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Guantanamo (Cuba). Visita alla cittą, la baia e la sua regione

Guantanamo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Guantanamo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Nota soprattutto per la base navale statunitense, nuovamente salita agli onori delle cronache internazionali dopo i fatti dell’11 settembre 2001 con l'apertura dell'annesso campo di prigionia, Guantánamo è un esempio del duro contrasto che oppone la Cuba castrista al governo di Washington. Guantánamo, però, è anche un luogo molto affascinante dal punto di vista paesaggistico, essendo circondata da scenari nei quali si mescolano deserti e foreste pluviali. È una località ospitale e accogliente, abitata da una popolazione molto variegata, accomunata dalla disponibilità nei confronti dei visitatori.
A portare fama alla città hanno contribuito i versi dell’immortale canzone Guajira Guantanamera, composta negli anni ’40 da Joseíto Fernández come omaggio alle contadine di Guantánamo.

Storia
La storia della città è relativamente recente; la fondazione del centro risale infatti al 1796, quando la zona solcata dai fiumi Guaso, Jaibo e Bano vide nascere Santa Catalina del Saltadero del Guaso, un insediamento precursore dell’odierna Guantánamo, il cui nome divenne ufficiale nel 1843.
Il centro partecipò alle guerre d’indipendenza a partire dal 1871, anno in cui si verificò l’assalto alla piantagione di caffè La Indiana; successivamente, l’11 aprile 1895, all'alba della Guerra d'Indipendenza, i patrioti cubani José Martí e Máximo Gómez sbarcarono clandestinamente nella Playita de Cajobabo.
Un accordo stipulato nel 1903 tra l'allora presidente cubano Estrada Palma, favorevole all'amicizia con gli Stati Uniti, e il governo nordamericano, concesse l'uso della base militare agli USA in cambio di un affitto simbolico (2000 dollari all'anno). Nel 1934 un nuovo contratto cambiò la cifra (comunque ridicola: 4000 dollari) ed estese la locazione della base nella baia per altri 99 anni: la concessione scadrà quindi nel 2033.
Con la Revolución del 1959 cambiò ovviamente l'attitudine cubana nei confronti di quel contratto: Castro smise di incassare l'assegno e iniziò a considerare illegale la presenza statunitense sul suolo cubano. Gli yankee, dal canto loro, hanno sempre continuato a fare orecchie da mercante e a rivendicare come regolare l'uso della base militare.

Cosa vedere
Pur giocando un ruolo quasi del tutto irrilevante nella vita quotidiana dei cittadini, la base militare attira numerosi visitatori presso questo sonnolento capoluogo di provincia. Per il resto, a ben vedere, Guantánamo non offre molto ai suoi turisti.
Il centro urbano si è sviluppato intorno a Parque Martí, una piccola piazza in cui è il cemento a farla da padrone orlata d’intricati sempreverdi ornamentali cui si accede attraverso interessanti arcate. Sul lato settentrionale della piazza si affaccia la Parroquia Santa Catalina de Riccis, una chiesa costruita nel 1863 la cui gradevole facciata è stata interamente restaurata nel 1960. Parallela alla piazza corre calle Pedro A. Pérez, su cui si elevano i palazzi più belli della città. Costruito tra il 1918 e il 1920, il Palacio Salcines presenta un’architettura tipicamente neorococò, con amorini ornamentali posti al di sopra della porta e, sull’alta torretta che ne slancia la struttura, una figura a braccia aperte con una tromba in mano, divenuta il vero e proprio simbolo della città. Attualmente il palazzo ospita un museo d’arte locale visitabile gratuitamente.

Ad appena due isolati di distanza dalla piazza, in calle Martí, si trova l’austero Museo Provincial, allestito negli ambienti che in precedenza ospitavano la prigione; all’interno, tra lucchetti e catenacci, si rimarrà colpiti dalle foto che mostrano le bizzarrie degli statunitensi della base navale. Un altro edificio molto interessante è il mercato agricolo (Plaza del Mercado Agro Industrial), situato ad appena tre isolati dalla piazza principale in calle Moncada. Si tratta di una struttura fantasiosa, con una grande cupola rosa e un tetto che la incorona a ogni angolo con statue di magnificenti oche dal collo lunghissimo. In un’atmosfera fervida e frizzante, le casalinghe scrutano i banchi della frutta fresca e delle verdure, mentre i coltivatori tentano di piazzare la loro merce e i cani in cerca di cibo sgusciano tra i piedi della gente.
Infine il Monumento agli Eroi, secondo la retorica rivoluzionaria, onora in Plaza Grajales la Brigada Fronteriza, "il più avanzato baluardo socialista del continente".

Se siete muniti di automobile potete raggiungere l’interessante e al contempo surreale Jardín zoológico de piedra, situato 20 chilometri a nord di Guantánamo, lungo la strada per le Lomas de Yateras, montagne dedicate al caffè. Qui, in un trionfo del kitsch cubano, Ángel Íñigo Blanco, scultore, nel 1978 scolpì una quarantina di statue in pietra che raffigurano, a grandezza più o meno naturale, altrettanti animali africani, tra cui scimmie, leoni, bufali e rinoceronti, ambientandoli però nella pedemontana vegetazione locale.

Dintorni
Uscendo da Guantánamo in direzione est, verso Punta de Maisí (il punto più orientale di Cuba), si apre una zona semidesertica molto suggestiva. Sulla costa si trovano alcune belle spiagge (Playa Yacabo, Playa Imías e Playa Cajobabo).
Da Cajobabo inizia la strada detta "La Farola", l'unica strada asfaltata che conduce alla tranquilla ma interessantissima località di Baracoa, sulla costa atlantica.

Clima
Il clima è generalmente soleggiato, con l’eccezione di qualche acquazzone tropicale più frequente in coincidenza con i mesi estivi. La temperatura media annua è di 24°C, frutto di minime invernali che possono scendere di poco sotto i 15°C e di massime estive ben superiori ai 30°C.
Il periodo migliore per visitare Cuba e Guantánamo è la cosiddetta stagione secca, ovvero quella compresa tra novembre e aprile, mentre sarebbe meglio evitare quella delle piogge, ossia tra maggio e ottobre, quando bisogna mettere in preventivo di sopportare qualche giorno di pioggia e quando il clima è più caldo e umido.

Come arrivare
L’aeroporto Mariana Grajales (GAO) è situato 16 km a sud-est della città e 4 km di distanza dalla carretera per Baracoa; l’ufficio della Cubana si trova in calle Calixto García 817, tra Prado e Aguilera, proprio di fronte all’Hotel Martí, ed è aperto dal lunedì al venerdì.
Gli autobus partono prevalentemente dal grande terminal che si trova 5 chilometri ad ovest del centro, lungo la vecchia strada per Santiago de Cuba, prosecuzione di avenida Cienfuegos. Chi è diretto a Santiago può anche contare sui tanti taxi colectivos che stazionano fuori dal terminal, disposti a partire solo quando sono pieni.
Un’alternativa agli autobus sono i treni, con la convulsa stazione ferroviaria che si trova in calle Pedro A. Pérez, tre isolati a nord del Parque Martí. Da qui dovrebbero partire i treni quotidiani a lunga percorrenza per L'Avana, Santiago de Cuba e Holguin, oltre a quelli locali per Caimanera, ma viste le condizioni delle ferrovie cubane il condizionale è d’obbligo.
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 Pubblicato da - 03 Novembre 2016 - © Riproduzione vietata

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