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Huaraz (Peru), la capitale del regno andino dell'Ancash

Huaraz, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Huaraz dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Huaraz, città di quasi 100.000 persone dalla quale si domina il panorama del territorio circostante: una delle catene montuose più imponenti del mondo. Quasi completamente distrutta dal violento terremoto del 1970, oggi Huaraz non è certamente l’insediamento andino più suggestivo che si possa immaginare, ma è caratterizzata da un’interessante personalità e pervasa da un’atmosfera che non potrà lasciarvi indifferenti. La città è il paradiso del trekking per eccellenza, tanto che soprattutto in alta stagione le strade brulicano di centinaia di escursionisti e di amanti dei viaggi avventurosi, alcuni dei quali di ritorno da difficili percorsi, altri intenti a progettare la prossima spedizione seduti ai tavoli dei molti locali cittadini. Le escursioni in montagna sono ugualmente interessanti in bassa stagione, anche se l’ambiente non sarà così colorito e, in concomitanza con la stagione delle piogge, alcune località vanno letteralmente in letargo.

Il primo europeo a mettere piede nella zona dell’odierna Huaraz fu Francisco Pizarro che, nel 1538, assoggettò l’area al governo spagnolo. I principali interessi dei coloni erano legati alla fertilità mineraria del sottosuolo, dal quale si estraevano argento, piombo, stagno ed altre leghe in grandi quantità, mentre gli indigeni furono schiavizzati o brutalmente uccisi. La fondazione vera e propria della città di Huaraz risale alla metà del XIX secolo, ma neanche dopo cent’anni di vita, precisamente nel 1941, l’insediamento fu spazzato via da un’inondazione dovuta all’esplosione di un bacino idrico a monte dell’abitato. La prima ricostruzione fu in parte vanificata dal terremoto che colpì la regione il 31 maggio 1970, giorno in cui morirono più di 20.000 abitanti della sola Huaraz, ma negli ultimi 40 anni l’amministrazione locale ha compiuto grandi sforzi per rilanciare la zona, ormai stabilmente inserita tra le rotte turistiche peruviane.

Nonostante non spicchi per una bellezza particolare, il centro di Huaraz merita una breve visita di circa mezza giornata. Innanzitutto c’è da vedere il Museo Regional de Ancash, che ospita la più estesa collezione di antiche sculture in pietra visibile in Sud America, ma anche alcune mummie, qualche teschio trapanato e una serie di monoliti della cultura recuay (dal 400 a.C. al 600 d.C.) e della cultura wari (dal 600 al 1000). Da non perdere poi Jiron José Olaya, situata sul lato destro di Raimondi dopo l’incrocio con Confraternidad, la sola strada rimasta intatta nonostante i vari terremoti che hanno colpito a più riprese l’insediamento, utile per farsi un’idea dell’aspetto che doveva avere un tempo la cittadina. Poco distante c’è poi l’allevamento di trote Piscigranja de Truchas, dove si può assistere alle varie fasi dell’allevamento dei pesci, dall’uovo all’animale adulto.

Il Mirador de Retaquena si trova 45 minuti a piedi in direzione sud-est dal centro ed è un fantastico punto panoramico dal quale si può ammirare una meravigliosa vista sulla città e sullo scenario delle montagne che la circondano. Dalla parte opposta, circa 8 chilometri a nord di Huaraz, sorge il Monumento Nacional Wilcahuain, un piccolo sito archeologico wari molto ben conservato. Wilcahuain in quechua significa “casa del nipote” e le rovine, che risalgono ad un periodo compreso tra il 600 e il 900, sono simili a quelle del tempio visibile a Chavin, eretto nello stile tipico della civiltà tiahuanaco. La costruzione è a tre piani e ha sette ambienti per ogni livello, in ciascuno dei quali sono state trovate mummie avvolte nei loro rotoli di tessuto; i corpi venivano protetti dall’umidità attraverso un ingegnoso sistema di ventilazione fondato su condotti aperti nelle pareti dell’edificio.

Che stiate pensando a una spedizione alpinistica o preparando un’escursione in giornata, Huaraz è il punto da cui partire, essendo il vero e proprio epicentro dell’organizzazione di qualsiasi avventura sulle Ande in questa zona. In città si trovano diversi esercizi che possono progettare per voi l’intero tragitto, ma molti escursionisti esperti prediligono muoversi autonomamente e talvolta senza guida, dormendo in tenda, spostandosi a piedi e risalendo le cime per conto proprio. Altre attività molto praticate sono l’arrampicata su roccia, particolarmente diffusa nella Cordillera Blanca, e la mountain bike, noleggiabile sul posto in tantissimi negozi di attività sportiva.

La festività più sentita dagli abitanti di Huaraz è la Semana Santa, la “Settimana Santa”, un periodo durante il quale giungono in città tanti altri peruviani di Ancash desiderosi di celebrare questa importante ricorrenza religiosa nel capoluogo. Il Martedì Grasso, l’ultimo prima di Pasqua, ha luogo la “giornata del gavettone”, durante la quale il rischio di venire coinvolti in scontri a base di secchiate d’acqua è davvero molto alto, mentre il Mercoledì delle Ceneri si tengono le processioni funerarie del no carnavalon (re del Carnevale) che culminano in Plaza de Armas con la lettura delle “ultime volontà” del sovrano, occasione per lanciare battutacce ai danni di rappresentanti politici locali, polizia o altri maggiorenti, prima che la processione prosegua fino alle sponde del fiume dove il feretro viene gettato. Altri eventi di spessore sono la festa del patrono cittadina, El senor de la Soledad, che si tiene il 3 maggio, e la Semana de Andinismo, in calendario ogni anno nel mese di giugno.

Il periodo migliore per fare trekking è senza dubbio tra metà maggio e metà ottobre, quando il bel tempo offre panorami più ampi e aria più limpida, ma da queste parti si può fare escursionismo durante tutto l’anno. Da dicembre ad aprile il clima è molto umido, con piogge pomeridiane frequenti e sentieri paludosi, ma se dotati di un’adeguata attrezzatura e un po’ di allenamento si può comunque camminare per diverse ore ogni giorno, godendo tra l’altro dello scarso numero di escursionisti.

L’aeroporto cittadino si trova ad Anta, 23 chilometri a nord del centro, da dove partono e atterrano solo voli charter. I combis (bus) per Caraz partono a intervalli frequenti per tuta la giornata dalla stazione di servizio in 13 de Diciembre, mentre i minibus diretti a sud lungo El Callejon de Huaylas per Recuay, Catac e gli altri villaggi partono dal terminal Transportes Zona Sur, in A Gridilla all’altezza di 27 de Novembre. Molte compagnie offrono autobus in partenza per Lima, distante da 7 a 8 ore.
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