia annovera una densità di popolazione che è tra le più basse della Penisola Spagnola (21 abitanti per chilometro quadrato, di fronte alla media nazionale che è di 75 abitanti per chilometro quadrato). Il fatto che sia così scarsamente popolata è da ricercare nella presenza di ampie distese aride, le quali si prestano molto bene alla pratica profondamente radicata della pastorizia, sono ricoperte di foreste, favoriscono lo sviluppo delle colture tipiche della seccagna dove abbondano vasti maggesi.

La situazione geografica piuttosto privilegiata fa sì che la regione si trasformi in una specie di corridoio che rende più facile il collegamento tra i capoluoghi di provincia e il resto della Spagna. A ciò contribuiscono le superstrade, che costituiscono la spina dorsale da nord a sud e da est ad ovest. La statale N-II, che unisce Madrid a Barcellona, divide in due la provincia di Guadalajara; la statale N-III, che va da Madrid a Valenza, attraversa gran parte dei territori meridionali della provincia di Cuenca; la N-IV, che collega Madrid all'Andalusia, è la strada più importante della regione. La N-V, che arriva in Estremadura, si snoda lungo la parte settentrionale della provincia di Toledo; la N-401 porta da Madrid a Toledo. Visto che si tratta di una regione alquanto estesa, sono parecchie le linee ferroviarie che uniscono tra di loro le diverse località. Il Treno ad Alta Velocità -AVE- possiede importanti stazioni a Ciudad Real e Puertollano.

Il ricco passato della regione ebbe inizio all'epoca preromana, quando in Castiglia-La Mancia vivevano le popolazioni celtiche e iberiche (Carpetani, Vettoni e Oretani). Senz'ombra di dubbio, la cittadina di Toledo vanta l'eredità storica più importante. Non a caso nel periodo compreso tra il 573 e il 711 fu la capitale del regno Visigoto; in seguito -durante la dominazione musulmana, dall'VIII secolo all'XI- divenne la capitale di un regno di "taifa". Già allora i confini si presentavano molto simili a quelli odierni; infine, nell'anno 1085 Toledo fu conquistata dalle schiere cristiane. L'attuale ordinamento territoriale risale al basso Medioevo e coincide con la conquista dei regni di Castiglia e Leon portata a termine da Fernando III. In conseguenza, si assistette ad un ripopolamento messo in atto dai nobili appartenenti agli ordini militari (Calatrava, Santiago e San Juan), che diede come risultato il consolidamento dellastruttura latifondista.

La dinastia dei Re Cattolici contribuì all'instaurazione di un periodo di tranquillità e prosperità in Castiglia: Toledo si trasformò in una delle città più importanti; quando passò ad essere la capitale di tutto l'impero spagnolo, il potere ecclesiastico s'installò qui. Purtroppo nell'anno 1561 il re Filippo II decise di spostare la Corte a Madrid, segnando l'inizio di un'inarrestabile periodo di retrocesso sociale e culturale. L'epoca che va dal XVII al XIX secolo fu fortemente negativa per l'intera regione, che attraversava una crisi acuta e si vedeva sottomessa ad un severo spopolamento. Le classi abbienti dominavano una società contadina chiaramenteimprontata all'agricoltura, dove i nuclei urbani e quelli rurali si vedevano sempre più poveri e arretrati. Lungi dal migliorare, la situazione peggiorò ulteriormente a causa della Guerra d'Indipendenza (1808-1812).

Nel XIX secolo videro la luce una serie di cambi definitivi che ebbero il loro apogeo nel XX secolo. L'alienazione dei beni e l'abolizione dei privilegi propri della Meseta favorirono i ceti popolari, che con il passare degli anni crearono una solida base sociale fondata essenzialmente sull'agricoltura e l'allevamento. AI giorno d'oggi, Castilla-La Mancha è una regione prospera, dove l'agricoltura e la zootecnia proprie dei territori della Mancia si mescolano con le incipienti industrie dei grandi nuclei urbani. Nell'anno 1982 è stato approvato lo Statuto della regione Castiglia-La Mancia: Toledo è il suo capoluogo nonché la sede del parlamento regionale.

Fonte: Ufficio Spagnolo del Turismo
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