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Uruapan (Messico), viaggio nella sua natura verso il vulcano Paricutin

Uruapan, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Uruapan dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Uruapan è la seconda città per dimensioni e per numero di abitanti (circa 350.000) dello stato del Michoacán, nella zona centrale del Messico. Si autodefinisce “capital mundial dell’aguacate” (ovvero capitale mondiale dell’avocado) e non le si può certo dare torto, considerando che gode di un clima particolarmente favorevole che ne consente la coltivazione per tutto l’anno e una produzione di ottima qualità. La città è di fatto situata nel punto d’incontro tra la regione di Tierra Caliente e la Meseta Purépecha, nell’entroterra dello stato.

Dal punto di vista turistico, Uruapan del Progreso – per tutti semplicemente Uruapan – forse non è molto conosciuta in Italia (e più in generale al di fuori del paese), ma questo non toglie nulla al suo fascino. Nonostante le dimensioni, infatti, vi si respira una piacevole aria di paese che invita a prendersi tutto il tempo necessario per scoprirla.

Storia

Buona parte di ciò che è oggi Uruapan lo deve al Río Cupatitzio, il fiume che attraversa il territorio. Ad attirare l’attenzione del fondatore della città, il monaco spagnolo Fray Juan de San Miguel, fu proprio l’incantevole contesto naturalistico dominato da una rigogliosa vegetazione. Era il XVI secolo e il territorio a quell’epoca era abitato dalle popolazioni purépecha, che qui vivevano in armonia con la natura prima dell’arrivo dei conquistadores spagnoli. Al monaco si deve l’impostazione urbanistica del centro, improntata su una maglia di strade a pianta ortogonale, e la costruzione dell’ampia piazza del mercato, dell’ospedale e di una cappella.

Nel corso dei secoli la crescita di Uruapan è stata sospinta dalla fiorente attività agricola, tanto da diventare particolarmente rinomata per la produzione degli aguacates e delle noci di macadamia, ma anche caffè, frutta e cioccolato.

Cosa vedere a Uruapan

Rispetto ad altre città messicane, le cose da vedere nel centro di Uruapan forse non sono molte. Meno turisti, quindi, un ambiente più rilassato e prezzi contenuti ne fanno una meta da considerare per chi vuole conoscere una delle infinite sfaccettature del Messico.
Il fulcro della vita locale è nel centro storico, nella zona di Plaza Morelos, una grande piazza-giardino dalla forma allungata che nella sua porzione occidentale, davanti al Templo de San Francisco, prende il nome di Plaza Mártires de Uruapan. Circondata da portici sotto ai quali si trovano negozi, ristoranti e un costante viavai di persone, è il luogo da cui partire per andare alla scoperta di Uruapan, anche se la principale attrazione locale è un parco nazionale situato in mezzo alla città. Ma andiamo con ordine.
  • Museo Indígena Huatápera: all’angolo nord-orientale della Plaza Morelos, la Huatápera è un vecchio edificio in stile coloniale costruito nel 1533 – considerato il primo ospedale delle Americhe – che oggi ospita un museo dedicato alle popolazioni indigene. Dopo essere stato oggetto di un’importante ristrutturazione, dall’inizio degli anni 2000 accoglie un museo dell’arte e della tradizione indigena, con sale dedicate alla collezione permanente (la sala principale, dedicata a “Los cuatros pueblos”, ed “El maque de Michoacán”, dove si apprezza il valore culturale della produzione artistiche del popolo purépecha) e altre dovi si svolgono frequentemente mostre temporanee su temi legati alla vita, alle abitudini e alla cosmogonia degli indigeni messicani.
  • Calle Corregidora: appena un isolato a nord della piazza, lungo questa strada commerciale si susseguono negozi di ogni tipo: scarpe, abiti, artigianato ed è sempre molto frequentata. Alla sua estremità orientale, all’angolo con calle Vasco de Quiroga, si trova un centro commerciale e il mercado de antojitos (letteralmente “mercato degli spuntini”), dove ci si può sedere a mangiare le specialità locali cucinate al momento in una caratteristica struttura con tettoia di legno all’aperto.
  • Fábrica San Pedro: a sud-ovest del centro, in questo vecchio stabilimento tessile risalente al XIX secolo e recentemente riqualificato, è stato ricavato un centro culturale (Centro Cultural Fábrica de San Pedro) che propone tante attività, mostre, concerti, spettacoli e laboratori artistici.
  • Casa Angosta: la casa più stretta del mondo, come certifica anche il Guinness dei Primati 1999, è larga appena 142 cm ed è profonda una decina di metri, per un’altezza di quattro piani. È stata costruita a partire dal 1985 ed è regolarmente abitata regolarmente. L’indirizzo è calle Felipe Carrillo Puerto 50 C, pochi isolati a nord del centro storico. Si può visitare generalmente dal lunedì al venerdì, ma conviene chiedere sul posto, magari anche ai vicini.
  • Parque Nacional Barranca del Cupatitzio: a Uruapan c’è un parco nazionale proprio in città, appena 1 km a ovest della piazza principale. Stiamo parlando di una lussureggiante foresta tropicale che circonda il Río Cupatitzio. Qui si viene a passeggiare in mezzo alla natura, percorrendo i sentieri ciottolati che si intrecciano e attraversano il fiume con ponticelli in legno, fiancheggiando alcune fragorose cascate e un paio di fontane artistiche. Da qualche ponte, in particolare, i ragazzi si tuffano per i turisti in cambio di una mancia. Lungo i sentieri si incontrano bancarelle che vendono di tutto: frutta, tacos, souvenir e molto altro, ma c’è anche un allevamento di trote presso il quale è consentita la pesca. Esiste una leggenda legata al parco: presso la sorgente del fiume pare che Lucifero abbia lasciato una sua impronta sulla roccia, che oggi è chiamata “Rodilla del Diablo”. Ne parliamo nel prossimo paragrafo.

Il Río Cupatitzio e la leggenda della Rodilla del Diablo

Prima di addentrarci nella leggenda, è necessario sapere che l’origine dell’acqua del Río Cupatitzio è dovuta alla particolare geologia di questa regione del Michoacán. La pioggia che cade nella parte alta del bacino del fiume, nella Meseta Purépecha a nord di Uruapan, si infiltra nel terreno fino alle falde acquifere, visto che il suolo è molto permeabile a causa della sua origine vulcanica. Una volta arrivata alle rocce impermeabili, l’acqua cerca delle vie d’uscita attraverso le quali sgorgare sotto forma di sorgente.

A questo punto entra in scena la leggenda, secondo la quale nel 1533 il Diavolo abitava sotto le rocce e non lasciava sgorgare l’acqua sorgiva del Rio Cupatitzio. Gli abitanti purépecha, stanchi della situazione, chiesero aiuto a Fray Juan de San Miguel, il quale chiamò a raccolta tutta la popolazione per celebrare una messa, avendo intuito che ci potesse lo zampino del Demonio.
Quando il frate sparse le prime gocce di acqua benedetta sulle rocce, l’aria prese odore di zolfo e, dopo una scossa di terremoto, il Diavolo uscì correndo, ma durante la sua fuga inciampò e lasciò su una roccia l’impronta del ginocchio (rodilla, in spagnolo).
Da allora l’acqua riprese a sgorgare e per questa ragione la sorgente è conosciuta con il nome di Rodilla del Diablo, che segna la nascita del Río Cupatitzio, ovvero “Fiume che canta” in lingua purépecha.

Dintorni di Uruapan

Abbiamo detto che il paesaggio che circonda Uruapan è straordinario, fatto di montagne ricoperte di vegetazione, ma anche di vulcani dormienti. Il più spettacolare e spaventoso di questi è il Paricutín, che è anche uno dei più giovani al mondo: emerse infatti dalla terra nel pomeriggio del 20 febbraio 1943, rimanendo attivo per nove anni e sollevandosi di 410 metri dal suolo. Si trova circa 40 km a nord-ovest di Uruapan, una distanza che all'epoca fu sufficiente a non creare danni alla città. Lo stesso non si può dire dei paesini che si trovavano negli immediati paraggi al momento dell’eruzione: la lava percorse 10 km, distruggendo completamente i paesi di Paricutín e San Juan Parangaricutiro, ma fortunatamente senza uccidere nessuno, visto che ci fu il tempo sufficiente per evacuare la gente.

Il villaggio di Paricutín fu completamente cancellato dalle mappe (oggi circa in quel punto si trova il cratere del vulcano), mentre di San Juan Parangaricutiro, anch’esso sepolto dalla lava, è ancora visibile una parte della chiesa, il cui campanile si erge in mezzo a una sterminata colata di rocce nere di oltre 20 km². Il vulcano e i resti della chiesa sono popolari mete di trekking e semplici escursioni: il vicino paese di Angahuan è quello di riferimento per la logistica, per contrattare le guide locali e avere tutte le informazioni necessarie.

In seguito alla distruzione del villaggio, un nuovo paese venne ricostruito da zero più vicino a Uruapan. Oggi a Nuevo San Juan Parangaricutiro si trova un’importante chiesa che è annualmente meta di pellegrinaggi, il Santuario del Señor de los Milagros. Per chi vuole fare acquisti, sulla piazza antistante c’è un colorato mercato dell’artigianato.

Rimanendo ancora nelle immediate vicinanze, pochi chilometri a sud di Uruapan si trova la Cascada de Tzaráracua, dove il Río Cupatitzio forma una spettacolare cascata con un salto di 30 metri sulle rocce in mezzo alla natura. Dall’ingresso del parco, per arrivare alla cascata si percorre un sentiero scendendo 557 gradini di pietra. C’è anche una seconda cascata più piccola, la Tzararacuita, a monte della prima, raggiungibile attraverso un sentiero accidentato di circa 20 minuti.

Eventi e manifestazioni

Come del resto molte altre città del Michoacán, anche Uruapan vanta un ricco calendario di eventi e manifestazioni sparse per tutto l’anno. Tra marzo e aprile, nel periodo di Pasqua (Semana Santa), si svolge il Tianguis Artesanal de Uruapan, un gara tra artigiani che richiama partecipanti da tutto il paese. Inizia solitamente la Domenica delle Palme e prosegue per due settimane nel centro storico con mercatini, sfilate, concerti e tanti altri appuntamenti.

È però in autunno che l'agenda si fa più fitta: il 4 ottobre si celebra infatti il Día de San Francisco, santo patrono della città, ricordato con pittoreschi festeggiamenti per le vie del centro.
Neanche un mese più tardi, il Día de Muertos è una ricorrenza molto sentita in tutto il Messico, ma qui forse ancora più che altrove. Tra l’1 e il 2 novembre Uruapan si riempie di visitatori, attratti dal calore di una festa suggestiva che colora e accende letteralmente non solo le case a la città, ma anche i cimiteri.
Infine, l’Expo Feria de Uruapan si svolge tra novembre e dicembre per circa tre settimane ed è una versione più moderna della tradizionale Feria del Aguacate che si svolgeva anni fa.

Clima. Quando andare a Uruapan?

Uruapan è immersa tra le montagne e ha un’altitudine media di 1.620 metri s.l.m. Nonostante la sua posizione geografica, il clima non è rigido come ci si potrebbe aspettare: è bene tenere presente che siamo comunque a sud del Tropico del Cancro, e per questo le temperature massime durante il giorno sono generalmente comprese tra i 24°C e i 30°C per tutto l’anno.

I mesi più caldi sono quelli primaverili (marzo, aprile, maggio), mentre a giugno comincia solitamente la stagione delle piogge, che prosegue fino a settembre-ottobre: in questo periodo le temperature rimangono comunque abbastanza alte, ma piove praticamente tutti i giorni (Uruapan è nota per essere la città più piovosa dello stato, con oltre 1.500 mm di pioggia annua), mentre d’inverno il clima è nettamente più asciutto.

Come arrivare a Uruapan

Uruapan è servita da un aeroporto internazionale (Aeropuerto Internacional de Uruapan), che sorge proprio in città, e da una stazione degli autobus situata un paio di chilometri a nord-est del centro, lungo la strada statale da/per Pátzcuaro.
In Messico ci si sposta prevalentemente con il bus (sono tantissime le autolinee, basta andare in una qualsiasi autostazione e chiedere informazioni), e anche per raggiungere Uruapan è il mezzo più frequente, a meno che non si disponga di un’auto propria.
Ecco qualche esempio delle distanze e dei tempi di percorrenza da/per principali località: Città del Messico 400 km (Terminal Norte, circa 6-7 ore in autobus), Morelia 100 km (2 ore in bus), Lázaro Cárdenas 230 km (4 ore), Pátzcuaro 57 km (1 ora), Angahuan 37 km (1 ora), Guadalajara 270 km (circa 5 ore di viaggio).
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