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Miami (Florida). Viaggio nella cittą e nella sua famosa beach

Miami, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Miami dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Miami è davvero una città fortunata: è infatti un sofisticato centro cosmopolita, che vanta anche uno splendido litorale ed una meravigliosa spiaggia. Offre il sole, la sabbia e il mare che ci si aspetterebbe di trovare su un’isola tropicale, ma con l’arte, la gastronomia e la vita notturna che solo le metropoli moderne possono vantare. Il turismo ha guidato la vertiginosa crescita di Miami a partire dal 1896, quando la città venne raggiunta dal primo treno adibito al trasporto passeggeri. Dopo la rivoluzione castrista del 1959 la popolazione cubana della città aumentò notevolmente, ed oggi il centro prospera quasi come una nazione indipendente, grazie al business delle navi da crociera, a quello dei divertimenti e a una rete internazionale di affari, non sempre del tutto leciti. Oltre il 60% dei suoi abitanti parla principalmente lo spagnolo ed in molte località non si sente quasi mai parlare inglese. Più della metà dei 405.000 abitanti è infatti di origine ispanica, per lo più cubana, una realtà che influenza molti aspetti della vita locale, dalla politica ai cocktail fino ai piatti che vengono serviti nei locali, conferendo a Miami una sensualità ed uno stile assolutamente unici negli Stati Uniti.

L’area dove oggi sorge downtown venne occupata all’incirca 10.000 anni fa dai nativi americani della tribù Tequesta, che in pochi anni arrivano a controllare tutta la Florida meridionale e che, probabilmente, furono i primi a parlare di “Miami”, intendendo con questo termine l’”acqua dolce”, dato che la zona è molto ricca d’acqua. All’incirca all’inizio del XVI secolo, gli uomini del condottiero spagnolo Ponce de Leòn tentarono di occupare e di insediarsi nella zona, ma furono respinti dai bellicosi indiani, che difesero strenuamente i propri territori, costringendo gli europei a spostare le proprie mire verso nord. Solo a partire dal XVIII secolo, quando gli spagnoli riuscirono finalmente a costruire un forte e molti coloni edificarono case e fattorie lungo il corso del Miami e sulla Biscayne Bay, l’ingerenza colonica cominciò a prevalere sulla tenacia degli indigeni, che morirono sul campo di battaglia o furono messi in schiavitù. Nel corso del XIX secolo, le tre Guerre Seminole, combattute per l’appunto contro l’omonima tribù discesa da nord, si conclusero con una faticosa vittoria in favore degli uomini bianchi, che riuscirono a confinare gli indiani nelle Everglades e che, nel 1842, fondarono il villaggio di Miami. Lo sviluppo iniziale fu lento e difficoltoso a causa degli ultimi tumulti legati al conflitto con i Seminole, ma verso la fine del secolo, con la realizzazione della ferrovia e con l’intensificarsi dei traffici commerciali, il piccolo villaggio cominciò a popolarsi, intraprendendo una crescita inarrestabile, proseguita nel Novecento e fino ai giorni nostri.

L’area urbana di Miami è formata da un vasto agglomerato comprendente sobborghi come Coral Gables e Coconut Grove, e quartieri come Little Havana e Little Haiti. Miami sorge sulla terraferma, mentre la vicina città di Miami Beach si trova circa sei chilometri più ad est, e si estende su una serie di isole separate dalla terraferma dalla Biscayne Bay.
Downtown Miami ha una pianta a scacchiera, in cui le “street” corrono in direzione est-ovest, mentre le “avenue” e le “court” vanno da nord a sud. Flagler St divide le SE street dalle SW street, con la numerazione che sale allontanandosi da Flager St in entrambe le direzioni. Miami Ave separa allo stesso modo le “NW avenue” dalle “NE avenue”.

A meno che non ci si trovi a Miami per motivi di lavoro, probabilmente non si trascorrerà molto tempo tra i grattacieli di downtown, ma il Metro-Dade Cultural Center Plaza ospita due interessanti musei, che è possibile visitare con un biglietto cumulativo: l’Historical Museum of Southern Florida, che ha in mostra oggetti che vanno dalla cultura dei nativi americani fino al boom turistico degli anni ’30; ed il Miami Art Museum, che ospita mostre permanenti e temporanee, oltre all’happy hour “Jam at MAM” il terzo giovedì di ogni mese. Nei pressi del porto si trova l’animato Bayside Marketplace che, benché molto turistico, offre un’ampia scelta di negozi e divertimenti.

Allontanandosi da downtown, ad un certo punto SW 8th diventa Calle Ocho, segnando l’inizio della zona di Little Havana, dove vive la maggiore comunità di americani di origine cubana degli Stati Uniti. Non si tratta di un’attrazione turistica, bensì di un vero quartiere dove la gente abita e lavora. Uno dei momenti migliori per visitarlo è l’ultimo venerdì del mese, in occasione dei Viernes Culturales, una fiera durante la quale artisti e musicisti latino-americani si esibiscono nelle vie del quartiere, dove si potranno acquistare sigari cubani dopo aver visto i tabaqueros che li confezionano a mano nella fabbrica di sigari El Credito Cigars, o visitare Casa Elian, dove nel 1999 visse per un breve periodo il piccolo Elian Gonzales, arrivato a Miami da Cuba dopo un avventuroso viaggio di 320 chilometri a bordo di una zattera.

Due zone tra le più alla moda della città sono Design District e Wynwood. Questi due quartieri a nord di downtown, pressoché deserti solo 20 anni fa, si stanno affermando come roccaforti dell’arte e del design. Il Design District è il paradiso dei progettisti d’interni, essendo sede di decine di gallerie e di showroom con mobili, accessori ed oggetti di design moderni. Di straordinario interesse è anche la Living Room, al 4000 di N Miami Ave, in cui il classico arredamento da salotto viene portato all’esterno, enormemente ingrandito, con un risultato di forte impatto visivo. Immediatamente a sud si estende Wynwood, un’altra zona che si sta affermando come quartiere delle arti, grazie alla presenza di moltissime gallerie e atelier ospitati in ex fabbriche e magazzini. In entrambi i quartieri il secondo sabato di ogni mese vengono organizzate visite alle gallerie, durante le quali, oltre ad ammirare le opere d’arte, si beve vino e si ascolta musica.

Per trovare ritmi più tranquilli ed un’atmosfera più europea ci si deve dirigere verso l’interno. Progettato come quartiere modello all’inizio degli anni ’20 da George Merrick, Coral Gables è come un villaggio mediterraneo che si estende intorno ai negozi ed ai ristoranti del Miracle Mile, un tratto di quattro isolati di Coral Way tra Douglas Rd e LeJeune Rd. “Piscina” è un termine un po’ riduttivo per descrivere la Venetian Pool, una grande vasca alimentata da fontane ed abbellita da cascate e grotte realizzate nella cava di arenaria lasciata da George Merrick. Dal punto di vista architettonico, la principale attrattiva di Coral Gables è il Biltmore Hotel, uno splendido edificio che in passato ospitò uno spaccio di alcolici clandestino controllato da Al Capone. Molto interessanti sono anche le visite al Vizcaya Museum & Gardens, una villa in stile rinascimentale con 70 camere arredate con mobili d’epoca circondata da un vasto giardino all’italiana, ed al Miami Museum of Science & Planetarium, affiliato allo Smithsonian, che comprende un planetario ed un centro faunistico.

Spiagge tranquille e tramonti mozzafiato vi attendono infine a Key Biscayne, al di là della Rickenbacker Causeway, sul cui lungomare si trovano anche le passeggiate e le piste ciclabili del Bill Baggs Cape Florida State Recreation Park.

Miami sorge sulla terraferma, mentre la vicina città di Miami Beach si trova circa sei chilometri più ad est e si estende su una serie di isole separate dalla terraferma dalla Biscayne Bay. Molti confondono erroneamente le località, pensando che Miami Beach sia solo un quartiere di Miami.
Miami Beach è invece un municipio a tutti gli effetti, nonché una tra le più ricercate località turistiche della Florida, frequentata da molti personaggi del mondo dello spettacolo. Qui si trovano alcune delle spiagge più belle del paese, ricoperte di sabbia bianca e lambite da tiepide acque cristalline che non temono il confronto con quelle delle Bahamas.
South Beach, spesso abbreviata in “SoBe”, è famosa in tutto il mondo sia per le sue spiagge che per l’architettura art dèco. L’Art Deco Historic District vanta infatti la maggiore concentrazione di edifici di questo stile al mondo: approssimativamente 1.200 edifici affacciati sulle vie intorno ad Ocean Drive e Collins Avenue costruiti negli anni ’20 e ’30. La sera è gradevole fare una passeggiata lungo Española Way, una strada dall’atmosfera molto europea piena di ristoranti e caffè che rappresentano la maggior parte dei paesi dell’area mediterranea. Pochi isolati più a nord, Lincoln Road è chiusa al traffico, creando un’ampia isola pedonale i cui negozi, ristoranti e bar sono affollati giorno e notte. Sempre a Miami Beach si trova il World Erotic Art Museum, che ospita una vasta collezione di arte erotica, oltre ad oggetti decorativi e persino mobili raffiguranti parti del corpo ed atti sessuali. A poca distanza lungo la strada si trova il Wolfsonian-FIU, con un’affascinante collezione di oggetti che abbraccia svariati temi dalla fine del XIX alla metà del XX secolo: trasporti, urbanistica, design industriale, pubblicità e propaganda politica.

Il clima di Miami è tipicamente tropicale, caratterizzato da estati calde ed umide e da inverni mitigati dalla presenza del mare. Nei mesi estivi le temperature massime sono abbondantemente superiori ai 30 gradi, mentre le minime difficilmente scendono al di sotto dei 23/24, anche se il vero rischio è rappresentato dagli uragani, molto frequenti specialmente tra giugno e novembre. In inverno invece il clima è meno piovoso e le temperature sono comunque gradevoli, essendo mediamente comprese tra 24 e 16 gradi.

Il principale aeroporto della zona è il Miami International Airport, uno degli scali più trafficati del pianeta coi suoi 35 milioni di passeggeri in viaggio ogni anno, ottimamente collegato all’Europa e al resto del mondo. Frequentatissimo è anche il porto, soprannominato anche "Cruise Capital of the World" e "Cargo Gateway of the Americas" per il ruolo di primaria importanza che riveste in ambito commerciale. Il trasporto pubblico, gestito dalla Miami-Dade Transit e dalla SFRTA, è veramente efficiente e comprende diversi mezzi: dalla metropolitana sopraelevata ai treni leggeri, fino al moderno “people mover” ed ai classici autobus. Per quanto riguarda invece la viabilità stradale, da Miami è possibile accedere direttamente alle autostrade interstatali I-75, I-95, I-195 e I-395.
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