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A Palenque, alla ricerca dell'eredità del popolo Maya

Palenque, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Palenque dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

In una cornice lussureggiante, fatta di magnifica foresta tropicale, le piramidi di Palenque sembrano voler emergere dalla fitta vegetazione, con le loro mura cariche di storia, e che ci raccontano delle vestigia di un popolo così misterioso che ci ha lasciato in eredità tesori architettonici di valore inestimabile, tutti da scoprire e contemplare nel sito archeologico di Palenque, nel nord del Chiapas.

Distando solo 130 km da Playa del Carmen, Paleque è anche un luogo che richiama visitatori dallo Yucatan, in particolare dallo stato del Quintana Roo, dalla regione di Cancun e dallo stato del Campeche.
La sua posizione remota e protetta dalla foresta, fece dimenticare al mondo l'esistenza di questa meraviglia che i Maya avevano abbandonato ben prima dell'arrivo dei conquistadores. Un religioso, Padre Pedro Lorenzo de la Nada riscoprì il sito nel lontano 1567 e da allora ogni visitatore che giunge a Palenque rivive quelle forti emozioni che devono avere colto lo scopritore al momento della visione, magica, del sito.

Il sito si trova spesso immerso in una umida atmosfera con le nebbie che si confondono con le nuvole, ma questo clima rende, se vogliamo, Paleque ancora più affascinante e surreale.
La zona archeologica è dominata dalla grande mole del Tempio delle Iscrizioni che dovrebbe avere un età di quasi 1400 anni. Si tratta in realtà di una tomba, luogo funerario reale come indicò la scoperta dell'archeologo Alberto Ruz Lhuillier, che nel 1956 dimostrò che si trattava della tomba di Pakal il Grande. Una lunga scalinata penetra all'interno della piramide e dopo 66 gradini si giunge al grande sarcofago, ornato con bassorilievi in gesso.

Un altra zona interessante si trova nel Gruppo della Croce, costituito dal Tempio della Croce, il Tempio della Croce Fogliata e il Tempio del Sole. I templi si trovano sulla cima di ciascuna piramide a gradoni e all'interno presentano ricche decorazioni che rappresentano varie scene di guerra con il celebre Albero del Mondo che domina l'interno del Tempio della Croce.

Il fiume Otolun separa queste piramidi dalla zona del cosìdetto Palazzo, catteristico per la sua torre a quattro piani, a dir il vero è la prima struttura che si nota entrando nel sito, essendo molto vicino all'ingresso principale. L'interno è molto interessante ricco di incisioni (glifi) che rappresentano varie fasi della vita del re Pakal.
Sul retro del Palazzo si trova il Gruppo C, immerso nel verde della foresta, costituito da sei templi di modeste dimensioni, mentre nella zona settentrionale si trova il gioco della palla (Jeguo de Pelota), il Templo del Conde ed il Grupo norte (Gruppo del Nord).

Il gioco della palla è una classico dei siti archeologici Maya, ma invero lo troviamo meglio conservato in altre località messicane. Il Tempio del Conte (Conde) ha invece un nome legato all'antiquario francese Jean-Frédéric Waldeck, che qui abitò per un certo periodo, spacciandosi per conte e per tedesco, pur non avendo titolo per farlo. Alla fine però il tempio porta il nome relativo alle sue discutibili origini nobili, pur trattandosi di una sorta di millantato credito!
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