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Real de Catorce, turismo in uno dei Pueblos Magicos del Messico

Real de Catorce, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Real de Catorce dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Real de Catorce è una tappa mitica – e spesso mistica – per chi viaggia in Messico. È un piccolo paesino in pietra costruito tra le montagne desertiche dello stato di San Luis Potosí, nella zona centrale della nazione. Per anni è stata una città fantasma, prima che dalla fine degli anni ‘90 ricominciasse a prendere vita con l’arrivo di molti turisti stranieri attratti dal suo irresistibile fascino senza tempo.

In Messico un programma istituzionale di salvaguardia culturale e promozione turistica ha creato un gruppo di cosiddetti Pueblos Mágicos, ovvero quei paesini dotati di particolari caratteristiche tradizionali, simboli, storia e leggende che rispecchiano l’identità nazionale, con una speciale “magia” che traspare dai loro principali punti di interesse. Ebbene, questo è uno dei Pueblos Mágicos più famosi. Noi lo abbiamo visitato qualche tempo fa e di seguito vi raccontiamo cosa vedere e cosa fare a Real de Catorce.

Storia

La cittadina fu fondata verso la metà del XVIII secolo, in una zona dalla forte presenza indigena. La Sierra Madre Oriental, infatti, oggi come allora è abitata da popoli autoctoni che per secoli resistettero alla conquista degli spagnoli. Nel suo nome, Catorce (letteralmente, Quattoridici) fa riferimento al numero dei soldati spagnoli uccisi dalla valorosa resistenza indigena dell’epoca.
Nell’Ottocento questa località visse il suo momento di massimo splendore grazie all’estrazione dell’argento nelle locali miniere e alla produzione della moneta – i pesos – nella sua zecca. Con il crollo del prezzo dell’argento agli inizi del ‘900, però, il paese iniziò a spopolarsi, trasformandosi di fatto in un villaggio fantasma.
Oggi la rinascita di questo borgo sperduto tra i monti della Sierra Madre Oriental è visibile nelle sue strade acciottolate, dove si incontrano sempre più visitatori stranieri, che durante il giorno compiono escursioni nel deserto da soli o con tour organizzati.

Cosa vedere a Real de Catorce

Quell’aria mistica che si respira in paese non è data solo dalle case e dalle strade in pietra, o dal fatto che attorno ci sia solo il deserto e che la gente del posto si muova abitualmente a cavallo, ma dalla presenza del Quemado, la montagna sacra della cultura degli huicholes, che qui arrivano ogni anno in pellegrinaggio con il loro patrimonio di riti e tradizioni ancestrali. Del resto, siamo nel cuore del Wirikuta, il sito naturale più sacro della cosmogonia degli huicholes, secondo i quali la creazione del mondo avvenne proprio qui. Ecco allora quali sono i principali punti d’interesse di Real de Catorce.
  • Plaza Hidalgo: è una piazzetta cireocndata da un tranquillo giardino caratterizzata da un chiosco di ferro battuto, ideal per una sosta e godersi il viavai di persone.
  • Templo de la Purísima Concepción: è la principale chiesa di Real de Catorce, un edificio in stile neoclassico che accoglie un’immagine di San Francesco d’Assisi considerata miracolosa, la quale richiama molti pellegrini messicani.
  • Antigua Casa de la Moneda: oggi è stata trasformata nella Casa de la Cultura. È qui che a partire dal 1815 cominciò la produzione di monete di argento e altre di bronzo chiamate cuartillas, fino a quando il dittatore Porfirtio Dìaz ne ordinò la chiusura. Al suo interno si possono visitare le sale che ospitano esposizioni di monete, fotografie, oggetti di carapesta, pittura e arte huichol.
  • Palenque de gallos: non distante dalla Plaza Hidalgo, questa piccola arena in pietra costruita per i tradizionali combattimenti dei galli ospita spesso spettacoli musicali, di ballo e di teatro.
  • Plaza de toros: all’estremità nord-occidentale del paese, il vecchio recinto della plaza de toros sorge proprio di fronte alla Capilla de Guadalupe e al cimitero, tutti visitabili liberamente.
  • Túnel de Ogarrio: è impossibile non vedere questo tunnel lungo 2,3 km e scavato nella roccia viva, perché bisogna attraversarlo per forza per arrivare in paese. C’è spazio solo per un veicolo alla volta, perché è così stretto che in certi punti il microbus rischia di sfregare contro le pareti.

Escursioni

Una visita a Real de Catorce non si può limitare a una passeggiata in paese. Quella, del resto, impiegherebbe al massimo un'ora, visto che parliamo di un borgo di 1500 abitanti. Il fascino e l'aura di questo luogo si percepiscono solo scoprendo il territorio nel quale è immerso. Ecco quali sono le escursioni più belle, secondo noi.
  • Wirikuta: tutta la zona che circonda il pueblo è il Wirikuta, un’area naturale protetta di circa 140.000 ettari considerata sacra dagli huicholes. La sua enorme biodiversità fa sì che questa zona accolga la maggiore quantità di cactus per metro quadrato di tutto il pianeta. Si può visitare libertamente a piedi, a cavallo o accompagnati un tour con vecchi fuoristrada da gente del posto, a patto di rispettare le piante e gli animali che ci vivono.
  • Cerro del Quemado: è la montagna più sacra del Wirikuta e si trova fuori da Real de Catorce. Si può scoprire incamminandosi a piedi (i sentieri non sono complicati, ma ricordate che siete in mezzo al deserto, anche se non ci sono le dune di sabbia: non dimenticate di portare con voi acqua, cappellino, protezione solare e scarpe comode) oppure con uno dei tour a cavallo che propongono in paese. Una volta arrivati in cima, il panorama sull’altopiano è straordinario. I segni di riti spirituali che troverete in vetta (pietre disposte in cerchio, offerte e altro) vanno rispettati, per cui evitate di toccarli e di fare rumore.
  • Pueblo fantasma: sempre nei dintorni di Real de Catorce, le rovine della Mina da San Agustín, l’antica miniera, sono una facile escursione da fare a piedi, a cavallo o in fuoristrada. Questo posto è detto anche pueblo fantasma e ha un fascino irresistibile: qui il tempo si letteralmente è fermato a un secolo fa.
  • Estación Catorce: è un piccolo villaggio nell’altipiano dove un tempo arrivava la ferrovia. La vecchia stazione si può raggiungere partecipando a un “safari fotografico” attraverso il paesaggio semidesertico a bordo di una vecchia Jeep Willy degli anni ‘40, in un ambiente che ricorda il vecchio west.

Real de Catorce e il peyote

Come abbiamo detto, il territorio del Wirikuta è sacro per gli huicholes, che ogni anno compiono pellegrinaggi di centinaia di chilometri per raggiungere il Cerro del Quemado, dove compioni i propri riti religiosi.
In questa regione vanno alla ricerca del peyote, un piccolo cactus rotondo che contiene una sostanza allucinogena che ha un ruolo importante nella loro vita spirituale. Una volta raccolti, i peyote vengono essiccati e portati nei villaggi, mentre una piccola parte viene consumata sul posto. Assunto in modeste quantità questo particolare cactus placa la sensazione di fame, freddo e fatica.
Si tratta dunque di un prodotto della terra particolarmente nutriente, ma non è esente da rischi e va assunto solo se accompagnati da chi ne conosce bene le proprietà; gli sciamani huicholes lo utilizzano per avere visioni al servizio della comunità e non è affatto un gioco.

Va da sé che molti viaggiatori in arrivo da tutto il mondo siano attratti da un’esperienza mistica (o semplicemente ludica), ma l’uso indiscriminato da parte dei turisti non è visto particolarmente di buon occhio e, anzi, è considerato offensivo. Non mancano ovviamente ragazzi del posto che provano a venderlo e che promettono viaggi spirituali, ma in questo caso ognuno fa le proprie valutazioni su come comportarsi.

Eventi

Uno dei maggiori eventi durante l'anno è il Festival Cultural Internacional del Desierto, che si svolge generalmente in giugno e propone spettacoli di teatro, concerti, danza, folclore, mostre e laboratori, mentre ad agosto il Jazz Fest Real de Catorce richiama appassonati di musica e i migliori interpreti di questo genere nella cornice del Jardín Hidalgo e del Centro Cultural.

Curiosità

L’aspetto senza tempo di questo Pueblo Mágico lo rende particolarmente fotogenico e adatto come location per il cinema. Negli anni ‘90, alcune riprese del film Puerto Escondido di Gabriele Salvatores, con Diego Abatantuono, Claduio Bisio e Valeria Golino, furono girate proprio qui, davanti all’ingresso del Túnel de Ogarrio e nella chiesa presso il cimitero.

Dove dormire

In paese ci sono molte sistemazioni economiche come pensioncine, hotel e posadas, per cui al di fuori dei periodi di maggiore affluenza (Pasqua, Natale o per qualche evento in particolare) non ci sono grossi problemi a trovare un posto dove dormire.
A Real de Catorce non ci sono campeggi, ma nella zona vicino al cimitero è consentito piantare la tenda.

Clima di Real de Catorce

È vero, siamo praticamente sul Tropico del Cancro (lungo la strada da San Luis Potosí a Matehuala si passa proprio sotto al cartello che indica il punto esatto in cui corre idealmente il Tropico) e in mezzo al deserto, ma non dimenticate che siamo anche a 2756 metri s.l.m.
Durante il giorno il meteo è tendenzialmente soleggiato e fa caldo, ma la notte le temperature si abbassano e può fare anche molto freddo, ragione per cui è meglio portarsi felpe, giacche o qualcosa per coprirsi.
Come abbiamo specificato nel paragrafo delle escursioni, per camminare nel deserto non bisogna dimenticare di portare con sé la protezione solare (se non ce l’avete e volete comprarla lì, in spagnolo si chiama bloqueador), acqua, cappellino e scarpe sportive.

Come arrivare a Real de Catorce

Real de Catorce si trova circa 220 km a nord della città di San Luis Potosí, nell’omonimo stato messicano, e a 650 km dalla capitale Città del Messico.
La località da tenere presente per quanto riguarda i trasporti e la logistica è Matehuala (77 km), dove si trova la stazione degli autobus. Da Matehuala partono i bus diretti a Dolores Trompeta (Real de Catorce), dove si scende e si attende il minibus che attraversa il Tunnel Ogarrio. Da Matehuala la compagnia degli autobus a cui fare riferimento è Grupo Senda.

Per chi si avventura in auto, da San Luis Potosí a Matehuala si percorre la Carretera Federal No. 57 e arrivati a Matehuala, si prende lo svincolo per la Carretera Federal No. 62 verso San Tiburcio. Circa 11 km dopo Cedral bisogna prendere la deviazione a sinistra e proseguire per una strada acciottolata che si inerpica sulle montagne fino a Dolores Trompeta, dove si trova il Túnel Ogarrio. All’ingresso del tunnel c’è il personale addetto che regola il transito: finché non esce un mezzo, non ne può entrare un altro. Attenzione, perché se avete un furgone o un qualsiasi altro mezzo più alto di quanto è consentito, non si può entrare. Il limite massimo è circa 3 metri.
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 Pubblicato da - 01 Settembre 2022 - © Riproduzione vietata

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