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Medellin (Colombia): cosa vedere e cosa sapere

Medellin, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Medellin dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Medellin, abitata da quasi due milioni e mezzo di persone, è il capoluogo del dipartimento di Antioquia, situato nella parte occidentale della Colombia.

Con lo sbarco dei conquistadores spagnoli, avvenuto nel XVI secolo, si chiuse la parentesi di occupazione delle tribù indigene, che abitavano questi territori da centinaia di anni, decimate dalle malattie e dal duro lavoro nei campi. La fondazione di quello che oggi è il centro storico di Medellin avvenne nel 1616, quando agli ordini di Francisco de Herrera Campuzano fu costruita quello che i nativi chiamavano “luogo di Anà”, un centro che, dopo i primi anni passati a rivaleggiare con le altre grandi città della regione, Santa Fe de Antioquia in testa, prese il sopravvento e polarizzò le più importanti attività sociali ed economiche della provincia. Divenuta Capoluogo del Dipartimento nel 1826, la città conobbe nel XX secolo un vero e proprio boom, grazie alla realizzazione della ferrovia ed ai commerci internazionali, consistenti soprattutto in esportazioni di caffè, affiancati negli ultimi anni da un’industria tessile di primo piano.

Oggi Medellin è anche detta “la capitale dei fiori” o “la terra della primavera eterna”, soprannomi che calzano a pennello per una città dal clima eccezionale, inserita all’interno della splendida cornice della vallata di Aburra, coronata da migliaia di ettari di foresta che nascondono perle di architettura precolombiane.

La città è stata anche tristemente nota per il Cartello di Medellin fu una vasta organizzazione di narcotrafficanti, operante negli anni settanta e ottanta. L'artefice principale di tale organizzazione fu Pablo Escobar. Il Cartello perse molto del suo consolidato potere e della sua influenza dopo la morte o la cattura di molti dei suoi uomini di punta, il che portò alla sua scomparsa come un'unica entità; molti dei suoi associati rimasti in libertà e dei vecchi membri sono però ancora attivi sulla scena internazionale della droga.

Le cose da visitare sono molte, e tutte molto belle, a cominciare dalla Basilica de la Candelaria, la più importante chiesa della città costruita nel 1770 nelle vicinanze di Parque Berrio, caratterizzata all’interno da splendidi soffitti cassetto nati in legno e dalla famosa statua del Señor Caido, ovvero Cristo caduto, posta nella navata sinistra. Altri luoghi sacri sono: la Catedral Metropolitana, affacciata su Parque de Bolivar, assemblata a partire dal 1875 con più di un milione di mattoni disposti a formare un disegno neoromanico; e l’Ermita de la Veracruz, risalente al 1682 e per questo la più antica chiesa di Medellin, di cui apprezzare l’imponenza della facciata realizzata in pietra, e la bicromia degli interni, progettati giocando con un alternanza di bianco ed oro. Passando in rassegna i musei, oltre al Museo de Antioquia, situato all’interno del Palacio Municipal dove sono raccolte collezioni che spaziano dal periodo precolombiano all’indipendenza, passando per l’epoca coloniale, fino alle sale dedicate all’arte moderna ed ai 92 capolavori donati dal grande Fernando Botero, sono da visitare: il Museo Universitario, all’interno dell’Universidad de Antioquia, il Museo de Arte Moderno de Medellin, ed il Museo el Castillo, presso un castello realizzato nel 1930 nel quartiere El Poblado.

La città è ricca anche di parchi e giardini attrezzati, molti dei quali sono stati allestiti in modo da ricordare la cultura e le tradizioni secolari annidate nella storia di Medellin. Tra questi i principali sono: Parco Bolìvar, inaugurato nel lontano 1892 e da sempre luogo emblematico del centro; Parco Boston, al centro dell’omonimo quartiere residenziale; Parco Berrio, nel cuore della città; Parco del Poblado, dove sono strati trovati i primi reperti della fondazione colonica; Parco de Belèn, situato nella parte sud-ovest della città, all’interno di un quartiere per lo più commerciale; e Parco Lleras, dove si radunano i giovani nella serate di venerdì e sabato, poco distante dalla cosiddetta “zona rosa”, costellata di bar, ristoranti e discoteche aperte fino al mattino.

Un'altra forma di turismo che contraddistingue Medellin è il “turismo medico”, ovvero operazioni, soprattutto chirurgia plastica ma anche trapianti e terapie sperimentali di cura al cancro ed ai problemi cardiaci, a cui ogni anno si sottopongono migliaia di visitatori partiti con questo chiaro e specifico intento. Per quanto riguarda invece lo shopping, le frequentatissime vie del centro sono tempestate di negozi, incentivati da iniziative comunali con aperture serali ed attività culturali, che vedono nei capi d’abbigliamento, storico ramo della produzione colombiana, il loro pezzo da novanta, gestiti da commessi affabili e cordiali, in linea con il carattere solare degli abitanti della Colombia.

I collegamenti aerei sono in genere comodi ed abbastanza economici sia dall’Europa che dagli Stati Uniti, con voli che atterrano al Jose Cordoba International Airport, situato 40 minuti fuori da Medellin in località Rionegro, collegato al centro da taxi o autobus navette. Gli spostamenti in città risultano essere molto comodi per la presenza della moderna ed efficiente Metro, l’unico sistema di trasporto pubblico sotterraneo presente sul suolo colombiano, gestita da l’Impresa de Pùblica de Medellin, uno dei migliori servizi pubblici del paese che regola anche le linee degli autobus. Attenzione invece ai taxi, meglio sempre chiedere una sorta di preventivo al momento della partenza per evitare spiacevoli sorprese al momento del pagamento, quando i molti taxisti tendono a fare i furbi.

Il clima di Medellin è temperato, gradevole per quasi tutto l’anno, con temperature che oscillano mediamente tra i 18 ed i 29 gradi, purtroppo accompagnate da un tasso di umidità spesso elevato. La protezione naturale garantita dalla cordigliera delle Ande, fa si che buona parte dei fronti di bassa pressione provenienti dal Pacifico si arrestino prima di raggiungere la città, per questo tendenzialmente poco piovosa, e comunque con le piogge concentrate nei periodi tra marzo e maggio e tra settembre e novembre. Il consiglio è perciò quello di partire con la stagione secca, privilegiando il mese di agosto quando la città vive giorni di grande fermento per la Feria de la Flores, un festival floreale (vedi foto) che anima le strade del centro dove sono in mostra fragranze esotiche coloratissime.
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 Pubblicato da - 03 Novembre 2008 - © Riproduzione vietata

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